il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

sabato 16 gennaio 2010


Corriere della Sera - 15.01.2010
Ed. del 15.01.2010 - pag. 21
Adriana Bazzi

Influenza A. Contagi in calo in tutta Europa. L'osservatorio di Parigi: l'epidemia è finita.
Vaccino, stop a 24 milioni di dosi
Fazio annulla.l'acquisto. Germania e Francia rivedono i contratti.
MILANO - La Francia ha ufficialmente decretato la fine dell'epidemia di influenza A, almeno nelle aree metropolitane: da due settimane, i centri-sentinella segnalano meno casi di quelli necessari per parlare di epidemia, nonostante il virus continui a circolare. Anche nel resto dell'Europa, secondo l'Oms, le infezioni sono calate e in Italia la curva dei contagi, dopo il picco di metà novembre, è scesa progressivamente, salvo arrestarsi proprio nell'ultima settimana. Così buona parte dei vaccini acquistati dalle autorità sanitarie dei vari Paesi europei, potrebbe rimanere nei magazzini.
Non solo l'epidemia non è stata così grave come previsto, ma la gente non si è fidata del vaccino e, per di più, una sola dose (invece di due) si è rivelata sufficiente per l'immunizzazione. E adesso i governi, che avevano fatto a gara per accaparrarsi il vaccino a suon di milioni di euro, si stanno affrettando a revocare gli ordini e a rivedere i contratti con le aziende produttrici.
Come prima idea in alternativa, stanno pensando di rivendere ad altri parte del surplus (per esempio al Messico, il Paese da cui è partita l'epidemia, che ha appena denunciato di avere ricevuto soltanto la metà delle trenta milioni di dosi richieste) oppure di donarne una parte ai Paesi poveri. La Germania guida il gruppo di chi ricontratta: su 50 milioni di dosi, Ordinate alla Gsk, ne comprerà soltanto 35 milioni, il 70 per cento, con un risparmio di circa 133 milioni di euro.
Anche la Gran Bretagna sta valutando la cancellazione degli ordini (60 milioni di dosi richieste alla Gsk e 30 milioni alla Baxter: a oggi, ne sono state utilizzate rispettivamente 24 e 5 milioni). Il contratto con la Baxter prevede il blocco della fornitura, quello della Gsk no ed è quindi tutto da discutere.
Il Ministro della salute Ferruccio Fazio, rispondendo a un'interrogazione, ha annunciato che l'Italia ha annullato metà degli acquisti inizialmente previsti (e cioè i 24 milioni di dosi che avrebbe dovuto fornire la Sanofi), mentre ha firmato il contratto con la Novartis per 24 milioni di dosi e per un costo di circa 180 milioni di euro: di queste, soltanto dieci milioni sono state prodotte e consegnate. E quelle utilizzate? Circa 900mila, dall'inizio della campagna, secondo gli ultimi dati. «L'Italia aveva anche previsto - precisa Fabrizio Oleari, direttore generale della Prevenzione al Ministero della salute - di fornire il 10 per cento dei suoi vaccini all'Oms. Rimangono, quindi, poco più di 21 milioni di dosi complessivamente».
Secondo Fazio l'Italia è, fra i Paesi del G8, quello con le scorte vaccinali più basse, scorte che, però, è «indispensabile mantenere, perché le pandemie influenzali sono, per loro natura, imprevedibili».
La Francia, che pensava di vaccinare tutta la popolazione e ha ordinato 94 milioni di dosi a 4 diverse aziende, sta cercando di cancellarne 50 milioni (solo l'8 per cento dei francesi si è vaccinato), lo stesso stanno facendo anche Olanda, Spagna e Svizzera Mosca bianca nel panorama europeo e mondiale è la Polonia: il governo non ha previsto alcuna campagna vaccinale semplicemente perché non riteneva sicuro il vaccino.
Il primo Ministro Donald Tusk ha dichiarato: «Abbiamo preso questa decisione nell'interesse dei cittadini, perché il vaccino non è stato sufficientemente sperimentato, e dei contribuenti».
Molti polacchi adesso esultano nonostante 145 morti a oggi, paragonabili, però, a quelli di altri Paesi) non solo perché sono stati risparmiati soldi pubblici, ma anche perché considerano questa decisione un gesto di sfida nei confronti delle multinazionali del farmaco, dell'Unione Europea e dell'Oms.
E in effetti il Consiglio d'Europa a Strasburgo, proprio in questi giorni, sta lanciando un'indagine per verificare se non ci siano state pressioni da parte dell'industria farmaceutica sull'Oms, che avrebbe troppo precipitosamente dichiarato lo stato di pandemia, e sui suoi consulenti, che hanno legami con le multinazionali

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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