|
La svolta. Il commissario nazionale della Cri manda a casa i dirigenti palermitani: Troppi sprechi e anomalie
La Croce rossa ora è nella bufera azzerato il Cda dell'associazione
Il nuovo presidente è il romano Alessandro Ridolfi. Rocca: "Tutte persone di gran livello"
Le anomalie erano davvero troppe. E le spese folli pure, come quelle per le ambulanze affittate e pagate più del doppio rispetto a quanto sarebbe costato acquistarle - oppure del vestiario per i volontari. Per non parlare dei compensi stabiliti dal Consiglio di amministrazione per gli stessi membri del Cda, talvolta sino a 700.000 euro l’anno. La Croce Rossa di Palermo, gestita dalla Sise Spa, era nella bufera. E ieri mattina il commissario straordinario nazionale, Francesco Rocca ha deciso di fare piazza pulita: via tutti i membri del Cda, al loro posto uomini nuovi, tutti «di alto profilo».
OLTRE ALLA SOSTITUZIONE il commissario ha disposto anche la diminuzione dei membri del Cda da cinque a tre. Il nuovo presidente è Alessandro Ridolfi, commercialista di Roma, docente alla Lumsa e consulente della Commissione parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio sanitario nazionale. I consiglieri sono Michele Battaglia, commercialista di Palermo. e Franco Passanisi, avvocato di Catania. Il nuovo direttore generale è invece Marco Romano, docente dell’niversità di Catania di Economia e gestione delle imprese e volontario della Croce Rossa Italiana dal 1991. «Voglio esprimere ha detto Rocca - la massima soddisfazione per la disponibilità di persone di alto livello per i nuovi incarichi dirigenziali della Si.S.E. Spa. Nei prossimi mesi ci aspetta un cammino per implementare e migliorare l’efficienza del servizio 118, in piena sintonia con l’assessore alla Sanità della Regione Sicilia, Massimo Russo, con il quale in questi ultimi mesi si è instaurato un rapporto di sana, proficua e costruttiva collaborazione».
Ma anche sull’operato e sulla volontà della Regione di fare chiarezza aleggia qualche dubbio. Perchè l’assessore Massimo Russo vuol riorganizzare la Croce Rossa attraverso una fondazione, gestire cioè direttamente tutto il servizio del 118 con uno schema Regione- Croce Rossa. Una proposta che ha scatenato la reazione di tutte le altre associazioni operanti nel settore sanitario, come l’Aresa, la Coresa e la Repas. Associazioni che sarebbero tagliate fuori dallo schema Russo. «Abbiamo chiesto - hanno detto i rappresentanti della associazioni - un incontro con l'assessore Russo e il presidente Lombardo per sottolineare che oltre alla Croce Rossa in Sicilia esistono altre realtà forse meno importanti ma altrettanto efficienti visto che siamo stati noi ad avviare in fase sperimentale e a tariffe irrisorie il 118 in Sicilia ».
Le polemiche, insomma, non sono finite. E c’è da fare chiarezza sulle presunte anomalie ed irregolarità che sarebbero emersi fino ad oggi. E cioè, La Cri si sarebbe rivolta ad una sola ditta per l’affitto degli automezzi, una ditta che è specializzata nell’affitto di autovetture e piccoli furgoni ma che, all’occorrenza, avrebbe sempre pronte 4 autoambulanze. E, soprattutto, dieci di queste ambulanze sarebbero finite a Roma, assieme ad alcuni dipendente della stessa Cri palermitana. Il tutto con i soldi della Regione.
OLTRE ALLA SOSTITUZIONE il commissario ha disposto anche la diminuzione dei membri del Cda da cinque a tre. Il nuovo presidente è Alessandro Ridolfi, commercialista di Roma, docente alla Lumsa e consulente della Commissione parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio sanitario nazionale. I consiglieri sono Michele Battaglia, commercialista di Palermo. e Franco Passanisi, avvocato di Catania. Il nuovo direttore generale è invece Marco Romano, docente dell’niversità di Catania di Economia e gestione delle imprese e volontario della Croce Rossa Italiana dal 1991. «Voglio esprimere ha detto Rocca - la massima soddisfazione per la disponibilità di persone di alto livello per i nuovi incarichi dirigenziali della Si.S.E. Spa. Nei prossimi mesi ci aspetta un cammino per implementare e migliorare l’efficienza del servizio 118, in piena sintonia con l’assessore alla Sanità della Regione Sicilia, Massimo Russo, con il quale in questi ultimi mesi si è instaurato un rapporto di sana, proficua e costruttiva collaborazione».
Ma anche sull’operato e sulla volontà della Regione di fare chiarezza aleggia qualche dubbio. Perchè l’assessore Massimo Russo vuol riorganizzare la Croce Rossa attraverso una fondazione, gestire cioè direttamente tutto il servizio del 118 con uno schema Regione- Croce Rossa. Una proposta che ha scatenato la reazione di tutte le altre associazioni operanti nel settore sanitario, come l’Aresa, la Coresa e la Repas. Associazioni che sarebbero tagliate fuori dallo schema Russo. «Abbiamo chiesto - hanno detto i rappresentanti della associazioni - un incontro con l'assessore Russo e il presidente Lombardo per sottolineare che oltre alla Croce Rossa in Sicilia esistono altre realtà forse meno importanti ma altrettanto efficienti visto che siamo stati noi ad avviare in fase sperimentale e a tariffe irrisorie il 118 in Sicilia ».
Le polemiche, insomma, non sono finite. E c’è da fare chiarezza sulle presunte anomalie ed irregolarità che sarebbero emersi fino ad oggi. E cioè, La Cri si sarebbe rivolta ad una sola ditta per l’affitto degli automezzi, una ditta che è specializzata nell’affitto di autovetture e piccoli furgoni ma che, all’occorrenza, avrebbe sempre pronte 4 autoambulanze. E, soprattutto, dieci di queste ambulanze sarebbero finite a Roma, assieme ad alcuni dipendente della stessa Cri palermitana. Il tutto con i soldi della Regione.
Nessun commento:
Posta un commento
imposta qui i tuoi commenti