il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

mercoledì 20 gennaio 2010


La Repubblica - 19.01.2010
Ed. del 19.01.2010 - Palermo - pag. VII
Romina Marceca

Per 18 mesi con un tubo nell'addome
Dimenticato dai medici durante il parlo cesareo. Un calvario di dolori.
UN TUBICINO per il drenaggio, lungo 43 centimetri, dimenticato dai medici nell'addome di una donna dopo il parto cesareo. Un anno e mezzo di dolori addominali, vomito, perdite di sangue e dimagrimento a vista d'occhio.
Un incubo per una signora di Bagheria, che ha denunciato alla polizia l'ospedale Buccheri La Ferla dopo avere scoperto la verità. Una verità arrivata dopo mesi di preoccupazioni, dolori e angoscia. «È stato un incubo - racconta Rosaria Scorsone, casalinga di 36 anni - ormai pensavo di avere un male inguaribile. Non ho dormito una sola notte dal giorno che ho partorito. Non ho goduto della gioia di questa nascita». La donna verrà operata oggi nel reparto di Chirurgia d'urgenza dell'ospedale Civico, dove le verrà asportato il tubo.
Rosaria e il marito Pietro Giglio, muratore di 43 anni, avevano voluto quella bimba con tutte le loro forze. «Ho due figli di 14 e 6 anni - racconta la donna - e una figlia di 16 anni che purtroppo è affetta da una sindrome rarissima e incurabile. Dopo tanti anni di sofferenze, con mio marito abbiamo cominciato a sognare un'altra figlia, che è arrivata subito».
Tutto ha inizio il 7 luglio del 2008, quando Rosaria Scorsone e il marito arrivano al Buccheri La Ferla per un controllo. La gravidanza era giunta all'ottavo mese. «Avevo piccoli dolori all'addome. I medici mi hanno visitata e hanno deciso di procedere al cesareo d'urgenza», spiega la donna.
Quattro giorni dopo i medici dimettono mamma e bambina. «La notte era un tormento, sentivo qualcosa che premeva sul fianco. Andavo avanti con gli antidolorifici, sotto il consiglio del medico. Mangiare era impossibile. Mi si gonfiava la pancia - racconta Rosaria dal letto del Civico, gli occhi scavati dalla sofferenza - in gravidanza ero ingrassata di venti chili e mi stupiva la velocità con la quale li stavo perdendo».
Dopo un mese e mezzo, la signora decide di rivolgersi ai medici del Buccheri La Ferla. «Al controllo - dice Rosaria - mi hanno detto che forse si trattava di un'aderenza fra tessuti». Trascorrono altri giorni e altri tre controlli. «All'ultima visita e dopo l'ennesima ecografia, i medici mi hanno detto che non si trattava di un problema ginecologico. Ho deciso di rivolgermi a un medico privato».
Nel gennaio 2009 anche il gastroenterologo non rileva nulla. Poi una parente l'accompagna da un chirurgo del Civico, e lì Rosaria viene sottoposta a una radiografia. «Il radiologo mi chiedeva di togliere la cintura dei pantaloni e io continuavo a ripetere che non ne portavo. Lì ho capito tutto». Una settimana fa il referto definitivo: «Si accerta presenza di tubo drenaggio nello scavo pelvico». «Non ce l'abbiamo con i medici - dice Pietro Giglio - ma vogliamo che questa storia venga alla luce perché insegni qualcosa a medici e pazienti».

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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