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L'inchiesta. Ambulanze affittate a peso d'oro e sempre da un'unica ditta. L'assessore Russo chiede spiegazioni.
Croce rossa, i soldi della Regione gestiti tra i misteri e le anomalie
Alcuni dipendenti palermitani si trovano a Roma. Dalla Cri ancora nessun chiarimento.
Irregolarità amministrative e contabili. La croce rossa di Palermo, gestita dalla Sise Spa, avrebbe utilizzato i soldi pubblici in maniera poco trasparente. Ci sarebbero una serie di anomalie che soltanto ora la regione siciliana sta cercando di chiarire. Una delle tante riguarda la gestione delle ambulanze: la Cri siciliana spenderebbe per l'affitto il doppio rispetto a quanto costerebbe acquistarle. La Cri si rivolgerebbe ad una sola ditta per l'affitto degli automezzi, una ditta che è specializzata nell'affitto di semplici autovetture e piccoli furgoni ma che, all'occorrenza, avrebbe sempre pronte 40 autoambulanze. Ma, soprattutto, dieci di queste ambulanze sarebbero finite a Roma, assieme ad alcuni dipendenti della stessa Cri palermitana. Il tutto con i soldi della Regione.
L'ASSESSORE alla sanità Massimo Russo ha chiesto nei giorni scorsi dei chiarimenti al comitato regionale della croce rossa italiana. Vuol sapere, come si legge nel comunicato, «se corrisponde al vero che la Sise Spa, nel tempo, ha fornito alcune autovetture alle centrali operative del 118 siciliano. In caso affermativo, si chiede puntuale relazione che dia conto del numero e della tipologia delle autovetture assegnate e soprattutto per quali finalità erano stati disposti gli affidamenti». Una richiesta ufficiale, visto che fino ad ora non è filtrato nulla, come spiega la stessa nota del governo regionale: «Nei giorni scorsi - si legge - l'assessorato aveva interpellato la Croce Rossa, senza ancora avere ottenuto risposta, chiedendo di conoscere se è vero che alcuni dipendenti della Sise prestavano servizio fuori dalla Sicilia».
UN PRIMO PASSO, quello della Regione, per cercare di capire cosa si nasconde dietro il mondo Cri palermitano, dove, voce di bilancio, circa 700.000 euro sono destinati ai dirigenti, dove circolano 40 auto blu tra Volvo e Bmw, dove un capitano di lungo corso, Mario Martinez, è stato fatto fuori senza motivo (e il Tar, fino ad ora, gli ha sempre dato ragione), dove il business sembra davvero molto grande. La Regione, dopo alcune denunce, commissariamenti, relazioni della Corte dei Conti, sembrerebbe intenzionata a verificare eventuali irregolarità. Anche se, alla fine, l'intenzione potrebbe restare tale visto che vorrebbe sostituire la Sise Spa con una fondazione. Controllare cioè direttamente la Croce Rossa Italiana sezione Palermo. Anche questo un procedimento anomalo che potrebbe creare un altro carrozzone. Magari con gli stessi uomini che al momento gestiscono gli affari della Sise Spa.
L'ASSESSORE alla sanità Massimo Russo ha chiesto nei giorni scorsi dei chiarimenti al comitato regionale della croce rossa italiana. Vuol sapere, come si legge nel comunicato, «se corrisponde al vero che la Sise Spa, nel tempo, ha fornito alcune autovetture alle centrali operative del 118 siciliano. In caso affermativo, si chiede puntuale relazione che dia conto del numero e della tipologia delle autovetture assegnate e soprattutto per quali finalità erano stati disposti gli affidamenti». Una richiesta ufficiale, visto che fino ad ora non è filtrato nulla, come spiega la stessa nota del governo regionale: «Nei giorni scorsi - si legge - l'assessorato aveva interpellato la Croce Rossa, senza ancora avere ottenuto risposta, chiedendo di conoscere se è vero che alcuni dipendenti della Sise prestavano servizio fuori dalla Sicilia».
UN PRIMO PASSO, quello della Regione, per cercare di capire cosa si nasconde dietro il mondo Cri palermitano, dove, voce di bilancio, circa 700.000 euro sono destinati ai dirigenti, dove circolano 40 auto blu tra Volvo e Bmw, dove un capitano di lungo corso, Mario Martinez, è stato fatto fuori senza motivo (e il Tar, fino ad ora, gli ha sempre dato ragione), dove il business sembra davvero molto grande. La Regione, dopo alcune denunce, commissariamenti, relazioni della Corte dei Conti, sembrerebbe intenzionata a verificare eventuali irregolarità. Anche se, alla fine, l'intenzione potrebbe restare tale visto che vorrebbe sostituire la Sise Spa con una fondazione. Controllare cioè direttamente la Croce Rossa Italiana sezione Palermo. Anche questo un procedimento anomalo che potrebbe creare un altro carrozzone. Magari con gli stessi uomini che al momento gestiscono gli affari della Sise Spa.
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