il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

mercoledì 17 febbraio 2010

118, le associazioni recedono la convenzione con l’Asl




Lecce (Salento) - Inoltrato preavviso di 30 giorni prima dell’interruzione. Allertati pure i sindaci. La delibera 323 dell’Azienda Sanitaria Locale firmata il 12 febbraio ha fatto saltare i nervi ai presidenti dei volontari che si sono rivolti allo studio legale Russo: “Non siamo solo oggetti da utilizzare e poi accantonare, a uso finito”.
(Pierpaolo Spada) - Tra 30 giorni le ambulanze del 118 del Salento si fermeranno. Lo comunicano le 7 associazioni del Seus 118 che hanno incaricato lo Studio Legale Russo di inoltrare all’Asl di Lecce la lettera - sottoscritta da tutte le associazioni - in cui si stabilisce la volontà di esercitare il diritto di recedere la convenzione con l’Azienda Sanitaria Locale appena prorogata. Il preavviso al direttore generale e le lettera informative ai sindaci, sono già inoltrati.
Sono 7, tutte dislocate nell’area nord Salento, e svolgono dal 2003 il servizio 118 grazie al contributo di circa 150 operatori “volontari”. Ma adesso, dopo 7 anni di impegno quotidiano, le associazioni operanti nel Seus 118, all’Asl di Lecce, dicono “basta”, rivendicando la dovuta considerazione e, soprattutto, il dovuto rispetto. Ala Azzurra, Soccorso e Protezione Civile Lecce, G.Rambo Calimera, Onlus P.A. SerVeglie, Uer Nardò, Vivi Bene Salice Salentino, Emergenza Salento. Si chiamano così, e la seguente è la motivazione della loro agitazione: se l’Asl Lecce ha davvero intenzione di internalizzare il 118, come previsto dalla Regione Puglia in tutte le Asl pugliesi, previa costituzione delle società in house, l’assorbimento deve riguardare tutti i volontari, nessuno escluso.
Pensiero più volte espresso. E, infatti, la goccia che ha fatto traboccare il vaso non è tanto l’approvazione dell’art 32 dell’Omnibus sanità, quanto la delibera di proroga della convenzione (n. 323) che l’Asl ha firmato il 12 febbraio, il giorno stesso in cui le associazioni hanno minacciato l’interruzione del servizio, lamentando, appunto, la mancata proroga della convenzione, scaduta il 31 dicembre 2009.
Ma questo non è l’unico elemento che sta innescando la dura contrapposizione. Come vi abbiamo, infatti, comunicato ieri, la convenzione in causa è stata prorogata solo per 6 mesi: dal 1 gennaio al 30 giugno 2010, “fatta salva la possibilità - come si legge sulla delibera 323 - di recedere anticipatamente in caso di internalizzazione del servizio stesso”. E questo le associazioni stanno cercando di fare, anticipando l’Asl. A questo l’Asl aggiunge: “Dare atto che la spesa di cui trattasi troverà riscontro negli atti di programmazione allegati al bilancio e la derivante spesa ammontante a 877.092,00 euro”. E’, in sostanza, la previsione che Scoditti ha avanzato che ha fatto saltare letteralmente i nervi ai presidenti delle associazioni, il cui delegato è Giovanni Tritto.
La decisione assunta allo Studio Legale Russo è successiva, infatti, alla determinata e tempestiva presa di posizione che i presidenti dei volontari avevano avanzato in mattinata : “Le associazioni operanti nel Seus 118 restano allibite sia da quanto dichiarato dal direttore generale della Asl circa la non veridicità del  contenuto del nostro comunicato stampa del 12 febbraio, sia per la stesura della nuova convenzione, con la clausola che la Asl si arroga il diritto di sospendere il servizio senza preavviso se e quando il processo di internalizzazione dovesse avere atto. Ma il dottor Scoditti o chi per lui l’estensore di tale convenzione e l’ideatore di tale clausola cosa crede che noi siamo?”, chiedevano amareggiati i presidenti, “se pensano che siamo solo degli oggetti da utilizzare e accantonare ad uso finito, sono in gravissimo errore”.
Poi alcune considerazioni: “A dicembre tutte le associazioni chiesero alla Asl di essere considerate  soprattutto sul piano umano, e il direttore generale, nell’ultima riunione, fece verbalizzare che ogni  movimento inerente il 118 non avrebbe sortito effetto alcuno senza il coinvolgimento di tutte le associazioni. Lo stesso direttore generale - aggiungevano i presidenti - dichiarò, in quella seduta, che questo era un impegno a nome dell’Istituzione oltre che suo personale”. Ciò non sarebbe avvenuto. Ma c’è di più: “Il direttore generale non ha ritenuto opportuno rispondere al telegramma inviatole da noi associazioni in data 10 febbraio 2010, evidenziando così, ancora una volta, scarsa sensibilità e rispetto nei nostri confronti. A questo proposito, si è dato mandato a uno studio legale - annunciavano - di esaminare tutta la questione ed, eventualmente, rifiutare tale nuovo atto deliberativo dando i termini legali per l’interruzione del servizio”.
Il concetto è chiaro: le associazioni non intendono essere strumentalizzate da nessuno. “Per cui - così  dichiaravano in conclusione - i tentativi di mettere contro volontari e associazioni cadranno nel vuoto perchè nessuno più dei presidenti delle associazioni vuole un'internalizzazione che non garantisca l’assorbimento di tutti i volontari, nessuno escluso”. Ora, però, la decisione è assunta: “Tra 30 giorni ci fermiamo, l’Asl si organizzi. Basta prese in giro”.

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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