Dalle missioni agli enti inutili, ecco da dove può partire l´operazione risparmio
di Antonio Fraschilla e Massimo Lorello
Quanto affilate saranno le forbici di Raffaele Lombardo non è dato da sapere. Almeno per il momento. Quanto determinato sarà il governatore della Sicilia nel tagliare le spese della Regione lo si scoprirà solo in futuro. Intanto però è possibile individuare e quantificare gli sprechi più evidenti: a conti fatti, l´amministrazione siciliana potrebbe risparmiare un miliardo e 475 milioni di euro. Lo dicono gli imprenditori, i sindacalisti, gli esperti di economia davanti ai numeri del bilancio di previsione 2008.La spesa più rilevate riguarda, naturalmente, la Sanità che costa 8,5 miliardi di euro. L´assessore appena nominato, il magistrato Massimo Russo, ha trascorso il week-end a studiarsi le carte. Operazione che continuerà nei prossimi giorni. Di certo, pesa sulla spesa sanitaria l´affaire 118. Il servizio di soccorso costa 230 milioni di euro. La stessa attività in Piemonte impegna 90 milioni di euro. Dunque, si potrebbero risparmiare 140 milioni. E poi c´è la spesa farmaceutica a incidere pesantemente sulle casse della Regione. È stato appurato che esiste un eccesso di prescrizioni di medicine pari al dieci per cento, cioè a 180 milioni di euro. L´eccesso sta nel fatto che sono stati prescritti farmaci a singoli pazienti in misura superiore a quanto, secondo scienza, un essere umano potrebbe tollerare. Da tagliare anche i 25 milioni di euro spesi per la vendita nelle farmacie private dei medicinali ad alto costo i quali, invece, potrebbero essere distribuiti direttamente dalle Ausl dato che è da lì che il paziente deve obbligatoriamente passare per ottenerli. «In base alle nostre stime, la spesa complessiva della sanità potrebbe ridursi del 15 per cento», afferma Renato Costa, segretario della Cgil medici. Cioè quasi 1,3 miliardi di euro.Secondo gli industriali i corsi di formazione finanziati ogni anno dalla Regione con 250 milioni di euro sono «del tutto inutili». Dice il presidente di Confindustria Sicilia Ivan Lo Bello: «La formazione dovrebbe correlarsi al fabbisogno reale del sistema industriale e lavorare sulle figure professionali del futuro. Invece oggi il settore resta un grande ammortizzatore sociale per formati e formatori».
Invero, circa la metà dei fondi va a grandi enti di formazione gestiti da sindacati e associazioni di categoria, il resto cade a pioggia su oltre duecento piccole realtà che attivano corsi per estetista (costano 95 mila euro all´anno), per animatore turistico (103 mila euro all´anno) o ancora stage «sull´estetica dell´informatica», su «la via al successo scolastico» e sulla progettazione di siti web (ogni anno almeno una trentina).La Regione ha in carico anche enti in liquidazione da anni che pesano sul bilancio per 18,5 milioni di euro. L´Ente acquedotti siciliani assorbe 13 milioni di euro ogni 12 mesi, costano parecchio pure le Terme di Sciacca e Acireale (5,5 milioni di euro) e società partecipate che a fronte di uffici affittati e personale regolarmente stipendiato difettano per la materia della quale occuparsi. È il caso della Risem, la società di innovazione euromediterranea che brucia 157 mila euro all´anno per i gettoni di presenza del cda ma che risulta a Palermo «non operativa». Stesso discorso per l´Ente porto di Messina: 220 mila euro di compensi agli amministratori per gestire un´area che non esiste.«Le società regionali - afferma l´economista Salvatore Butera - nei fatti moltiplicano la spesa pubblica aggirando i controlli della Corte dei conti. Il risultato è doppiamente dannoso: non si crea sviluppo né vera occupazione e parallelamente si inquina il libero mercato». La Regione paga 3 milioni all´anno esclusivamente per i gettoni degli amministratori il cui numero si sarebbe dovuto ridurre (così era stato promesso) e invece è stato mantenuto grazie all´introduzione del sistema duale. Di concorrenza sleale, da parte delle società regionali, parla da tempo anche il presidente di Confindustria Lo Bello che torna a chiedere all´amministrazione regionale «provvedimenti concreti».fonte:http://palermo.repubblica.it/dettaglio/Regione-un-miliardo-e-mezzo-da-tagliare/1470546/1
Regione, un miliardo e mezzo da tagliare
Amministrazione che non è immune da sprechi nei suoi stessi uffici. Nessun dirigente generale, al momento, se la sente di puntare il dito contro questo o quell´assessorato. Però, a microfoni spenti, buona parte degli alti burocrati regionali è convinta che le spese assessoriali, soprattutto alla voce «missioni», andrebbero ridotte. Anche del 50 per cento. Il budget complessivo, iscritto in bilancio, ammonta a 9 milioni di euro. Tanto costeranno quest´anno i viaggi di servizio dei dipendenti regionali, come se il progresso tecnologico non ci avesse già regalato Internet e videoconferenze e si dovesse ancora fare tutto di presenza.La parte del leone la fa l´assessorato all´Agricoltura, non nuovo a record di spesa (può vantare 300 dirigenti). Il budget 2008 per le missioni ammonta a 2.184.000 euro. Al secondo posto l´assessorato al Lavoro che spenderà 1.730.000 mila euro, seguito dalla Presidenza con 1.300.000 euro, centomila dei quali destinati all´ufficio di rappresentanza di Bruxelles per il cui funzionamento si spendono altri 85 mila euro, esclusi stipendi e benefit per il personale. Costano invece 1.678.000 euro le consulenze dell´amministrazione regionale. Pesano soprattutto quelle della Presidenza (445 mila euro), seguita dai Beni culturali (160 mila euro) e dall´Agricoltura (145 mila euro). Trecentomila sono gli euro che la Regione spende per gli uffici speciali. Salvatore Cuffaro in principio ne aveva creati diciassette ma, braccato dalla Corte dei conti, li ha poi ridotti a 11 salvando fra gli altri: l´Ufficio speciale per la montagna, per il polo museale di Catania, per i controlli di secondo livello, per l´antincendio nei boschi del quale si occupano già forestale e protezione civile.Da tagliare anche i contributi dell´assessorato al Turismo a manifestazioni che dovrebbero portare nell´Isola migliaia di visitatori. Appena 3 milioni di euro sono destinati a eventi di grande richiamo come le rappresentazioni classiche e il "Cous cous fest". Il resto è appannaggio di sagre locali che spesso nascono e muoiono nel giro di un´estate e che ricevono complessivamente 13 milioni di euro. Venti milioni, su un budget di circa 70 milioni, potrebbero tagliare, secondo economisti e sindacati, i Beni culturali che, come il Turismo, finanziano a pioggia convegni, circoli e complessi bandistici per questi ultimi nell´anno in corso sono stati stanziati 360 mila euro. L´assessore appena nominato, Antonello Antinoro, promette «massimo rigore» nella selezione degli eventi da foraggiare. La lista di manifestazioni da passare ai raggi X è lunghissima.
(03 giugno 2008)fontehttp://palermo.repubblica.it/dettaglio/Regione-un-miliardo-e-mezzo-da-tagliare/1470546/2
il 118 in sicilia
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Newsletter da Pagine mediche.it
MALATTIE E CONDIZIONI schede di approfondimento
Allergologia
Andrologia
Anestesiologia e Rianimazione
Angiologia
Cardiologia
Colonproctologia
Dermatologia
Dietologia
Ematologia
Endocrinologia
Epatologia
Gastroenterologia
Genetica
Ginecologia e ostetricia
Infettivologia
Logopedia
Medicina dello sport
Medicina Palliativa
Neonatologia
Neurologia
Oculistica
Odontoiatria e stomatologia
Oncologia
Ortopedia e traumatologia
Otorinolaringoiatria
Parassitologia
Pediatria
Pneumologia
Psicologia
Tricologia
Urologia
Newsletter Speciale di ven 29 mag 2009
Il fumo nella storia
Attivo o passivo, il fumo occupa un posto eminente nella storia della medicina. Da dove proviene il vizio del fumo? [...]
Fumo e fumo passivo
Uno studio, pubblicato sulla rivista Neuropsychopharmacology, ha dimostrato che a rimetterci sono sempre i bambini, anche se non sono ancora venuti alla luce. Con il commento del Dott. Paolo Noschese [...]
Il fumo danneggia seriamente la salute e smettere garantisce numerosi benefici
Il fumo fa male alla salute ed e' causa di danni che vanno dal problema estetico al tumore: e' scritto anche su ogni pacchetto di sigarette. Con il commento del Prof. Vincenzo Lazzaro [...]
Stop al fumo
Il nuovo punto di incontro per chi vuole smettere di fumare o per chi ha detto stop al fumo e vuole partecipare con la propria testimonianza. Un sostegno quotidiano alle crisi di astinenza e uno spazio di informazione sui metodi e le tecniche per dire basta al fumo parlando dei danni, dei numeri e delle statistiche del tabagismo. [...]
Test
Sei pronto a smettere di fumare?
Scopri con il nostro test se e' il momento giusto. [...]
DisclaimerLe informazioni ed i testi inseriti nella newsletter sono forniti esclusivamente a titolo indicativo e la Healthware S.p.A. e le societa' ad essa collegate non rispondono in alcun modo dell'uso che ne venga fatto dagli utenti.
Clicca qui se non vuoi piu' ricevere ulteriori comunicazioni
Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti
Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.
Lettori fissi
NOTE LEGALI
In ottemperanza alla Legge 7 marzo 2001, n. 62 Nuove norme sull'editoria e sui prodotti editoriali e modifiche alla legge 5 agosto 1981, n. 416 (G. U. N. 67, 21 marzo 2001, Serie generale) i contenuti del presente sito, ivi comprese tutte le informazioni, dati, comunicazioni, contenuti redazionali ed altro hanno scopo informativo in termini di comunicazione e promozione delle attivita' connesse, il presente sito non ha finalita' lucrative ed e' tutelato ai sensi di legge sul diritto di autore.
Il presente sito ed i dati ivi contenuti possono essere consultati solo per uso personale. Non e' consentito modificare, pubblicare, ritrasmettere, vendere, copiare, creare estratti, distribuire o mostrare alcuna parte del contenuto per fini commerciali. Infine, i loghi e il materiale grafico presente e' di proprieta' dei rispettivi intestatari, la responsabilita' dei contenuti degli utenti firmatari.
Nessun commento:
Posta un commento
imposta qui i tuoi commenti