il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

sabato 9 gennaio 2010


La Repubblica - 08.01.2010
Ed. dell'08.01.2010 - pag. 15
Carlo Brambilla

L'oncologo difende il sistema italiano: episodi spiacevoli si verificano ovunque, in Gran Bretagna sono più che da noi
Veronesi: basta accuse ai camici bianchi la nostra sanità tra le migliori al mondo
MILANO - «Non vedo la necessità di un Garante della salute. Anche perché la nostra sanità è regionale e quindi ci vorrebbe un garante per ogni regione. A livello nazionale il garante c'è già ed è il ministro della Salute». Umberto Veronesi, senatore del Pd, boccia senza tanti giri di parole l'ipotesi avanzata da un altro senatore del Pd, Ignazio Marino, anche lui medico: «Mi trovo d'accordo con lui in tantissime battaglie, ma non su quella del Garante, che giudico una figura del tutto superflua». Alla Malpensa per presentare la nuova iniziativa della Fondazione Veronesi che invierà a Cuba un gruppo di oncologi dello Ieo nell'ambito del progetto "Science for Peace", il grande oncologo commenta le ultime proposte per contrastare la malasanità italiana.
Professor Veronesi, Ignazio Marino sostiene la necessità di un'authority, slegata dalla politica, che contrasti i più diffusi casi di malasanità. 
«Il mio parere è che si sta esagerando con questa "malasanità". I dati italiani dimostrano che la sanità italiana è una delle migliori del mondo. Avvengono ovunque, ogni tanto, degli episodi spiacevoli. Quelli che si verificano in Gran Bretagna, per esempio, sono superiori ai nostri».
Quali sono le cause delle disfunzioni del nostro sistema sanitario?
«Se ci sono disfunzioni o aree critiche è perché la legge 833 di riforma sanitaria che ha istituito il nostro Ssn nel 1978 è stata mal applicata e in alcuni casi profondamente tradita. Bisogna piuttosto fare un reset generale. Non bisogna esagerare con le accuse di malasanità e con la demonizzazione dei casi che accado poi nel nostro Mezzogiorno».
E noto a tutti, però, che il sistema sanitario italiano funziona meglio al Nord piuttosto che al Sud.
«Ma nessuno dice mai che al Sud si muore di meno. Qualche dato: per cancro in Calabria muoiono 196 persone ogni 100mila, contro 321 in Lombardia. In media i decessi per tumore sono 331 per 100 mila al Nord, 315 al Centro e 224 al Sud. In Lombardia si muore 5 volte di più per Aids che in Campania, Basilicata e Calabria. Certo tutto questo non è merito del sistema, ma degli stili di vita più sani. Tuttavia se guardiamo gli indicàtori di efficienza del sistema sanitario, i dati non sono peggiori».
Cosa è urgente fare per migliorare la sanità italiana?
«Prima di tutto dobbiamo mettere in atto la prevenzione che, proprio come il Sud ci insegna, è il cardine della buona salute. Secondo: dobbiamo fare in modo che tutti i medici lavorino a tempo pieno, perché non può esistere un malato di serie A, in clinica privata, e uno di serie B, in ospedale. Terzo: dobbiamo azzerare l'ingerenza della politica nella autonomia del medico. Quarto: dobbiamo ripristinare lo spirito etico dell'ospedale, oggi troppo spesso asservito ai criteri di gestione economica. Quinto: dobbiamo ristrutturare la rete ospedalieriera».
Gli ospedali italiani sono spesso obsoleti?
«Si e vanno cambiati radicalmente. La loro organizzazione ruota attorno al medico, mentre dovrebbe ruotare attorno al malato».
Quanto pesa l'invadenza della politica?
«Negli ospedali oggi la figura dominante è il direttore generale, che è di nomina politica e quindi risponde alla politica e raramente condivide le proprie scelte con clinici e ricercatori. Si è stravolta così l'etica dell'ospedale, che è cosa diversa dall'etica dell'azienda. Non credo sia giusto intendere l'aziendalizzazione come pretesa di produttività, senza cura per la qualità».

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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