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L'Udc all'attacco di Lombardo: "Non accettiamo strapuntini". Oggi la decisione del governo
Sanità, via alla partita delle nomine trattativa del Pdl sui nuovi manager
Bullara in corsa per l'Ausl 6, Allegra per il Policlinico
«IL PRINCIPIO del rinnOvamento? È passato», giura il capogruppo dell'Mpa Francesco Musotto. Che garantisce pure per qualche alleato perplesso, tipo Gianfranco Miccichè.
DI CERTO, Raffaele Lombardo va avanti. E intende difendere sino all'ultimo la linea indicata dall'assessore Massimo Russo, quella del ricambio completo dei manager della Sanità. Oggi la giunta verificherà l'esistenza di un accordo reale sulle nomine dei 17 dirigenti di aziende provinciali e ospedaliere che dovranno attuare la riforma varata dall'Ars a marzo. Le difficoltà nel trovare un'intesa hanno già portato a un rinvio lo scorso 12 agosto.
Sul tavolo del presidente c'è una rosa "ristretta" di 59 nomi, una scrematura rispetto agli oltre duecento candidati presenti nell'albo dell'assessorato. E le indiscrezioni raccontano di un poker di possibili (probabili?) manager per la sanità palermitana: il dirigente generale Maria Antonietta Bullara per l'Asl 6, il presidente dell'Arng Dario Allegra per il Policlinico, il consulente di Russo Francesco Poli per il Civico, il dirigente del Turismo Mario La Rocca per Villa Sofia. «Tutti buoni nomi», si limita a commentare Lombardo. Aggiungendo: «Ascolterò la proposta di Russo e la sottoporrò al voto degli assessori. Rinnovamento totale o parziale dei manager? Di certo, saranno scelte caratterizzate da efficienza e trasparenza».
Gli alleati marcano a vista il governatore. L'ala del Pdl più ostile a Lombardo è guardinga ma non chiude: «Pronti a valutare le scelte del governatore, nell'interesse della Sicilia. Ma se il presidente parla di trasparenza - dice il coordinatore Giuseppe Castiglione - allora perché non pubblica su Internet i curricula dei 59 preselezionati?» Via libera dai finiani del «Pdl Sicilia», per voce di Carmelo Briguglio. Mentre l'Udc con Saverio Romano ha ripreso a dialogare con Lombardo su un ritomo in giunta.
Ma, giura il segretario, «non abbiamo partecipato ad alcuna trattativa sulla sanità. Vediamo se prevarrà il merito o la logica della politica. Certo, speriamo che Lombardo non torni a nominare in enti pubblici dirigenti del suo partito...».
L'ex governatore Salvatore Cuffaro conferma: «Lombardo ci ha più volte fatto sapere che vorrebbe un ritorno in giunta dell'Udc. Si rende conto di avere una non maggioranza, di non essere adeguatamente sostenuto dai soci occulti come il Pd. Ma non accetteremo mai strapuntini».
Cuffaro è sicuro: Lombardo, attraverso le nomine, «accontenterà anche Cracolici». Alludendo forse all'indicazione di Paolo Cantaro, direttore sanitario del Vittorio Emanuele di Catania che potrebbe andare al timone del Policlinico etneo. Nome gradito al Pd, quello di Cantaro, ma in realtà anche al Pdl. «Proprio Cuffaro dice che non è interessato alle poltrone? Il caldo - la replica del capogruppo dei democratici - gli ha provocato uno shock».
DI CERTO, Raffaele Lombardo va avanti. E intende difendere sino all'ultimo la linea indicata dall'assessore Massimo Russo, quella del ricambio completo dei manager della Sanità. Oggi la giunta verificherà l'esistenza di un accordo reale sulle nomine dei 17 dirigenti di aziende provinciali e ospedaliere che dovranno attuare la riforma varata dall'Ars a marzo. Le difficoltà nel trovare un'intesa hanno già portato a un rinvio lo scorso 12 agosto.
Sul tavolo del presidente c'è una rosa "ristretta" di 59 nomi, una scrematura rispetto agli oltre duecento candidati presenti nell'albo dell'assessorato. E le indiscrezioni raccontano di un poker di possibili (probabili?) manager per la sanità palermitana: il dirigente generale Maria Antonietta Bullara per l'Asl 6, il presidente dell'Arng Dario Allegra per il Policlinico, il consulente di Russo Francesco Poli per il Civico, il dirigente del Turismo Mario La Rocca per Villa Sofia. «Tutti buoni nomi», si limita a commentare Lombardo. Aggiungendo: «Ascolterò la proposta di Russo e la sottoporrò al voto degli assessori. Rinnovamento totale o parziale dei manager? Di certo, saranno scelte caratterizzate da efficienza e trasparenza».
Gli alleati marcano a vista il governatore. L'ala del Pdl più ostile a Lombardo è guardinga ma non chiude: «Pronti a valutare le scelte del governatore, nell'interesse della Sicilia. Ma se il presidente parla di trasparenza - dice il coordinatore Giuseppe Castiglione - allora perché non pubblica su Internet i curricula dei 59 preselezionati?» Via libera dai finiani del «Pdl Sicilia», per voce di Carmelo Briguglio. Mentre l'Udc con Saverio Romano ha ripreso a dialogare con Lombardo su un ritomo in giunta.
Ma, giura il segretario, «non abbiamo partecipato ad alcuna trattativa sulla sanità. Vediamo se prevarrà il merito o la logica della politica. Certo, speriamo che Lombardo non torni a nominare in enti pubblici dirigenti del suo partito...».
L'ex governatore Salvatore Cuffaro conferma: «Lombardo ci ha più volte fatto sapere che vorrebbe un ritorno in giunta dell'Udc. Si rende conto di avere una non maggioranza, di non essere adeguatamente sostenuto dai soci occulti come il Pd. Ma non accetteremo mai strapuntini».
Cuffaro è sicuro: Lombardo, attraverso le nomine, «accontenterà anche Cracolici». Alludendo forse all'indicazione di Paolo Cantaro, direttore sanitario del Vittorio Emanuele di Catania che potrebbe andare al timone del Policlinico etneo. Nome gradito al Pd, quello di Cantaro, ma in realtà anche al Pdl. «Proprio Cuffaro dice che non è interessato alle poltrone? Il caldo - la replica del capogruppo dei democratici - gli ha provocato uno shock».
18.08.2009 http://www.medpress.it/rass_stampa/rstampa.php?id=2517 | Emanuele La |
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