Alluvione di Messina: una strage dimenticata?
Da giorni mi balena alla mente un’idea: esistono stragi di “Serie A” e di “Serie B”?
Me lo chiedo a distanza di più di un mese dall’alluvione che ha colpito le zone di Scaletta Zanclea e limitrofe: proprio in questi giorni è arrivata la stima conclusiva dei danni provocati dall’alluvione stesso, che ammontano a 550 Milioni di Euro.
Ho come la strana sensazione che l’evento sia un po’ passato “in sordina“: per carità, non che voglia dire che non si sia visto un’impegno da parte del Governo, ma la “macchina mediatica” sembra essere rimasta parecchio “insensibile” di fronte a una tragedia di quella portata.
Prendo come esempio un’altra grande tragedia che ha colpito l’Italia nei mesi scorsi: mi riferisco al terremoto dell’Aquila. Ancora adesso, a distanza di diversi mesi, si moltiplicano le iniziative di solidarietà nei confronti delle popolazioni colpite. Strano che per Messina non abbia sentito, se non in rari casi, di iniziative di solidarietà, per lo più interne alla Sicilia stessa, tranne nel caso dell’impegno di Maria Grazia Cucinotta, attrice Siciliana nativa proprio di quelle zone, e nel casodell’SMS solidale da 2 Euro.
Però, il retrogusto amaro mi resta ugualmente.
La sensazione è quella di chi capisce che la vicenda sia passata un po’ troppo “sopra le righe“, quasi come fosse consuetudine morire in quel modo, travolti da un mare di fango. È un po’ come recita il classico proverbio, “finita la festa gabbato lu santo“: peccato che ad essere “gabbati” sono tutti coloro che hanno perso ogni minima parte della loro vita, dagli affetti alle case, agli amici, ai beni.
Oggettivamente, e questo credo sia un dato di fatto, si è parlato molto meno dell’alluvione rispetto al terremoto stesso: non che adesso siamo quasi a fare le classifiche su cosa sia più o meno “importante” e cosa faccia più o meno discutere, ma sento particolarmente la questione del terremoto, perchè riguarda la mia terra, riguarda i miei corregionali, e un pò dispiace vedere come, aldilà delle istituzioni, si sia parlato ben poco di quelle popolazioni.
Sembra quasi che “se sono morti è colpa loro”: e allora ti viene da domandarti se davvero esistano stragi di “Serie A” e di “Serie B”…
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