Si è appena costituito il tavolo congiunto tra le società scientifiche Sip e Simg
Corriere Medico - 23.05.2008
Ed. del 22.05.2008 - n. 17 Anno XXIXn.d.
Alleanza è fatta. La Società italiana di medicina generale (Simg) e la Società italiana di psichiatria (Sip) il 20 maggio scorso hanno costituito un tavolo congiunto per affrontare meglio l’emergenza dei disturbi mentali. A trent’anni esatti dalla legge 180, che chiudeva i manicomi, e a poche settimane dal decreto che, fissando i Livelli essenziali di assistenza, assegna proprio al territorio un ruolo fondamentale nella presa in carico del disagio psichico, le due società formalizzano un rapporto già in essere da anni. «La stragrande maggioranza dei pazienti affetti da patologie neuropsichiatriche – spiega Claudio Cricelli, presidente della Simg – è rappresentata da soggetti fortemente in comune tra le due discipline. Negli ultimi anni abbiamo sviluppato la grande consapevolezza che medici di famiglia e psichiatri sono assolutamente complementari, non sono né su fronti diversi né curano pazienti diversi». Cricelli aggiunge che buona parte delle trascuratezze «deriva dal fatto che non abbiamo una sufficiente e stretta collaborazione. L’obiettivo, dunque, è quello di curare bene, di rilevare tutti i casi di depressione, di non lasciare nessun paziente privo di attenzione, di avere una strettissima comunicazione tra i due livelli, in maniera tale che non ci siano abbandoni terapeutici né forme pericolose di autocura. E vogliamo sopprattutto concentrarci molto sullo svelamento e la diagnosi precoce di quelle patologie che non venegono adeguatamente individuate».In una recente conferenza stampa tenuta a Milano proprio in occasione dei trent’anni della riforma psichiatrica, i due leader della Sip, Alberto Siracusano e Mariano Bassi, hanno rimarcato il tema della comorbidità tra disturbi psichici e patologia somatica e le evidenze scientifiche che attestano il vicendevole peggioramento, ad esempio, tra depressione e malattie metaboliche. In un articolo apparso su Lancet a settembre scorso (tra i firmatari l’italiano Mario Maj, II università di Napoli e presidente della Società mondiale di psichiatria) l’Oms, ha ribadito che «non c’è salute senza salute mentale». La tesi dimostrata è che le malattie psichiche e neurologiche appesantiscono fino al 28 per cento la disabilità generale: la sola depressione è responsabile del peggioramento dei principali indicatori di salute per un buon 10 per cento. Rispetto a ciò, non senza un velo polemico, Cricelli tiene puntualizzare la posizione del medico di famiglia. «Comorbidità? Questa visione è frutto di una supercomplicazione delle cose. La verità è che le persone sono tutte intere. Quello che stiamo cercando di definire insieme con gli psichiatri è anche il fatto che i pazienti non possono essere separati. Quindi, quelle che apparentemente sono considerate forme di comorbidità sono invece patologie molto complesse che, come tutte le altre, hanno aspetti somatici e aspetti psichici. Più che etichettarle come comorbidità e fermarmi lì, io ne approfitterei per riscoprire il senso vero, la profondità e la complessità della medicina che porta sempre con sé la doppia componente. Dal rapporto Sip-Simg mi aspetto proprio che venga rilanciata l’idea della somaticità del psichico e della psichicità del somatico».
23.05.2008
n.d
http://www.medpress.it/rass_stampa/rstampa.php?id=942
il 118 in sicilia
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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti
Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.
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