Niente soldi per Messina
Bocciato in Senato l’emendamento che introduceva in finanziaria fondi da destinare alle vittime dell’alluvione di Messina. “Sono sconcertato ed offeso dall’atto irresponsabile che governo e maggioranza hanno consumato oggi” dice Gianpiero D’Alia, capogruppo dell’Udc al Senato. L’emendamento, firmato da Anna Finocchiaro e Costantino Garraffa del Pd, da esponenti dell’Idv e da Giovanni Pistorio per l’Mpa prevedeva lo stanziamento di 100 milioni di euro per la città di Messina e per Scaletta Zanclea per i primi interventi urgenti.
“Non ci sono parole – aggiunge – per stigmatizzare un comportamento così irrispettoso per il dolore e per i bisogni della nostra città. Nonostante le assicurazioni del governo, non si danno risorse per la tragedia di Messina ma si ingraziano società come la ‘Stretto di Messina’ chiamate solo a dilapidare risorse pubbliche non prioritarie per il mezzogiorno e per la Sicilia. E’ una vergogna senza fine”.
Gli fa eco il presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro. “Questo governo dimostra sempre più di essere il governo delle chiacchiere, purtroppo stavolta ai danni di cittadini che sono già stati duramente colpiti. Nonostante le ennesime promesse – continua la Finocchiaro – questa finanziaria non stanzia un euro per il recupero e il riassetto idrogeologico e la messa in sicurezza del territorio della Provincia di Messina. Non solo: governo e maggioranza hanno ritenuto di bocciare un nostro emendamento che stanziava 200 milioni di euro per la frana nel nisseno e ha poi rigettato anche altri tentativi di modifica che destinavano quantità di risorse più modeste. Si tratta – conclude – di un atteggiamento inaccettabile, sia nel metodo che nel merito”
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