il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

domenica 1 novembre 2009


Monco alla nascita il Comitato Regionale Permanente per il 118
Senza medici dell'emergenza sanitaria territoriale il neonato comitato regionale permenente per il servizio di urgenza-emergenza.
Monco alla nascita il Comitato Regionale Permanente per il 118
PALERMO. Il decreto assessoriale dello scorso 30 settembre ha istituito in Sicilia il Comitato regionale per l'emergenza-urgenza come stabilito dalla legge regionale n. 5/09. Il fine della sua istituzione è sostenere le necessità di "assicurare omogeneità di intervento, continuità assistenziale ed efficienza operativa al servizio di emergenza-urgenza nella regione Sicilia".
Secondo il decreto il comitato è presieduto dall'Assessore regionale per la sanità, o da un suo delegato, ed è composto dai responsabili delle quattro centrali operative del SUES 118 dell'Isola, dai direttori sanitari delle aziende sedi di centrali operative, nonché dai referenti provinciali per il servizio 118 individuati dai direttori generali delle aziende sanitarie provinciali che non siano sede di centrali operative. Mancano in questo contesto i medici del 118 oltre agli altri operatori non sanitari comunque coinvolti a vario titolo nel servizio di emergenza. Eppure la presenza era stata in qualche modo prevista nella stessa legge n. 5 laddove veniva previsto che le associazioni di categorie maggiormente rappresentative potevano concorrere, nell’ambito delle loro competenze e con gli strumenti di cui alla "vigente normativa", alla "realizzazione delle finalità del servizio sanitario regionale".
Tuttavia, la nomina da parte dei direttori generali di medici legati in vario modo al servizio 118 pare abbia tralasciato coloro che agiscono direttamente sul territorio (nelle ambulanze), preferendo di contro sanitari che operano solo in un contesto esclusisvamente ospedaliero o comunque di reparto.
«In realtà - spiega Picciolo, responsabile regionale di settore dello SMI - fin dal suo insediamento l'assessore alla sanità, Massimo Russo, ha avuto ben chiara l'idea del ruolo realizzato dagli operatori del 118 sul territorio, tant'è che nel suo staff tecnico-organizzativo è presente un medico dell'emergenza sanitaria territoriale, proprio per garantire una rappresentanza ad un settore che in Sicilia conta oltre 400 medici impiegati sulle ambulanze del 118».
«Nella provincia di Messina - prosegue - sono oggi presenti 21 ambulanze medicalizzate e in contrasto con quanto si percepisce a Palermo, ad esempio l'azienda sanitaria provinciale di Messina ha indicato quale suo referente all'interno del comitato regionale per il 118 il primario del pronto soccorso dell'ospedale "San Vincenzo" di Taormina».
«Ciò potrebbe costituire - continua Picciolo - una distorsione degli intendimenti assessoriali in quanto vengono di fatto esclusi quei professionisti che operano direttamente sul territorio rappresentando per quanto riguarda l'emergenza sanitaria la cerniera che unisce il territorio all'ospedale».
«E purtroppo dobbiamo evidenziare - insiste Picciolo - che uno dei primi atti operati in seno al comitato va apertamente in controtendenza poiché è stato stabilito lo spostamento della postazione di Taormina, oggi allocata presso l'Ospedale S. Vincenzo a metà strada tra Taormina e Giardini, verso una sede territorialmente meno idonea come il centro cittadino di Taormina presso l'ex ospedle di contrada Cuseni».
«E' un atto - conclude Picciolo - che sembrerebbe dettato da esigenze "localistiche" in netta contrapposizione con gli attuali e futuri modelli organizzativi regionali che si rivolgono ad aree distrettuali e non più a singole municipalità. Non escludiamo infatti di procedere con una petizione da far firmare a tutti i medici del 118 per chiedere con forza una rappresentanza sostanziale in seno al comitato regionale».
Quale dunque il futuro organizztivo dell'emergenza sanitaria territoriale?
«Decongestionare i pronti soccorso, attraverso la costutuzione dei PTA, organizzati per la continuità delle cure primarie nel cui contesto trovano spazio diverse figure professionali ai vari livelli di specialità, o attraverso gli esistenti PTE. Un modello già da tempo allo studi preso l'ASP di MEssina prevede per l'appunto la costituzione di aree distrettuali di emergenza che hanno come riferimento territoriale non un pronto soccorso ma un PTE».
«E' chiaro - conclude Picciolo - che i PTE non possono restare così come sono; vanno meglio organizzati e come previsto nell'atto di indirizzo dell'assessore collegati a dei poliambulatori».

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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