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Polemiche su Ato Rifiuti ed emergenza rifiuti. 118, un organismo pubblico per la gestione
Tutto il centrodestra. Sul servizio sanitario d’emergenza votano insieme Mpa, Pdl e Udc
PALERMO. Il distinguo sul percorso parlamentare tra il ddl sugli Ato rifiuti e quello sull’emergenza rifiuti riporta le asperità esterne all’Ars. Il problema è stato sollevato dal presidente della commissione Ambiente, Fabio Mancuso (Pdl), che intanto ha richiamato la presidenza dell’Ars al rispetto del regolamento, visto che spesso i ddl vanno direttamente in commissione Bilancio. Poi ha rilevato che la precedenza spetta al ddl per l’emergenza rifiuti: «La Sicilia è soffocata dalla spazzatura». Stesso problema sull’emergenza è stato sollevato da Pino Apprendi (Pd): «Governo irresponsabile ». Maria Concetta Raja (Pd): «Bisogna dare un’accelerata alle cose possibili, prima che l’emergenza rifiuti degeneri in crisi sociale. I ritardi del governo regionale non sono più ammissibili». Se ne riparlerà oggi a Sala d’Ercole. Due attacchi nei confronti del governo, ma di natura diversa. Nell’intervento di Mancuso si rilegge la sottile polemica delle ultime battute dell’iter parlamentare del ddl a favore delle imprese.
Evidentemente, le pressioni sull’emergenza rifiuti sono più che giustificate. Tuttavia, si ha la conferma che nel Pdl continuano le fibrillazioni anche a livello assembleare. Del resto anche l’iniziava del capogruppo dell’Udc, Rudy Maira, di una seduta straordinaria dell’Ars sui fondi Fas, sebbene legittima, conferma che la guerra di una fetta maggioritaria del vecchio centrodestra non ha più tregua. Seppure indirettamente, l’iniziativa di Maira sembra dare manforte a chi sostiene che, prima di essere assegnati, occorre stabilire destinazione e criteri di spesa dei Fas e che occorre anche fare luce sui conti della Regione. Come detto, Maira chiede al presidente dell’Ars, Cascio, la convocazione di una seduta straordinaria, prima dell’inizio della pausa estiva, anche per affrontare, alla presenza del governo, un dibattito d’Aula sulla situazione economica della Regione. E aggiunge: «Il Parlamento siciliano deve essere messo al corrente sul piano di utilizzo dei Fas che il governo Lombardo ha reiterate volte formulato e modificato, in seguito alle valutazioni negative ottenute presso gli organismi governativi nazionali». Ciò anche per sapere «quali siano state le ragioni reali che hanno determinato il ritardo che tutt’oggi vede la Sicilia fortemente penalizzata dal mancato riconoscimento delle assegnazioni economiche previste per legge».
Intanto, con il voto di tutto l’arco di centrodestra, la competente commissione ha approvato un provvedimento con cui si istituisce un organismo pubblico, che potrebbe essere una fondazione, tra Regione e Croce Rossa per la gestione del servizio del 118 con la garanzia dei livelli occupazionali, degli straordinari non pagati e dell’estensione dell’orario di lavoro dal part-time a full-time. Il segretario della commissione Marco Falcone (Pdl) si dice soddisfatto per il merito e per la «ritrovata coesione tra Pdl, Mpa e Udc». Intanto Riccardo Savona (Udc) ha optato per l’Europa, all’Ars lo sostituisce Mario Parlavecchio.
Evidentemente, le pressioni sull’emergenza rifiuti sono più che giustificate. Tuttavia, si ha la conferma che nel Pdl continuano le fibrillazioni anche a livello assembleare. Del resto anche l’iniziava del capogruppo dell’Udc, Rudy Maira, di una seduta straordinaria dell’Ars sui fondi Fas, sebbene legittima, conferma che la guerra di una fetta maggioritaria del vecchio centrodestra non ha più tregua. Seppure indirettamente, l’iniziativa di Maira sembra dare manforte a chi sostiene che, prima di essere assegnati, occorre stabilire destinazione e criteri di spesa dei Fas e che occorre anche fare luce sui conti della Regione. Come detto, Maira chiede al presidente dell’Ars, Cascio, la convocazione di una seduta straordinaria, prima dell’inizio della pausa estiva, anche per affrontare, alla presenza del governo, un dibattito d’Aula sulla situazione economica della Regione. E aggiunge: «Il Parlamento siciliano deve essere messo al corrente sul piano di utilizzo dei Fas che il governo Lombardo ha reiterate volte formulato e modificato, in seguito alle valutazioni negative ottenute presso gli organismi governativi nazionali». Ciò anche per sapere «quali siano state le ragioni reali che hanno determinato il ritardo che tutt’oggi vede la Sicilia fortemente penalizzata dal mancato riconoscimento delle assegnazioni economiche previste per legge».
Intanto, con il voto di tutto l’arco di centrodestra, la competente commissione ha approvato un provvedimento con cui si istituisce un organismo pubblico, che potrebbe essere una fondazione, tra Regione e Croce Rossa per la gestione del servizio del 118 con la garanzia dei livelli occupazionali, degli straordinari non pagati e dell’estensione dell’orario di lavoro dal part-time a full-time. Il segretario della commissione Marco Falcone (Pdl) si dice soddisfatto per il merito e per la «ritrovata coesione tra Pdl, Mpa e Udc». Intanto Riccardo Savona (Udc) ha optato per l’Europa, all’Ars lo sostituisce Mario Parlavecchio.
29.07.2009 | Giovanni Ciancimino http://www.medpress.it/rass_stampa/rstampa.php?id=2474 |
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