il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

mercoledì 9 settembre 2009



testata

Malasanità a Marino

   


Ill.ma Redazione, vi contatto per segnalarvi un caso di grave malasanità che
 mi ha visto protagonista verificatosi nell'Ospedale San Giuseppe del Comune di Marino (RM).
 In breve, mi chiamo Riccardo Di Lisio, sono residente a Ciampino (RM)
e sono papà di due splendidi bambini: un maschietto di anni 9 ed una femminuccia di mesi 22.


Domenica 06.09.2009, verso le ore 17.30, mentre io ero a lavoro, mia moglie 
ha portato i bambini al parco "Aldo Moro" sotto la nostra abitazione 
per farli stare spensierati all'aria aperta.
 Mentre giocavano su uno scivolo la bambina, ribadisco di mesi 22, cadeva
 urtando violentemente la testa sul terreno, perdendo i sensi. 
Il tutto accadeva in un istante sotto gli occhi di mia moglie che non riusciva ad impedire la caduta.
 La stessa soccorreva immediatamente la piccola e sotto shock faceva di tutto per rianimarla,
 cosa che per fortuna accadeva poco dopo. La bambina per il forte trauma non piangeva 
e cercava di accasciarsi.


Mia moglie immediatamente chiamava il 118 chiedendo aiuto 
e nel contempo mi informava dell'accaduto. Come scritto io ero a lavoro 
e lei sola con due bambini. Subito lasciavo il mio posto di lavoro e correvo verso la mia famiglia.
 Il 118 inviava immediatamente un'ambulanza che giungeva poco dopo. Nel contempo, diciamo le cose 
come stanno, un medico del 118 teneva mia moglie al telefono chiddendo notizie della piccola e raccomandandosi 
di non farla addormentare.


Giunta l'ambulanza, mia moglie, mio figlio e la piccola venivano subito fatti salire ed il mezzo di soccorso 
correva verso l'Ospedale San Giuseppe. Mia moglie già comprensibilmente sotto shock 
doveva assistere anche ad una breve discussione dei due operatori del 118
perchè uno asseriva che era inutile andare a Marino mentre l'altro diceva che 
dovevano per forza recarsi presso quell'Ospedale. Comunque l'ambulanza partiva
 veloce ed in emergenza verso Marino. Anche io giungevo presso quell'Ospedale in tempo per 
entrare con mia moglie e mia figlia dal Medico che ci riceveva al II piano Reparto Pediatria.


Ecco lo schifo Italiano. Non appena dentro la sala visite, il medico, senza neanche toccare mia figlia, 
seduto, ci riferiva: "dovremmo fare una T.A.C. ma quì non c'è l'operatore; servirebbe un consulto di un neurochirurgo 
ma quì non c'è; posso solo fare una lastra ma non vedrei niente; dovrei ricoverare la bambina in osservazione per 48 ore". 
A tali affermazioni io rispondevo: "ma se la bambina ha una commozione cerebrale tra un minuto, un'ora, etc., cosa fate? Chi interviene?".


La risposta è stata agghiacciante: "qui nessuno, la dovremmo trasferire in un'altra struttura.
 Non abbiamo un servizio per soccorso traumatologico". A questo punto la mia pazienza e quella di mia moglie 
aveva raggiunto ogni limite. Ho detto al medico: "perchè il 118 è venuto quì se non potete garantire questo tipo di soccorso? 
Se mia figlia perde i sensi ogni secondo potrebbe essere vitale, cosa facciamo? 
Attendiamo lo svolgersi degli eventi sapendo già di non poter far fronte al peggio? Ma dove siamo, al bar? 
Se peggiorasse, prima che lei faccia le telefonate e/o i fax, mia figlia potrebbe morire, questo lei lo sa.
 Tanto poi sarebbe un trafiletto di malasanità".


No, grazie. La bambina la portiamo subito in un Ospedale attrezzato dove ci sono medici competenti. 
A questo punto, quel medico, senza pudore, ha avuto anche il coraggio di dirmi: "ha ragione, però attenda che 
l'infermiera compili i moduli, poi lei firma il rifiuto del ricovero e va via. 
Sa dobbiamo sistemare la pratica perchè la bambina è giunta qui con l'ambulanza". 
L'ho guardato e gli ho detto:"io non aspetto niente, non firmo niente ed ho già perso troppo tempo.
Mi spedisca i moduli a casa. Io firmo il rifiuto del ricovero? Il rifiuto per cosa, il rifiuto del nulla?".


Andando via ho invitato il medico e gli infermieri a non provare a fermarmi e di continuare a stare seduti
 così come avevano fatto fino a quel momento. Di corsa raggiungevo con i miei mezzi
 l'Ospedale Pediatrico Bambin Gesù dove ricevevo una professionale assistenza.


Per fortuna mia figlia sta bene e posso ancora avere il piacere di guardarla, abbracciarla, baciarla e crescerla. 
Considerato quanto sopra mi chiedo perchè il 118 ha condotto la mia bambina in un Nosocomio che
non era in grado di fornire quel tipo di soccorso? Perchè, nella peggiore delle ipotesi, avrei dovuto 
assistere impotente alla morte della mia piccola? Perchè bisogna porre rimedio solo dopo l'estremo sacrificio delle persone? 
Perchè ci sono Ospedali come quello di Marino? Chi trae vantaggio da tutto questo? 
Possibile che il denaro conti più della vita delle persone? Perchè quel medico non ha lui trasferito mia figlia in un Ospedale idoneo?
 Se mia moglie fosse stata sola, sotto shock e con due bambini piccoli, cosa avrebbe dovuto fare, firmare il rifiuto
 del ricovere e chiamare un taxi? Perchè quel medico non si è nemmeno degnato di visitarla?
 Perchè quel medico esercita indisturbato?


Non in ultimo, il giorno 07.09.2009, ho telefonato al 118 per fare le mie rimostranze e chiedere chiarimenti.
 La risposta è stata: "lei ha ragione ma funziona così". Funziona così?
 E' chiedere troppo che la Centrale Operativa del 118 conosca quale Ospedale è idoneo per 
ogni eventuale tipo di soccorso così da inviare il malcapitato nel posto giusto nel minor tempo possibile?
 E' come se a lei si rompesse l'automobile ed il carroattrezzi la portasse al supermercato. Porgo distinti saluti,


Riccardo Di Lisio


P.S.: intendo informare A.G., organi di stampa, radio, e chiunque altro possa e deve fare in modo
 che queste cose non debbano accadere, in particolare ai bambini


(8 settembre 2009)

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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