il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

domenica 1 novembre 2009


Giornale di Sicilia - 31.10.2009
Ed. del 31.10.2009 - pag. 2
Antonella Giovinco

INTERVISTA a Maria Lucina Titone, direttore della clinica Malattie infettive dell'Università di Palermo.
«Si ammaleranno tante persone, rischia chi ha patologie croniche».
PALERMO. L'influenza stagionale, negli scorsi anni, ha fatto più vittime della nuova influenza, perché il virus della «A» è dieci volte meno aggressivo dell'altro. A dirlo, ieri, anche il viceministro della Salute Ferruccio Fazio.
Ma allora chi rischia veramente?
«Occorre distinguere fra il rischio di contagio e il rischio di complicazioni e aggravamenti - spiega la professoressa Lucina Titone, direttore della dinica Malattie infettive al policlinico dell'Università di Palermo-. Una volta contratta, la nuova influenza genera gli stessi problemi di una stagionale: può attivare gravi polmoniti e amplificare patologie croniche già presenti, come cardiopatie, diabete, bronchiti, insufficienze renali. Con la nuova, in più, si espongono a rischio anche le donne in gravidanza e le persone obese. Ma non di mentichiamo che in passato, con la stagionale, i morti sono stati molti di più».
Perché, dunque, tutta questa paura?
«Non c'è un allarme di influenza mortale, ma si ammaleranno tantissime persone, specie nel prossimo mese e mezzo. Si tratta di una pandemia: la nuova influenza è solo più contagiosa, perché il virus è nuovo rispetto a quello della stagionale e dunque non abbiamo ancora anticorpi, come accade per la comune influenza, il cui virus si modifica di poco da un anno all'altro. Tra l'altro il virus A/H1N1 è già circolato 30-40 anni fa: per questo è più facile che a infettarsi siano i giovani, rispetto agli over 65, perché i primi non hanno un ricordo immunitario di questo virus. È chiaro che però gli ultrasessantenni, se meno esposti al contagio, una volta contratto il virus sono più a rischio complicazioni».
È possibile distinguere le due influenze dai sintomi?
«No, perché si manifestano allo stesso modo. L'unico esame valido è quello del muco faringeo, ma è un testo costoso e non vale la pena di sottoporvisi al primo starnuto. D'altronde basta comportarsi come per la tradizionale influenza e il medico curante può dare tutte le indicazioni: dall'antipiretico ai giorni di riposo a casa. Solo nei casi di patologie gravi già in corso quando ci si sente particolarmente male e non si guarisce nei tempi previsti è opportuno rivolgersi agli ospedali, altrimenti non è il caso di correre in pronto soccorso».
C'è un modo per tutelarsi davvero?
«È importante che ci si muova insieme e in maniera coordinata, perché la nuova influenza non può essere eliminata, ma possiamo contenerla. Il vaccino è uno strumento fondamentale, ma si può tranquillamente rispettare la scala di priorità disposta dalle autorità sanitarie. Da qualche giorno anche a Palermo è iniziata la prima fase di vaccinazione. È bene tutelare prima le persone a rischio e i soggetti che operano nell'ambito della sicurezza: il rischio più grave è che si ammalino in tanti contemporaneamente fermando le attività sociali, economiche o riducendo la presenza delle forze dell'Ordine in servizio».

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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