Dopo la morte della piccola di Gela, che ha atteso invano l’elisoccorso, che fa seguito un altro decesso dovuto al ritardo dei mezzi di soccorso, il senatore del Pd Beppe Lumia, chiede la testa dei vertici del 118 siciliano. “Di fronte a questi casi non bastano le solite e normali reazioni burocratiche. Per prima cosa si sospendano i responsabili del 118, chi lo dirige a livello regionale e chi nella provincia di Caltanissetta. Poi si intervenga radicalmente. Il modello del passato non regge piu’. La riorganizzazione realizzata in queste settimane non basta”. Lo dice il senatore del Pd Giuseppe Lumia, intervenendo sugli ultimi due casi di malasanita’ che hanno coinvolto il 118 siciliano. “Diciamoci con molta onesta’ che il 118 in Sicilia – aggiunge Lumia – e’ nato male. E’ servito alla politica per i suoi interessi clientelari, per distribuire posti di lavoro senza tenere conto del merito e per gestire affari. Bisogna intervenire in modo severo, con una profonda e radicale riorganizzazione che metta al centro il servizio al cittadino e in cui competenze e capacita’ organizzative siano l’unico criterio per l individuazione dei principali ruoli direttivi”.
Alle parole di Lumia si aggiungono quelle di Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei minori e consulente della commissione parlamentare per l’Infanzia. ”Nell’era della Tav e’ inconcepibile che una bimba cosi’ piccola muoia ‘parcheggiata’ in un hangar in attesa di un elicottero. Non e’ piu’ accettabile che decessi del genere, riguardanti bambini e non, si ripetano con l’attuale alta frequenza statistica – ha detto Marziale – Il Sud e’ lontano anni luce dal sistema sanitario e dei trasporti del Settentrione, pertanto e’ auspicabile che all’inchiesta avviata dagli inquirenti faccia seguito una risposta concreta della classe politica dirigente ad ogni livello, volta a risolvere i problemi e non a produrre slogan ad effetto”.
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