Fials Lazio, soccorso sanitario rischia il blocco
13/11/2009 18:16 - (Segnala questo articolo)"Dopo la precettazione effettuata dal prefetto di Roma, Pecoraro, verso gli enti Ares 118 e Cri, per il proseguo del mantenimento del servizio e dei livelli occupazionali garantiti dalle convenzioni per il soccorso sanitario in urgenza gestito da Ares 118 e Cri nelle province di Roma e Latina non è ancora stata presa alcuna decisione per evitare un eventuale e parziale blocco del servizio". Lo dichiara Roberto Lazzarini responsabile dei rapporti istituzionali della Fials/confsal del Lazio "La nostra organizzazione aspetta un segnale forte da parte delle istituzioni, che a tutt’ oggi tarda a venire, per garantire la prosecuzione funzionale dei servizi svolti ed affidati ad Ares e Cri altrimenti ci troveremo di fronte ad un grave atto di irresponsabilità, qualora non venissero rinnovate le convenzioni con l’ Ente Croce Rossa Italiana – continua il sindacalista- sono a rischio ben 16 postazioni(10 a Roma e 6 a Latina), 40 ambulanze e 176 operatori - medici ed infermieri – a rischio stipendio. Da 7 a 10 sono gli interventi che, ogni turno di servizio,ciascuna ambulanza svolge sul territorio di Roma che è diviso per “competenza territoriale” tra Cri e Ares 118". "Quali impegni saranno presi per garantire che i cittadini non paghino con il rischio della loro salute quello che nel prossimo futuro potrebbe rivelarsi come un grave disservizio, tenuto conto anche che la pandemia causata dal virus dell’influenza A H1N1 ha fatto duplicare le richieste di soccorso al servizio 118?". "Nessuno ci ha garantito il rinnovo dei contratti di quei lavoratori, che sono legati alle convenzioni e che oggi continuano a lavorare in proroga e quindi esposti a rischio licenziamento senza preavviso -conclude Lazzarini- noi chiediamo un gesto di forte responsabilità delle istituzioni, per trovare un immediata soluzione a questo problema che veda inclusa anche la stabilizzazione definitiva del personale precario in servizio senza contratto".
di Redazione
in Sanità
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