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SANITÀ. L'assessore regionale Russo: in Sicilia apriremo ambulatori territoriali dove non sarà previsto alcun costo per i pazienti.
"Codice bianco" al pronto soccorso. Solo il 6% paga il ticket nazionale.
PALERMO. Solo poco più del sei per cento dei pazienti entrati in un pronto soccorso con un «codice bianco» ha pagato il ticket previsto dalla legge nazionale del 2OO7. È questo il dato che emerge dal report dell'assessorato regionale alla Sanità che ha incrociato ed elaborato le cifre messe a disposizione da tutte le aziende sanitarie dell'Isola.
Ed è anche per questo motivo che l'assessorato ha adesso deciso di lavorare in una nuova direzione, ovvero quella di aprire ambulatori territoriali dedicati proprio all'assistenza dei «codici bianchi» e dove non è previsto alcun pagamento. Dall'altro lato l'assessore Massimo Russo promette maggiori controlli sui pagamenti nei pronto soccorso e annuncia un accordo che verrà siglato con la guardia di finanza per una verifica sulle esenzioni.
I «codici » rappresentano i livelli di priorità assegnati ad ogni paziente che si presenta nei pronto soccorso. Il «bianco» corrisponde ai casi meno gravi e la legge nazionale impone il pagamento di un ticket. La normativa parla chiaro. I numeri che fotografano la situazione dei pronto soccorso siciliani parlano di 1,6 milioni di utenti ogni anno (l'ultimo calcolo parla di 1.580.972 pazienti), al 14,3 per cento dei quali (ovvero 221. 778) è stato assegnato un codice bianco, di questi ha pagato il 6,51 per cento. D'altra parte, al di là delle esenzioni per motivi di reddito e di salute, «la quota fissa per le prestazioni erogate in regime di pronto soccorso non è, comunque, dovuta dagli assistiti non esenti di età inferiore a 14 anni».
Intanto, il 15 febbraio scorso, è stato inaugurato all'ospedale Civico di Palermo il primo ambulatorio riservato ai «codici bianchi». Un ambulatorio integrato di continuità assistenziale per il quale non è previsto un pagamento del ticket. Il primo dei tanti che l'assessorato pensa di attivare in Sicilia. «Nei pronto soccorso finora - spiega Russo abbiamo registrato pochissimi pagamenti anche per una particolare sensibilità di chi opera al trìage, che alla fine assegna più frequentemente un codice verde, evitando così di dover fare pagare il paziente. Con gli ambulatori territoriali superiamo il problema e tutto avverrà in maniera trasparente. Vogliamo verificare tutti i vantaggi di questo ambulatorio e poterli così attivare nelle varie città».
Sempre in tema di pronto soccorso, arriva anche una notizia dal Civico: dal primo marzo sarà potenziata la sala riservata ai codici verdi, con l'arrivo di altri quattro medici.
Ed è anche per questo motivo che l'assessorato ha adesso deciso di lavorare in una nuova direzione, ovvero quella di aprire ambulatori territoriali dedicati proprio all'assistenza dei «codici bianchi» e dove non è previsto alcun pagamento. Dall'altro lato l'assessore Massimo Russo promette maggiori controlli sui pagamenti nei pronto soccorso e annuncia un accordo che verrà siglato con la guardia di finanza per una verifica sulle esenzioni.
I «codici » rappresentano i livelli di priorità assegnati ad ogni paziente che si presenta nei pronto soccorso. Il «bianco» corrisponde ai casi meno gravi e la legge nazionale impone il pagamento di un ticket. La normativa parla chiaro. I numeri che fotografano la situazione dei pronto soccorso siciliani parlano di 1,6 milioni di utenti ogni anno (l'ultimo calcolo parla di 1.580.972 pazienti), al 14,3 per cento dei quali (ovvero 221. 778) è stato assegnato un codice bianco, di questi ha pagato il 6,51 per cento. D'altra parte, al di là delle esenzioni per motivi di reddito e di salute, «la quota fissa per le prestazioni erogate in regime di pronto soccorso non è, comunque, dovuta dagli assistiti non esenti di età inferiore a 14 anni».
Intanto, il 15 febbraio scorso, è stato inaugurato all'ospedale Civico di Palermo il primo ambulatorio riservato ai «codici bianchi». Un ambulatorio integrato di continuità assistenziale per il quale non è previsto un pagamento del ticket. Il primo dei tanti che l'assessorato pensa di attivare in Sicilia. «Nei pronto soccorso finora - spiega Russo abbiamo registrato pochissimi pagamenti anche per una particolare sensibilità di chi opera al trìage, che alla fine assegna più frequentemente un codice verde, evitando così di dover fare pagare il paziente. Con gli ambulatori territoriali superiamo il problema e tutto avverrà in maniera trasparente. Vogliamo verificare tutti i vantaggi di questo ambulatorio e poterli così attivare nelle varie città».
Sempre in tema di pronto soccorso, arriva anche una notizia dal Civico: dal primo marzo sarà potenziata la sala riservata ai codici verdi, con l'arrivo di altri quattro medici.
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