il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

giovedì 5 novembre 2009


La Sicilia - 05.11.2009
Ed. del 05.11.2009 - Il Fatto - pag. 3
Andrea Lodato

ALLARME INFLUENZA A la paura del vaccino.
Lo squalene e il consenso spaventano ancora tutti
L’esperto: «Non c’è alcun rischio, questo vaccino è sicuro».
Diffidenze. Anche tra i medici sono in tanti a non essersi sottoposti al vaccino. Per timore di una sostanza già collaudata e impressionati dal protocollo formale.

CATANIA. «Il vaccino è un problema? Ma quando mai. Il problema è che ancora di dosi ce ne sono troppo poche per soddisfare tutte le esigenze e tutte le richieste. Ogni altra diffidenza, ogni perplessità è assolutamente ingiustificata».
Il dott. Mario Cuccia è un esperto epidemiologo dell’Asp 3 di Catania, uno che, per capirci, studia i vaccini, le conseguenze dopo le somministrazioni, gli eventuali rischi, le controindicazioni sin da quando era all’Università e il capitolo vaccini occupava, allora, appena una paginetta. Oggi, non per caso, anche all’Università si studiano interi volumi sull’argomento, e Mario Cuccia è richiestissimo in Italia e all’estero per studiare, approfondire, capire e spiegare. E’ un medico, ovviamente, e partendo da questa ovvietà cerchiamo di capire perché i primi ad essere restii a sottoporsi alla vaccinazione, nonostante il rischio pandemia, siano proprio i medici, come testimoniano i dati che arrivano da molti ospedali siciliani. Il mistero sta in una parola: squalene. E che sarà mai?
«Lo squalene - spiega il dott. Cuccia - è un lipide che serve a potenziare le risposte immunitarie e che viene utilizzato in vaccini per l’uomo già dagli anni ’90. Attorno a questa sostanza, al suo utilizzo e alle eventuali conseguenze, in passato c’è stato qualche equivoco, qualche interpretazione sbagliata, peraltro smentita, successivamente, da approfonditi studi e valutazioni scientifiche. I vaccini rinforzati con lo squalene sono assolutamente sicuri al punto che questa sostanza è contenuta già nel Fluad, vaccino normalmente utilizzato ed abbondantemente testato su pazienti over 65, ma che ormai da anni è anche somministrato a pazienti a partire dai 12 anni in su. Per questo le perplessità sull’utilizzazione del vaccino per l’H1N1 sono assolutamente infondate, anche se ci sono alcuni elementi che possono avere comprensibilmente destato qualche perplessità».
Intanto aggiungiamo che questo vaccino lo ha ideato, giusto come curiosità, un italiano, il ricercatore Gino Rappuoli, che è un’autorità mondiale del settore e che appena sei mesi fa negli Usa è stato insignito del premio Sabin. Poi, spiega il dott. Cuccia, se sono state avanzate perplessità legate alla fase di sperimentazione, è perché non è stato ben spiegato che ci troviamo di fronte ad un vaccino che ha avuto una corsia privilegiata per ottenere l’autorizzazione, è vero, ma è stato possibile perché si partiva da un dato di fatto abbondantemente assodato.
«Questo vaccino è gemello di quello già sperimentato ed utilizzato per l’aviaria, ecco perché è stato possibile arrivare all’autorizzazione per la sua immissione nel mercato in tempi assai rapidi e dopo una serie di test più limitati rispetto a quelli fatti per il precedente vaccino. Lo squalene c’è anche in quel farmaco ed è stato scientificamente provato che questa sostanza garantisce al vaccino più qualità protettiva, ma anche maggiore quantità, perché consente di allargare l’antagonismo del farmaco anche ad eventuali piccole variazioni del virus. Ripeto piccole, ma è importante considerato, appunto, la tipologia di virus di cui stiamo parlando».
Insomma lo squalene per cercare di arginare il virus H1N1 in sue piccole variazioni, anche perché già nel luglio del 2006 l’Oms scrisse nel suo bollettino che questa sostanza non creava problemi e che non c’era rapporto con ciò che avevano patito alcuni soldati americani affetti da sindrome del Golfo. Per aggiungere qualche cifra, allora, diciamo che in provincia di Catania negli ultimi sei anni sono state somministrate almeno 500 mila dosi di questo vaccino. Ma la paura resta, più forte di quella di beccarsi l’influenza. «C’è anche la componente della formalizzazione della richiesta del consenso - spiega il dott. Cuccia - che non riesco a spiegarmi perché sia stata inserita dal Ministero nel protocollo, ma che, certamente, suscita una certa impressione».
Così alle Asp tocca oggi formare ed informare i medici, che a loro volta devono sensibilizzare i soggetti a rischio: «Il fatto è che per evitare la pandemia si dovrebbe vaccinare tutta la popolazione, ma, ripeto, c’è il problema della mancanza del vaccino.
Perché l’allarme è scattato tardi e tardi è partita dall’Oms la controffensiva. Questioni di mesi. Se anzichè ad aprile il rischio si fosse evidenziato a febbraio quasi certamente ci sarebbe stato il tempo di intervenire massicciamente e anche la percezione di questa influenza sarebbe stata molto meno pesante».

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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