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INFLUENZA A. Psicosi a Messina per il secondo caso. Metà degli studenti assenti al liceo classico La Farina
Aula deserta nella classe di Marco
Presente soltanto un compagno: «Siamo tutti un po' spaventati»
Il ragazzo migliora e le rassicurazioni dei sanitari hanno convinto il sindaco a non chiudere l'istituto
MESSINA. C'è ancora allarme nella città dello Stretto dopo la morte di Giovanna Russo per il virus A e il ricovero di un diciassettenne al Policlinico di Messina, le cui condizioni sembrano migliorare ma avevano destato inizialmente qualche preoccupazione.
Ieri poco più della metà degli allievi del Liceo classico Giuseppe La Farina, dove Marco, questo il nome del ragazzo ammalato, frequentava le lezioni, non sono entrati in classe e soltanto uno dei suoi compagni di classe della «II E» si è presentato all'appello. S. B., 18 anni, spiega così i timori dei suoi compagni: «Sappiamo che sta bene e siamo contenti. I miei compagni erano preoccupati e non sono venuti a scuola, io sono stato più coraggioso. Ma lunedì assicura - tutti i miei compagni saranno presenti».
«Siamo un po' spaventati, ma abbiamo fatto molta prevenzione a scuola e l'ambiente dovrebbe essere sicuro - dice Marcella, 16 anni - Ho preso delle precauzioni, ma non smetterò di baciarmi con il mio ragazzo». Patrizia, una mamma che accompagna il figlio, è invece molto preoccupata: «Se non avrò assicurazioni - dice - non lo farò entrare».
Davanti al portone dell'Istituto il preside, Pio Lo Re, ha dovuto faticare non poco per convincere gli alunni ad entrare a scuola. A scatenare la psicosi, o a fornire ai ragazzi una "scusa" per saltare le lezioni, è stata la circostanza che nella stessa scuola è iscritta anche la figlia di Giovanna Russo, coetanea di Marco.
Le condizioni del ragazzo intanto migliorano velocemente. E' ancora ricoverato al Policlinico per essere sottoposto ad esami, ma il decorso dell'influenza è normale e anche la temperatura corporea è scesa. Proprio le rassicurazioni provenienti dai sanitari del nosocomio universitario avevano convinto il sindaco, Giuseppe Buzzanca, a non disporre la chiusura del liceo La Farina. «Qualche preoccupazione c'è - ammette tuttavia il preside Lo Re- però visti i dati fomiti dal vice ministro Fazio dobbiamo considerare che almeno metà degli alunni si ammalerà. È una cosa del tutto normale, non dobbiamo creare allarmismi».
Il preside ha anche annunciato l'avvio dei controlli da parte di un dirigente dell'Asp di Messina, per accertare le condizioni di salute degli allievi e le condizioni stesse dell'istituto. «Se dovesse stabilire che dobbiamo chiudere, lo faremo», annuncia infine Lo Re.
Intanto procede l'indagine sulla morte di Giovanna Russo. Avviati in Procura gli interrogatori dei 20 medici indagati, che si sono occupati della donna. Gli uomini della sezione di polizia giudiziaria della polizia municipale ieri mattina sono tornati al Papardo, nell'Unita Operativa di Radiologia, dove hanno acquisito una tac e lastre relative agli esami effettuati sulla donna morta sabato scorso e che ha contratto il virus A-H1N1. Nei giorni scorsi sempre gli investigatori della pg avevano acquisito la cartella clinica della donna.
Gli esami saranno consegnati all'équipe di esperti palermitani incaricati dalla Procura di chiarire le cause del decesso. Da capire soprattutto se il virus dell'influenza AH1N1 ha subito una mutazione, diventando killer, o se c'erano patologie pregresse, non diagnosticate. Per far luce, insomma, sulla ipotesi che Giovanna sia stata davvero la prima vittima di influenza suina.
MESSINA. C'è ancora allarme nella città dello Stretto dopo la morte di Giovanna Russo per il virus A e il ricovero di un diciassettenne al Policlinico di Messina, le cui condizioni sembrano migliorare ma avevano destato inizialmente qualche preoccupazione.
Ieri poco più della metà degli allievi del Liceo classico Giuseppe La Farina, dove Marco, questo il nome del ragazzo ammalato, frequentava le lezioni, non sono entrati in classe e soltanto uno dei suoi compagni di classe della «II E» si è presentato all'appello. S. B., 18 anni, spiega così i timori dei suoi compagni: «Sappiamo che sta bene e siamo contenti. I miei compagni erano preoccupati e non sono venuti a scuola, io sono stato più coraggioso. Ma lunedì assicura - tutti i miei compagni saranno presenti».
«Siamo un po' spaventati, ma abbiamo fatto molta prevenzione a scuola e l'ambiente dovrebbe essere sicuro - dice Marcella, 16 anni - Ho preso delle precauzioni, ma non smetterò di baciarmi con il mio ragazzo». Patrizia, una mamma che accompagna il figlio, è invece molto preoccupata: «Se non avrò assicurazioni - dice - non lo farò entrare».
Davanti al portone dell'Istituto il preside, Pio Lo Re, ha dovuto faticare non poco per convincere gli alunni ad entrare a scuola. A scatenare la psicosi, o a fornire ai ragazzi una "scusa" per saltare le lezioni, è stata la circostanza che nella stessa scuola è iscritta anche la figlia di Giovanna Russo, coetanea di Marco.
Le condizioni del ragazzo intanto migliorano velocemente. E' ancora ricoverato al Policlinico per essere sottoposto ad esami, ma il decorso dell'influenza è normale e anche la temperatura corporea è scesa. Proprio le rassicurazioni provenienti dai sanitari del nosocomio universitario avevano convinto il sindaco, Giuseppe Buzzanca, a non disporre la chiusura del liceo La Farina. «Qualche preoccupazione c'è - ammette tuttavia il preside Lo Re- però visti i dati fomiti dal vice ministro Fazio dobbiamo considerare che almeno metà degli alunni si ammalerà. È una cosa del tutto normale, non dobbiamo creare allarmismi».
Il preside ha anche annunciato l'avvio dei controlli da parte di un dirigente dell'Asp di Messina, per accertare le condizioni di salute degli allievi e le condizioni stesse dell'istituto. «Se dovesse stabilire che dobbiamo chiudere, lo faremo», annuncia infine Lo Re.
Intanto procede l'indagine sulla morte di Giovanna Russo. Avviati in Procura gli interrogatori dei 20 medici indagati, che si sono occupati della donna. Gli uomini della sezione di polizia giudiziaria della polizia municipale ieri mattina sono tornati al Papardo, nell'Unita Operativa di Radiologia, dove hanno acquisito una tac e lastre relative agli esami effettuati sulla donna morta sabato scorso e che ha contratto il virus A-H1N1. Nei giorni scorsi sempre gli investigatori della pg avevano acquisito la cartella clinica della donna.
Gli esami saranno consegnati all'équipe di esperti palermitani incaricati dalla Procura di chiarire le cause del decesso. Da capire soprattutto se il virus dell'influenza AH1N1 ha subito una mutazione, diventando killer, o se c'erano patologie pregresse, non diagnosticate. Per far luce, insomma, sulla ipotesi che Giovanna sia stata davvero la prima vittima di influenza suina.
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