il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

venerdì 6 giugno 2008

notizie 118 dall'italia

In arrivo il pronto soccorso telematico
Il 118 sarà collegato via Internet con i mezzi di intervento sul territorio
CASTELNUOVO. Un’automedica in più all’ospedale di Barga e la conferma ufficiale del sistema dei medici a rotazione al pronto soccorso di Castelnuovo, per aumentarne l’efficienza. E non solo: ci sarà anche una sorta di rete telematica tra il 118 e i mezzi di soccorso attivi sul territorio. Queste le principali novità annunciate dall’Asl 2 per il servizio di emergenza in Valle del Serchio. «A Barga e a Castelnuovo - spiega il responsabile del Deu Lisandro Fava - continua ad essere garantita un’accoglienza continua, 24 ore su 24, con medici del 118 interamente dedicato a questa funzione».Un altro aspetto significativo è costituito dal completamento, già attuato, della rete di collegamento con un progetto legato alla telemedicina. L’azienda Usl 2 cercherà di creare un network tra i mezzi di soccorso che agiscono sul territorio e la rete ospedaliera col coordinamento della centrale operativa 118, soprattutto per quelle patologie che richiedono un trattamento altamente specialistico e che deve essere effettuato in tempi rapidi (sindrome coronarica acuta, ictus).«All’ospedale di Barga - spiega Fava - il medico, che è supportato da un infermiere, usufruisce di un’automedica di nuovo acquisto. La struttura è in costante collegamento con la centrale operativa del 118, che funziona come punto di riferimento di tutta la rete. L’organico è completato da un altro infermiere professionale dedicato esclusivamente alla gestione del primo soccorso sulle 24 ore, in affiancamento ovviamente al medico del 118 e all’infermiere di automedica. Il cittadino quindi potrà rivolgersi direttamente alla struttura, dove troverà una risposta adeguata alla propria patologia. Tale risposta potrà esaurirsi nell’ambito del primo soccorso, oppure verrà orientata dal personale presente verso altri livelli di assistenza. Nella struttura di Barga sarà possibile trattare, come previsto dalla normativa regionale, sintomatologie come dolori articolari e muscolari, contusioni e distorsioni minori, lacerazioni e brevi ferite da suturare, punture di animali, dermatiti da contatto, ustioni fino al secondo grado, patologie delle prime vie aree, cistiti, profilassi antitetanica etc. Anche nel caso in cui il medico sia impegnato in un’emergenza sul territorio, il paziente verrà preso in carico dal personale infermieristico, che attiverà i percorsi opportuni per il soddisfacimento della richiesta di prestazione sanitaria, attraverso la centrale operativa o con risorse interne allo stabilimento. Tutte le prestazioni saranno registrate e archiviate grazie ai sistemi informatici presenti in Ps e in centrale operativa. L’integrazione del servizio coinvolge comunque funzionalmente tutte le unità operative presenti nello stabilimento ospedaliero, principalmente le unità operative di Medicina e di Anestesia e Rianimazione, impegnate a garantire la continuità e l’appropriatezza degli interventi sanitari».«Per quanto riguarda il Pronto soccorso di Castelnuovo - continua Fava - il nuovo modello organizzativo, che prevede la rotazione di medici che lavorano anche sul territorio, è già in atto ed è il risultato di un percorso iniziato addirittura nel 2001. Le indicazioni regionali e nazionali, in particolare per strutture delle dimensioni di Castelnuovo, vanno tutte in questa direzione perché si ottiene proprio in questo modo la tanto auspicata continuità ospedale-territorio: il paziente viene seguito in maniera continua e integrata dall’inizio della sintomatologia fino alla conclusione del suo percorso sanitario. Questo servizio viene tra l’altro garantito da medici esperti e affidabili, con una formazione specifica di circa 7 anni, che arricchiscono così sia i servizi ospedalieri che quelli territoriali».
(05 giugno 2008) fontehttp://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/In-arrivo-il-pronto-soccorso-telematico/2028386/6
SPETTACOLARE INCIDENTE
Venerdì 06 Giugno 2008 Ultimo aggiornamento 22:23
A Ospedaletti L'incidente si è verificato intorno alle 10 nei pressi del locale Piccadilly. Sul posto hanno operato i vigili del fuoco, i volontari di Ospedaletti Emergenza, i medici del 118 e i vigili. La donna, 83 anni, ha detto che non funzionavano i freni.



Le foto dei soccorsi relative allo SPETTACOLARE incidente di Ospedaletti

Una donna di 83 anni, Adriana Bellutti, e' rimasta ferita dopo essere precipitata con l'auto, una Fiat Brava, per una trentina di metri, a Ospedaletti, sulla statale Aurelia sottostante al lungomare. La tragedia e' stata evitata per un soffio, in quel preciso momento non transitava alcun mezzo e la donna si è salvata miracolosamente.
L'incidente si e' verificato all'incrocio per Coldirodi, nei pressi del Piccadilly. Stando ad una prima ricostruzione dell'accaduto, sembra che la donna giunta all'altezza del semaforo, nel tratto in discesa della strada che da Coldirodi porta sull'Aurelia, abbia tirato dritto, anziche' svoltare a destra o a sinistra, a causa di un malfunzionamento dei freni.
Davanti a se', pero', c'erano una panchina e un muretto che ha sfondato in pieno. A quel punto ha proseguito la sua corsa, scendendo giu' dalla collina e, giunta quasi in prossimita' della strada, con la parte anteriore dell'auto si sarebbe impuntata sul muro di una fascia, capottandosi sulla sottostante strada.
E, forse, e' stato proprio il muretto della fascia a salvarle la vita, anche perche' se avesse continuato in discesa libera sarebbe finita sulla spiaggia. La donna ha riportato la semi amputazione di un dito e numerose contusioni. Aveva dolore alle spalle, al torace e all'addome. Potrebbe aver riportato lesioni interne, ma saranno soltanto gli esami medici a stabilirlo.
La tragedia, come abbiamo gia' detto, e' stata evitata per un soffio. Fosse successo, ieri, giorno di mercato e momento in cui il lungomare e' molto piu' transitato dalle auto, il bilancio sarebbe potuto essere ben piu' tragico.
http://www.riviera24.it/articoli/2008/06/05/42219/83enne-si-rompe-una-spalla-dopo-essere-precipitata-dallaurelia-sulla-via-sottostante

SANITA’: ASL NUORO, AL VIA LAVORI COSTRUZIONE ELISUPERFICIE
(AGI) - Nuoro, 4 giu. - Sono iniziati i lavori per la costruzione della elisuperficie di Nuoro, che sara’ utilizzata per gli interventi di soccorso del servizio 118.
Ad aggiudicarsi l’appalto e’ stata un’impresa locale, la ditta MGM Costruzioni s.r.l. di Arzana, che ha offerto un ribasso del 16,560% sull’importo a base d’asta di 335.522,20 euro.
I lavori dureranno quattro mesi, al termine dei quali la Asl di Nuoro si trovera’ ad avere una moderna elibase, che permettera’ di effettuare soccorsi tempestivi e trasferimenti di pazienti in gravi condizioni in altre strutture sanitarie dell’isola.
Nell’elisuperficie, a cui sara’ possibile accedere dalla via Biscollai, sara’ realizzata una superficie di avvicinamento e di atterraggio per gli elicotteri del diametro di 28 metri per 28, con al centro l’area di “toccata” e decollo. Nei lavori e’ compresa la predisposizione degli impianti di illuminazione notturna.
Nella struttura verra’ dato grande risalto al rispetto di tutte le norme di sicurezza, compreso anche l’impianto di spegnimento automatico a schiuma e ad acqua. Verra’ risistemato il prato circostante e sara’ posizionata una recinzione antisfondamento.
Nel corso del 2007 la centrale 118 del centro-nord Sardegna ha coordinato 294 interventi di elisoccorso, dei quali 224 sono stati interventi primari, in cui il soccorso e’ avvenuto sul posto, e 70 secondari, mediante il trasferimento verso altri ospedali. Ad esempio, il 15 giugno 2007, il 118 di Nuoro ha partecipato alla catena dei soccorsi dispiegata in occasione del deragliamento ferroviario avvenuto nei pressi di Birori: in quell’occasione e’ stato indispensabile l’intervento dell’elicottero per il trasporto dei feriti piu’ gravi negli ospedali di Nuoro e Sassari.
In media sono stati effettuati una ventina di interventi al mese, a parte i mesi di luglio e agosto in cui si ha un raddoppio dovuto ai flussi turistici nelle coste. (AGI)
Com-/Cog
http://www.illuminazione-oggi.it/archives/000date/2008/06/

«Sassari-Olbia: una vera emergenza»

La Regione: «La quattro corsie è indispensabile e ha priorità assoluta»
di Pier Luigi Piredda



SASSARI. Una strada disseminata di croci, che quando piove diventa una saponetta, piena di rattoppi e di buche, di lunghi rettilinei che invogliano a premere sull'acceleratore e di curve secche e in contropendenza che anche Schumacher si troverebbe in difficoltà. Questa è la Sassari-Olbia. Più semplicemente: una trappola. Che cattura vite umane, le ultime: due giovani di Ploaghe di 17 e 22 anni. Una strada anacronistica, fuori dal tempo, arrangiata alla bellemeglio per riuscire almeno a sopportare l'attuale gigantesca mole di traffico. Altri due morti, altre due giovani vite spezzate, immolate su una strada che quando sarà trasformata in una quattrocorsie con guard rail centrale spartitraffico sarà comunque troppo tardi. Anche se diventasse realtà, ma sembra incredibile dopo tanti anni d'attesa, il sogno collegato al G8: la quattrocorsie entro la prossima estate. Ed è per questo che il presidente della Confindustria del nord Sardegna, Stefano Lubrano, ha preso carta e penna e scritto al presidente della Regione, Renato Soru.«Richiamiamo ancora una volta l'attenzione sullo stato del principale collegamento stradale del nord Sardegna: Alghero-Sassari-Olbia, ormai da troppo tempo una vera e propria emergenza - ha spiegato Lubrano nella lettera a Soru -. Senza che si intravveda una soluzione. L'avevamo già denunciato nel 1995, quando la condizione dei collegamenti stradali veniva definita una vera e propria gruviera per incompiute e ritardi progettuali. L'abbiamo ribadito nel novembre 2004, con il dettagliato rapporto sul Sistema stradale del nord Sardegna, chiedendo l'immediato impiego dei fondi regionali, disponibili da tre anni. E l'abbiamo inserito nelle opere fondamentali e di assoluta priorità, nel Protocollo d'intesa sottoscritto con Cgil, Cisl e Uil. Abbiamo infine accolto con entusiasmo la proposta per l'inserimento dell'opera tra le procedure urgenti del G8. Saremmo pertanto grati se si vorrà considerare quest'opera come la più importante per l'intero sistema economico e sociale del Nord Sardegna - ha concluso il presidente di Confindustria del Nord Sardegna - accelerando con decisione l'iter procedurale. Contando sulla nostra più ampia disponibilità».
Dalla Regione non si è fatta attendere una risposta, anzi una dettagliata spiegazione, sul futuro della Sassari-Olbia. «Sicurezza, riduzione dei tempi di percorrenza, rispetto dell'ambiente: sono i punti più importanti previsti nell'accordo del 7 gennaio 2008 in una conferenza di servizi per le decisioni sul Progetto preliminare del nuovo tracciato Sassari-Olbia - ha spiegato l'assessore regionale ai Lavori pubblici, Carlo Mannoni -. In quella riunione erano state descritte tre opzioni e i maggiori consensi erano andati alla proposta della Regione: nuovo tracciato a quattro corsie, da affiancare alle vecchie due corsie riservate al traffico locale. In maniera di consumare meno territorio e contenere i disagi per gli automobilisti.«Ora si ha un quadro di riferimento certo - ha continuato l'assessore -: 370 milioni di euro dei fondi Cipe. Un progetto preliminare con studio di impatto ambientale per l'intero tracciato realizzato dalla compagine di professionisti che si era aggiudicato l'affidamento dell'incarico bandito dall'assessorato ai Lavori pubblici nel 2005 dopo lo studio di fattibilità commissionato all'Anas. Ora i professionisti stanno perfezionando le ultime modifiche progettuali. E il riconoscimento della Regione della priorità assoluta per un'opera ritenuta indispensabile. Tanto che il presidente Soru ha chiesto al Governo di inserirla nell'elenco delle infrastrutture strategiche per accelerare le procedure d'appalto.«Il quadro progettuale è già definito - ha aggiunto Mannoni -. La nuova strada sarà priva di incroci a raso e così il limite di velocità potrà essere portato a 110 km/h. Sarà lunga 75 chilometri e partirà dallo svincolo di Ploaghe. È in corso il completamento dello studio di impatto ambientale per consentire entro 90-120 giorni la presentazione del progetto al Cipe. Dopo l'approvazione, l'Anas potrà bandire la gara. Ma l'inserimento dell'opera tra quelle collaterali al G8 - ha concluso l'assessore regionale - consentirebbe un'ulteriore accelerazione delle procedure d'appalto».
(03 giugno 2008)http://lanuovasardegna.repubblica.it/dettaglio/Fidanzati-muoiono-schiacciati-nell-auto/1471485?edizione=EdRegionale

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Newsletter Speciale di ven 29 mag 2009

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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