Dopo una serie di incontri con i dirigenti degli uffici competenti, la ASL di Teramo ha deciso di non pagare l’indennità di rischio ai medici convenzionati del 118.
Si tratta di una indennità pensata dalla Regione Abruzzo per tutti coloro che assicurano un pronto intervento anche in situazioni che mettono a repentaglio la sicurezza dell’operatore. Il valore dell’indennità viene da sempre deciso in sede di trattativa con le parti sociali in maniera forfetaria. La FP CGIL di Teramo informa del fatto che, in realtà, la ASL non avrebbe potuto togliere l’indennità di rischio, perché legata alla professionalità e perché si tratta di risorse stanziate a livello regionale.
Eliminando l’indennità di rischio, vengono meno circa 30.000 euro che si sommano alla cifra dovuta ai medici per il periodo fino a dicembre. La FP CGIL di Teramo spiega tale decisione come una delle soluzioni pensate per il contenimento dei costi: “Questo è uno dei pochi obiettivi che i Direttori Generali delle ASL devono raggiungere” si legge in una loro nota “e ci sembra che venga raggiunto a scapito della professionalità e del lavoro degli operatori. È, insomma, un altro modo per battere cassa sulla pelle degli operatori della sanità e dei cittadini e contro questo modo di gestire il personale la FP CGIL di Teramo provvederà ad agire legalmente”.
http://www.teramonews.com/scheda_news.php?id=16745
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