il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

sabato 14 novembre 2009


La Sicilia - 12.11.2009
Ed. del 12.11.2009 - I Fatti - pag. 7
Antonio Fiasconaro

LA PSICOSI. Mentre da Palermo arriva l’invito a vaccinare i bambini, al «Di Cristina» intervengono le forze dell’ordine.
Rissa e fuga dall’ospedale per paura del bimbo «untore»
Influenza A, in Sicilia è diffusa a macchia di leopardo.
PALERMO. Ormai siamo all’esasperazione. Anzi all’esagerazione. Basta un colpo di tosse, un banale mal di gola, qualche linea di febbre per fare scattare nella popolazione la psicosi da influenza A/H1N1. Se poi ci scappa anche qualche parola di troppo tra i medici di turno al primo pronto soccorso e il cittadino che chiede informazioni o assistenza sanitaria, allora figuriamoci cosa accade: il finimondo, con tanto di intervento delle forze dell’ordine per sedare le risse anche se fatte a colpi di urla ed imprecazioni. E’ quanto accaduto martedì anche all’ospedale pediatrico «Di Cristina» di Palermo dove i genitori di alcuni bambini ricoverati hanno protestato vivacemente contro i sanitari, chiedendo di spostare di stanza i propri figli perché in presenza di un bambino di sette anni, affetto presumibilmente da un virus, malgrado i medici avessero effettuato anche il tampone nasofaringeo per l’A/H1N1. Apriti cielo. I genitori, non ricevendo rassicurazioni dai medici, hanno deciso, di punto in bianco, di firmare le dimissioni e di riportare a casa i propri figli. Dall’ospedale hanno fatto sapere che, «come prevede il protocollo, per i casi sospetti il massimo è fare indossare ai medici e al paziente le mascherine, cosa peraltro regolarmente eseguita».
Per quanto riguarda le vaccinazioni, queste stanno andando avanti e i 365 centri distribuiti in Sicilia stanno operando con la somministrazione delle dosi ai soggetti particolarmente a rischio. «È importante vaccinare i bambini perché sono i più esposti a contrarre il virus dell’influenza A che potrebbe degenerare in polmonite virale». Lo ha ribadito ieri il vicepresidente dell’Ordine dei medici di Palermo, Giovanni Merlino. «Non è comprensibile – ha continuato – la reticenza dei pediatri che scoraggiano i genitori. È importante invece, senza creare situazioni di panico e psicosi, immunizzare i bambini e gli adolescenti, considerato che, non avendo vissuto il periodo dell’influenza aviaria, non hanno sviluppato quegli anticorpi che invece hanno le persone più adulte».
Merlino mette in guardia anche sulla possibile degenerazione dell’influenza A: «Il timore è che nel momento in cui il virus si diffonderà nel Sud- Est asiatico, dove non ci sono gli stessi strumenti di vaccinazione del resto del mondo, il virus possa "combinarsi" con quello dell’aviaria e mutare in un terzo virus ancora più pericoloso per l’uomo. Per questo è necessario immunizzare i ragazzi che sarebbero del tutto disarmati di fronte ad una simile eventualità ».
Per quanto riguarda, invece, i ricoveri, il punto della situazione è a «macchia di leopardo» in tutta la Sicilia. «Dall’inizio della diffusione dell’influenza A, ad aprile scorso, fino ad oggi ci sono stati solo 8 ricoveri per casi sospetti di persone affette dal virus AH1N1: solo 2, però, sono risultati positivi». A renderlo noto è Massimo Enzo Farinella, direttore responsabile del reparto Malattie infettive dell’ospedale Cervello, centro di riferimento regionale per l’influenza A. «Probabilmente questo perché – continua –, pur essendo passati da un grado di allarme da 3 a 6, ancora non è arrivato il picco della diffusione prevista per fine novembre ».
Negli ospedali di Messina, invece, sono ricoverate 9 persone affette dal virus: una al Piemonte, quattro al Policlinico e quattro al Papardo. «Nel nostro reparto – sottolinea Giovanni Sturniolo, direttore dell’unità operativa di Malattie infettive del Policlinico – è ricoverato solo un ragazzo, ma non è grave e sarà dimesso presto». In pediatria sono ricoverati due bambini «che non destano preoccupazioni – rileva Filippo De Luca, direttore del dipartimento materno infantile dell’ospedale –. Nei prossimi giorni eviteremo di fare l’esame con il tampone a tutti, ma solo ai casi più gravi per i quali si seguiranno i protocolli necessari».

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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