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Incredibile vicenda ad Agnone Bagni
Partorisce al 7º mese nel water infermiere salva la neonata.
Armando Bonanno: «Per fortuna era a testa in su. Non dimenticherò mai questa emozione».
FRANCOFONTE. «Non dimenticherò mai l’emozione di quel momento». Queste le parole di Armando Bonanno, 47 anni infermiere professionale di Francofonte su quanto accaduto venerdì mattina. Durante un intervento di 118, l’infermiere ha soccorso una giovane donna che al settimo mese di gestazione ha partorito nel water del bagno di casa ad Agnone Bagni dopo un violento parto espulsivo. Grazie al massaggio cardiaco effettuato sul piccolo torace della neonata, l’infermiere è riuscito ad attivare il battito e ha sentito il primo vagito della piccola. «Dopo aver sentito il primo pianto il mio sguardo ha subito incrociato quello del papà - racconta l’infermiere Bonanno, ancora emozionato - e l’angoscia che avevo visto prima in quegli occhi ha lasciato spazio alla gioia e alla speranza. Non ho mai provato niente di simile». Se Evelin, questo è il nome dato alla bambina, è in vita lo deve alla prontezza di riflessi di quest’infermiere professionale, in servizio presso la chirurgia pediatrica del Vittorio Emanuele di Catania, e temporaneamente alla postazione del 118 di Lentini.
La bambina è nata infatti in circostanze incredibili venerdì intorno alle 10. La mamma, 33 anni, dopo essere stata colta da un violento dolore era andata in bagno. Lì ha sentito il corpicino che aveva in grembo uscire letteralmente fuori, con abbondante anticipo rispetto alla data presunta del parto, al settimo mese di gravidanza. Evelin, circa due chili di peso e una trentina di centimetri è finita nel water. Quando i soccorritori sono arrivati i genitori erano disperati, perché convinti che per la piccola non ci fosse più nulla da fare. «Abbiamo trovato la donna con evidenti segni di parto e in stato di shock, spaventata per quanto accaduto in maniera così improvvisa.
Nella furia di quei momenti, non trovavamo il neonato - racconta Bonanno -. La bambina era finita nel water fortunatamente con la testa fuori dall’acqua». Recuperato il corpicino, l’infermiere ha proceduto con il primo soccorso. «Presa la bambina, ho effettuato il massaggio cardiaco e le prime manovre di rianimazione. La neonata ha fatto il suo primo vagito in ambulanza. Dopo averlo sentito ci siamo sentiti tutti diversi. Quell’angoscia dei primi minuti ha lasciato spazio alla gioia di tutti e all’emozione».
La piccola doveva essere ricoverata presso il Policlinico di Catania, però per mancanza di posti è stata trasferita al Policlinico di Messina. «Speriamo che tutto vada bene per la bambina - conclude Bonanno -. Non dimenticherò mai l’emozione che ho provato nel sentire il battito e il vagito della neonata mentre guardavo gli occhi pieni di lacrime dei genitori».
La bambina è nata infatti in circostanze incredibili venerdì intorno alle 10. La mamma, 33 anni, dopo essere stata colta da un violento dolore era andata in bagno. Lì ha sentito il corpicino che aveva in grembo uscire letteralmente fuori, con abbondante anticipo rispetto alla data presunta del parto, al settimo mese di gravidanza. Evelin, circa due chili di peso e una trentina di centimetri è finita nel water. Quando i soccorritori sono arrivati i genitori erano disperati, perché convinti che per la piccola non ci fosse più nulla da fare. «Abbiamo trovato la donna con evidenti segni di parto e in stato di shock, spaventata per quanto accaduto in maniera così improvvisa.
Nella furia di quei momenti, non trovavamo il neonato - racconta Bonanno -. La bambina era finita nel water fortunatamente con la testa fuori dall’acqua». Recuperato il corpicino, l’infermiere ha proceduto con il primo soccorso. «Presa la bambina, ho effettuato il massaggio cardiaco e le prime manovre di rianimazione. La neonata ha fatto il suo primo vagito in ambulanza. Dopo averlo sentito ci siamo sentiti tutti diversi. Quell’angoscia dei primi minuti ha lasciato spazio alla gioia di tutti e all’emozione».
La piccola doveva essere ricoverata presso il Policlinico di Catania, però per mancanza di posti è stata trasferita al Policlinico di Messina. «Speriamo che tutto vada bene per la bambina - conclude Bonanno -. Non dimenticherò mai l’emozione che ho provato nel sentire il battito e il vagito della neonata mentre guardavo gli occhi pieni di lacrime dei genitori».
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