"Non siamo figli di un Dio Minore". Navigatore satellitare in dono al 118

L'iniziativa di Cittadinanzattiva a Comiso. Ma la Sise non ha accettato

di Francesca Cabibbo

Martedì 13 Ottobre 2009 - 23:22

Comiso - Recita un antico detto: “A caval donato non si guarda in bocca”. Un motto che non vale per il servizio 118 di Comiso che, questa mattina, ha rifiutato i due navigatori satellitari che il gruppo di “Cittadinanzattiva” avrebbe voluto regalare, insieme alla Ergon spa di Ragusa. Obiettivo del gruppo di Comiso, guidato da Raffaele Insacco, era mettere il dito sulla piega della velocità dei soccorsi che troppo spesso non rispondono alle reali esigenze dei pazienti. L’ambulanza, talvolta, può arrivare in ritardo anche a causa della mancata conoscenza delle strade della zona. Eppure, la velocità dei soccorsi può salvare una vita umana. Cittadinanzattiva, avrebbe voluto donare navigatore satellitare alle ambulanze in servizio a Comiso e Chiaramonte. Ma non tutto è andato per il verso giusto. “Gli addetti del 118 di Comiso – spiega il coordinatore Raffaele Insacco – hanno avuto disposizione di non accettare i navigatori satellitari, che dovrebbero essere consegnati direttamente alla Sise. Il nostro dono aveva un valore simbolico per rimarcare la necessità che il servizio di emergenza sia il più efficiente possibile, anche per un territorio marginalizzato quale quello di Comiso. In provincia di Ragusa dodici ambulanze hanno il navigatore: Comiso e Chiaramonte no. Non siamo figli di un Dio minore”. I navigatori - pare -potranno essere consegnati solo direttamente ai responsabili della Sise. Inoltre, quelli in uso alle ambulanze sarebbero di tipo diverso rispetto a quelli acquistati per il fatidico "dono", andato purtroppo a vuoto. Ma un risultato è stato centrato: il "navigatore" non è arrivato, ma il problema, ancora una volta, è stato sollevato. http://www.ilgiornalediragusa.it/attualita/9402-qnon-siamo-figli-di-un-dio-minoreqa-comiso-cittadinanzattiva-sulla-lentezza-delle-ambulanze.html