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118: previsti tremila licenziamenti entro fine anno - PALERMO. La Sise, società in house della Croce Rossa Italiana, ha avviato la procedura di licenziamento collettivo di tutto il personale impiegato nel 118 in Sicilia. Il provvedimento decorrerà dalle 24 del 31 dicembre del 2008, data di scadenza della convenzione appena rinnovata tra Regione e Croce Rossa Italiana - comitato regionale per la gestione dei servizio. «Alla data odierna - affermano dalla Sise - non sussistono le condizioni che assicurino la continuità del servizio con ia consequenziale conservazione dei posti di lavoro di tutto il personale impiegato nel 118 in Sicilia. Il provvedimento di licenziamento collettivo, il cui avvio è stato dato in ossequio a quanto impone la legge, è previsto per oltre tremila lavoratori, tra personale amministrativo e tecnico (autisti-soccorritori), che prestano servizio nelle nove province della Sicilia. (FONTE)
118" A decorrere dal 31 dicembre Avviata la procedura per il licenziamento collettivo del personale PALERMO. Il personale del 118, circa 3.300 tra soccorritori, autisti e barellieri, potrebbe essere assorbito da una nuova società per azioni controllata da una Agenzia pubblica, una sorta di piccola Asl, che assorbirebbe i servizi di emergenza sanitaria, pronto soccorso e ambulanze, e in carico all'assessorato regionale alla Sanità. È una delle ipotesi su cui stanno lavorando i dirigenti dell'assessorato in vista della scadenza della convenzione (31 dicembre 2008) con la Croce Rossa, che gestisce il servizio del 118 attraverso la controllata Sise. La riorganizzazione del sistema è stata al centro di una riunione che si è svolta nei giorni scorsi tra i dirigenti regionali e i sindacati di categoria. Proprio ieri la Sise, non avendo ricevuto altre comunicazioni sulla prosecuzione del servizio dopo la scadenza della convenzione attuale, ha avviato la procedura di licenziamento collettivo del personale in Sicilia, a decorrere dal 31 dicembre. «Al momento non conosciamo il futuro del 118. Non sappiamo nulla, l'assessorato regionale alla Sanità finora ha dialogato con i sindacati, noi non abbiamo avuto l'opportunità di incontrare l'assessore o i dirigenti. L'unica cosa certa è che la convenzione scadrà a dicembre, una soluzione va presa», dice Guglielmo Stagno D'Alcontres, presidente della Sise. Tra le soluzioni allo studio, D'Alcontres esclude l'eventuale ricorso al bando europeo per l'affidamento del servizio, perchè «servirebbe troppo tempo» e sostiene che anche la strada dell'Agenzia pubblica «non è affatto semplice, come dimostra il caso Roma». Sull'eventualità di un'altra proroga, alla scadenza dell'attuale convenzione prevista per il 31 dicembre, il presidente della Sise dice: «Potrebbe essere presa in considerazione ma solo seviene definita al contenpo la soluzione definitiva per lo svolgimento del servizio». «Ci dicano cosa dobbiamo fare e lo faremo - prosegue D'Alcontres - Siamo un ente pubblico e svolgiamo un servizio per la gente, non per produrre profitti. Abbiamo inoltre 3.300 dipendenti, la Regione deve tenerne conto». La Sise attende dall'assessorato anche il piano relativo ai tagli delle postazioni, 47 per un totale di circa 500 lavoratori. «Nella convenzione - dice D'Alcontres - c'è scritto che entro 15 giorni l'assessorato doveva comunicarci quali postazioni tagliare e cosa fare del personale. Ancora aspettiamo notizie».(FONTE)