il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

domenica 8 novembre 2009


La Repubblica - 07.11.2009
Ed. del 07.11.2009 - pag. 11
Michele Bocci e Mario Reggio

Vaccino, l'obiezione dei medici di base. "Solo 1 su 2 lo somministra ai pazienti".
ROMA. Metà dei medici di famiglia italiani non vogliono vaccinare i loro pazienti contro l'influenza A. La maggior parte delle Regioni fa da sola, nei presidi territoriali delle Asl, senza l'aiuto di chi più di chiunque altro ha il polso dello stato di salute dei cittadini. Il dato arriva dalla Fimmg, l'organizzazione di categoria più rappresentativa, dove allargano le braccia.
«In certi casi sono gli amministratori a non coinvolgerci, penso al Veneto e alla Lombardia. Tra le grandi Regioni praticamente solo la Toscana ha concluso un accordo con noi». A parlare è Fiorenzo Corti portavoce del sindacato e responsabile della Lombardia. In realtà è riuscita in parte in una operazione simile anche l'Emilia. Dopo alcuni giorni di difficoltà si è deciso di non utilizzare tutti i medici di famiglia (molti dei quali non volevano partecipare all'accordo). «Abbiamo bisogno solo di chi fa le vaccinazioni in ambulatori con più professionisti - spiega l'assessore emiliano Giovanni Bissoni - E quindi ha un'organizzazione in grado di affrontare al meglio la campagna».
I medici di famiglia non vaccinano e non si vaccinano, ma vanno meglio di chi lavora in ospedale. «In base a un sondaggio che abbiamo fatto al nostro congresso - spiega sempre Corti - circa il 40% di noi vuole iniettarsi l'antidoto per proteggersi dal virus H1N1. Comunque un dato triplo dei colleghi ospedalieri». Se le intenzioni dei camici bianchi sono queste, non ci si stupisce dell'andamento della vaccinazione fino ad ora. Secondo i dati ufficiali dell'Istituto superiore di sanità, al primo novembre erano state iniettate circa 41mila dosi delle oltre un milione consegnate.
Ad essere coinvolto per primo nella campagna era stato proprio il personale sanitario, quasi un mese fa. Ebbene il primo novembre erano stati vaccinati il 4,29% dei medici e infermieri italiani, tra cui spiccano i 56 del Lazio e i 222 della Puglia. Va detto che l'Emilia Romagna, malgrado le difficoltà con i dottori del territorio, è tra le Regioni dove la campagna va meglio.
Ma perché i medici di famiglia non vogliono vaccinare?
«Non è solo una questione di volontà, molte volte non possono - dice sempre Corti - In questo periodo abbiamo un sovraccarico di lavoro, per un problema che suscita un allarme in una certa misura ingiustificato. Abbiamo da fare visite, rassicurare per telefono i nostri pazienti. Corriamo da una parte all'altra. Comunque noi in Lombardia abbiamo dato disponibilità a dare una mano alla Regione, come facciamo già per il vaccino dell'influenza stagionale». Anche il responsabile del sindacato dei pediatri, la Fimp, Giuseppe Mele, spiega che i suoi colleghi sono pronti a collaborare con le amministrazioni locali: «In moolte realtà non hanno chiesto il nostro aiuto. Certo, se tutto veniva orchestrato meglio a livello centrale non ci trovavamo in questa situazione. Noi avevamo chiesto al Governo di fare un accordo nazionale con pediatri e i medici di famiglia». Sulla stessa linea era stato il coordinatore degli assessori alla sanità, il toscano Enrico Rossi: «Io lo proposto fin da subito al viceministro Fazio di fare della vaccinazione da parte dei medici del territorio un tema di gestione nazionale - spiega- Non hanno dato ascolto a me e ai sindacati ed ecco i risultati. Spero che la vaccinazione nazionale in questo modo non venga messa a rischio. Quando ho capito che a Roma non si sarebbe concluso nulla ho fatto l'accordo nella mia Regione. Alla vaccinazione partecipano tutti i medici di famiglia e i pediatri, che voglio ringraziare pubblicamente».

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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