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Influenza A. Il ministro della Salute replica alle accuse sulla fornitura del siero ritenuta da più parti «eccessiva». Pd e Italia dei valori chiedono che il governo faccia chiarezza in Parlamento.
«Rinegoziare con Novartis? Non sprecheremo il vaccino»
Malgrado la maxi-commessa l’azienda svizzera licenzia.
Fazio: «Abbiamo seguito il principio di precauzione e continueremo ad agire nell’interesse della cosa pubblica».
ROMA. «Il governo farà tutto il possibile perchè non vadano sprecate dosi di vaccino antipandemico»: è con questa assicurazione che il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, replica alle polemiche di questi giorni in merito alla fornitura, ritenuta da alcuni eccessiva, di vaccini contro l’influenza A. Non si sbilancia, invece, riguardo la possibilità di un’eventuale rinegoziazione del contratto per la fornitura dei vaccini (in totale 24 milioni di dosi) firmato con l’azienda farmaceutica Novartis. Ci sarebbero stati infatti, come si è appreso, contatti con l’azienda.
Azienda che, dal suo quartier generale di Siena, malgrado le maxi commesse per la fornitura di vaccini sulla pandemia (l’Italia ha pagato qualcosa come 184 milioni di euro), annuncia 24 licenziamenti «a causa della crisi»: si tratta di 20 informatori farmaceutici (su 27) e quattro impiegati della rete commerciale. E se la polemica non accenna a placarsi, ieri una notizia certamente non rassicurante è arrivata dai Centri statunitensi per il controllo delle malattie (Cdc): un nuovo virus dell’influenza A avrebbe fatto il cosiddetto «salto di specie» poichè, nato nei maiali, sarebbe diventato contagioso per l’uomo. Ma è appunto lo scontro politico sulla gestione della pandemia da parte del governo a tenere banco in queste ore.
Contatti, secondo quanto si apprende, sarebbero effettivamente in corso tra la Novartis e il ministero della Salute (come anticipato nei giorni scorsi dal «Sole 24 Ore») riguardo al contratto di fornitura dei vaccini, ma ancora nessuna decisione è stata resa nota e l’opposizione si appella ad una maggiore «trasparenza» da parte del governo. Per questo, deputati del Pd hanno annunciato un’interrogazione ai ministri della Salute e delle Attività produttive sulla situazione dell’azienda Novartis e sul contratto stipulato con il governo ritenuto avere «condizioni capestro» tutte a favore dell’azienda. Vicenda che, secondo il Pd fa il paio con l’annuncio del licenziamento dei 24 dipendenti. FAZIO. «Al di là del principio di precauzione che noi abbiamo seguito, è evidente che nell’interesse della cosa pubblica è opportuno fare tutto quanto è in potere del governo perchè non vadano sprecate le dosi di vaccino», ha detto ieri il ministro Fazio e, in merito all’ipotesi di rinegoziazione con la Novartis del contratto per i 24 milioni di dosi ordinate allo scopo di realizzare un minore esborso, ha aggiunto: «Questo è quello che vi posso dire». Quanto poi al minacciato licenziamento di 24 dipendenti dello stabilimento Novartis di Siena, Fazio ha precisato che si attende di vedere l’interrogazione preannunciata e di capire «com’è definita la questione.
Poi il governo farà una valutazione – ha detto Fazio –, ma mi sembra più una cosa interna all’azienda». L’intervento sull’organico fa parte di un piano di riorganizzazione che riguarderebbe in particolare l’area commerciale.
INTERROGAZIONE PD.I deputati Pd chiedono al governo «chiarezza sul contratto con Novartis» e presenteranno un’interrogazione per «capire quali misure intenda prendere il governo per salvaguardare i posti di lavoro della Novartis e per fare piena luce sul contratto stipulato con l’azienda farmaceutica svizzera ». E chiede un’inchiesta parlamentare sull’intera vicenda la deputata dell’Idv Silvana Mura. Una richiesta precisa arriva anche da Livia Turco (Pd): Fazio «deve venire al più presto a riferire in commissione Affari sociali della Camera. Chiediamo al ministro di fare chiarezza».
ROMA. «Il governo farà tutto il possibile perchè non vadano sprecate dosi di vaccino antipandemico»: è con questa assicurazione che il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, replica alle polemiche di questi giorni in merito alla fornitura, ritenuta da alcuni eccessiva, di vaccini contro l’influenza A. Non si sbilancia, invece, riguardo la possibilità di un’eventuale rinegoziazione del contratto per la fornitura dei vaccini (in totale 24 milioni di dosi) firmato con l’azienda farmaceutica Novartis. Ci sarebbero stati infatti, come si è appreso, contatti con l’azienda.
Azienda che, dal suo quartier generale di Siena, malgrado le maxi commesse per la fornitura di vaccini sulla pandemia (l’Italia ha pagato qualcosa come 184 milioni di euro), annuncia 24 licenziamenti «a causa della crisi»: si tratta di 20 informatori farmaceutici (su 27) e quattro impiegati della rete commerciale. E se la polemica non accenna a placarsi, ieri una notizia certamente non rassicurante è arrivata dai Centri statunitensi per il controllo delle malattie (Cdc): un nuovo virus dell’influenza A avrebbe fatto il cosiddetto «salto di specie» poichè, nato nei maiali, sarebbe diventato contagioso per l’uomo. Ma è appunto lo scontro politico sulla gestione della pandemia da parte del governo a tenere banco in queste ore.
Contatti, secondo quanto si apprende, sarebbero effettivamente in corso tra la Novartis e il ministero della Salute (come anticipato nei giorni scorsi dal «Sole 24 Ore») riguardo al contratto di fornitura dei vaccini, ma ancora nessuna decisione è stata resa nota e l’opposizione si appella ad una maggiore «trasparenza» da parte del governo. Per questo, deputati del Pd hanno annunciato un’interrogazione ai ministri della Salute e delle Attività produttive sulla situazione dell’azienda Novartis e sul contratto stipulato con il governo ritenuto avere «condizioni capestro» tutte a favore dell’azienda. Vicenda che, secondo il Pd fa il paio con l’annuncio del licenziamento dei 24 dipendenti. FAZIO. «Al di là del principio di precauzione che noi abbiamo seguito, è evidente che nell’interesse della cosa pubblica è opportuno fare tutto quanto è in potere del governo perchè non vadano sprecate le dosi di vaccino», ha detto ieri il ministro Fazio e, in merito all’ipotesi di rinegoziazione con la Novartis del contratto per i 24 milioni di dosi ordinate allo scopo di realizzare un minore esborso, ha aggiunto: «Questo è quello che vi posso dire». Quanto poi al minacciato licenziamento di 24 dipendenti dello stabilimento Novartis di Siena, Fazio ha precisato che si attende di vedere l’interrogazione preannunciata e di capire «com’è definita la questione.
Poi il governo farà una valutazione – ha detto Fazio –, ma mi sembra più una cosa interna all’azienda». L’intervento sull’organico fa parte di un piano di riorganizzazione che riguarderebbe in particolare l’area commerciale.
INTERROGAZIONE PD.I deputati Pd chiedono al governo «chiarezza sul contratto con Novartis» e presenteranno un’interrogazione per «capire quali misure intenda prendere il governo per salvaguardare i posti di lavoro della Novartis e per fare piena luce sul contratto stipulato con l’azienda farmaceutica svizzera ». E chiede un’inchiesta parlamentare sull’intera vicenda la deputata dell’Idv Silvana Mura. Una richiesta precisa arriva anche da Livia Turco (Pd): Fazio «deve venire al più presto a riferire in commissione Affari sociali della Camera. Chiediamo al ministro di fare chiarezza».
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