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L'INfLUENZA A. Il Ministro:«Si creerebbero solo problemi alle famiglie. Il monitoraggio negli Istituti è costante».
La Gelmini: «Niente chiusura anticipata. Il virus non fermerà le lezioni a scuola».
«Il calendario delle vacanze di Natale non cambia».
Ieri completata la terza fase della distribuzione dei vaccini che ha portato a un totale di 2,5 milioni le dosi consegnate alle Regioni.
ROMA. Nessuna «misura eccezionale» per la scuola italiana a seguito della pandemia di influenza A, e il calendario delle vacanze natalizie «non cambierà». Il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini rassicura le famiglie, e così torna a fare anche il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio, che ribadisce: «Questa è una pandemia, ma è più leggera di quanto può essere l'influenza stagionale». I timori della gente, però, non accennano a diminuire ed i medici d'urgenza lanciano l'allarme per i pronto soccorso sempre più sovraffollati ed a «rischio tilt».
Scuole aperte a Natale
Nessuna misura eccezionale quindi, è prevista per le scuole in relazione all'influenza A, la scuola «può proseguire. con tranquillità», ha detto Gelmini, sottolineando che anche «il calendario delle vacanze natalizie non cambierà. Non credo che la chiusura delle scuole sia una misura utile. Penso che la chiusura creerebbe solo enormi problemi di gestione alle famiglie.
Come ministero dell'Istruzione, in coordinamento con il ministero della Salute, stiamo monitorando quanto accade nelle scuole italiane. C'è una procedura precisa, se ci sono casi influenza, che prevede la collaborazione con la asl locale, il comune e i dirigenti scolastici e solo se vi sono gravi motivi si procede alla chiusura della classe singola». Gelmini ha anche aggiunto che il calendario delle vacanze di Natale resterà invariato.
«Al momento - ha sottolineato - non ci sono condizioni di allarme da far prevedere un cambiamento rispetto alla rotta fissata. Il monitoraggio è costante nelle scuole. Le procedure sono collaudate e ci stanno dando risultati puntuali. Si prevede che solo per gravi motivi si proceda alla chiusura della classe o del plesso. La scuola può proseguire tranquilla».
Da oggi altri vaccini
Da oggi intanto, dopo il termine della terza distribuzione dei vaccini che ha portato ad un totale di 2,5 milioni le dosi consegnate alle Regioni, la vaccinazione sarà avviata anche in quelle Regioni nelle quali ancora non era partita. La campagna vaccinale sarà così attivata in tutta Italia. Ed in Calabria saranno i medici di famiglia ed i pediatri ad occuparsi della seconda fase della vaccinazione, quella che interesserà i soggetti considerati a rischio. Un accordo in tal senso è stato infatti sottoscritto dalla federazione calabrese dei medici di medicina generale (Fimmg) con la Regione Calabria. In altre Regioni, le vaccinazioni saranno effettuate invece presso le asl.
I pediatri
«Questo è un virus mediatico. Non discuto il fatto che ci si trovi di fronte a una pandemia e che questa provochi vittime, ma l'esposizione sui mass-media è ingiustificata». Così Alberto Ugazio, presidente della Commissione Vaccini della Società Italiana Pediatria. «Basti pensare - ha sottolineato - che l'influenza stagionale causa un numero di morti dieci volte superiore». E anche tra i bambini «la normale influenza causa ogni anno decine di decessi che però non fanno notizia».
ROMA. Nessuna «misura eccezionale» per la scuola italiana a seguito della pandemia di influenza A, e il calendario delle vacanze natalizie «non cambierà». Il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini rassicura le famiglie, e così torna a fare anche il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio, che ribadisce: «Questa è una pandemia, ma è più leggera di quanto può essere l'influenza stagionale». I timori della gente, però, non accennano a diminuire ed i medici d'urgenza lanciano l'allarme per i pronto soccorso sempre più sovraffollati ed a «rischio tilt».
Scuole aperte a Natale
Nessuna misura eccezionale quindi, è prevista per le scuole in relazione all'influenza A, la scuola «può proseguire. con tranquillità», ha detto Gelmini, sottolineando che anche «il calendario delle vacanze natalizie non cambierà. Non credo che la chiusura delle scuole sia una misura utile. Penso che la chiusura creerebbe solo enormi problemi di gestione alle famiglie.
Come ministero dell'Istruzione, in coordinamento con il ministero della Salute, stiamo monitorando quanto accade nelle scuole italiane. C'è una procedura precisa, se ci sono casi influenza, che prevede la collaborazione con la asl locale, il comune e i dirigenti scolastici e solo se vi sono gravi motivi si procede alla chiusura della classe singola». Gelmini ha anche aggiunto che il calendario delle vacanze di Natale resterà invariato.
«Al momento - ha sottolineato - non ci sono condizioni di allarme da far prevedere un cambiamento rispetto alla rotta fissata. Il monitoraggio è costante nelle scuole. Le procedure sono collaudate e ci stanno dando risultati puntuali. Si prevede che solo per gravi motivi si proceda alla chiusura della classe o del plesso. La scuola può proseguire tranquilla».
Da oggi altri vaccini
Da oggi intanto, dopo il termine della terza distribuzione dei vaccini che ha portato ad un totale di 2,5 milioni le dosi consegnate alle Regioni, la vaccinazione sarà avviata anche in quelle Regioni nelle quali ancora non era partita. La campagna vaccinale sarà così attivata in tutta Italia. Ed in Calabria saranno i medici di famiglia ed i pediatri ad occuparsi della seconda fase della vaccinazione, quella che interesserà i soggetti considerati a rischio. Un accordo in tal senso è stato infatti sottoscritto dalla federazione calabrese dei medici di medicina generale (Fimmg) con la Regione Calabria. In altre Regioni, le vaccinazioni saranno effettuate invece presso le asl.
I pediatri
«Questo è un virus mediatico. Non discuto il fatto che ci si trovi di fronte a una pandemia e che questa provochi vittime, ma l'esposizione sui mass-media è ingiustificata». Così Alberto Ugazio, presidente della Commissione Vaccini della Società Italiana Pediatria. «Basti pensare - ha sottolineato - che l'influenza stagionale causa un numero di morti dieci volte superiore». E anche tra i bambini «la normale influenza causa ogni anno decine di decessi che però non fanno notizia».
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