Il titolare di un bar a pochi metri dalla palazzina crollata questa mattina a Favara: "Ho visto gente che piangeva e i familiari che volevano scavare tra le macerie"
di MANUELA LAIACONAFavara. "Uno scenario raccapricciante", così Oreste Alba, titolare del bar Cavour a cento metri dalla palazzina crollata a Favara, racconta quel che ha visto stamattina all'alba. "Sono sconvolto - dice subito dopo aver assistito ai soccorsi -. Il crollo è avvenuto poco prima che aprissi il bar, intorno alle 6 del mattino. Ho notato un via-vai di volanti che si recavano verso il luogo della tragedia. Così ho lasciato tutto e di fretta mi sono recato lì. Al mio arrivo c'erano già tutte le forze dell'ordine, i pompieri, i volontari della protezione civile e il personale del 118". E' sconvolto da quel che ha visto. "La cosa più atroce è stato vedere lì i parenti delle vittime che assistevano inermi ai soccorsi. Tutti piangevano e avrebbero voluto scavare anche loro tra le macerie". La palazzina, racconta lui stesso, era indipendente rispetto ad altre strutture. "E' andata completamente distrutta, si pensa ad un cedimento strutturale".
L'opinione generale, in paese, infatti, è che quella sia una zona degradata. "Case vecchie e fatiscenti", dicono in molti, lanciando il grido d'allarme per le condizioni strutturali delle abitazioni e temendo nuovi crolli. "Andrebbero demolite" chiedono in tanti. La famiglia Bellavia che abitava nella palazzina crollata aveva chiesto nei mesi scorsi un alloggio popolare. "Brave persone", raccontano i residenti, umili, che svolgono lavori saltuari
L'opinione generale, in paese, infatti, è che quella sia una zona degradata. "Case vecchie e fatiscenti", dicono in molti, lanciando il grido d'allarme per le condizioni strutturali delle abitazioni e temendo nuovi crolli. "Andrebbero demolite" chiedono in tanti. La famiglia Bellavia che abitava nella palazzina crollata aveva chiesto nei mesi scorsi un alloggio popolare. "Brave persone", raccontano i residenti, umili, che svolgono lavori saltuari
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