E’ emergenza personale per l’Ares 118, la denuncia arriva dai sindacati ma anche dagli stessi dipendenti, secondo una stima della Cgil mancherebbero almeno 130 infermieri in tutta la regione, 100 autisti e più di 200 barellieri. Turni spesso troppo duri e dipendenti costretti spesso agli straordinari"Non ce la facciamo più, siamo costretti a fare straordinari, diciamo così, obbligatori. Serve personale, -spiega un operatrice dell'Ares 118 - i turni sono massacranti"I problemi dell’Ares 118 sono legati anche alla carenza di mezzi, entro aprile / maggio arriveranno i nuomi veicoli, assicura il direttore generale Marinella D’Innocenzo, mentre per il personale ancora bisognerà aspettare.
"E' chiaro che sono interventi che in qualche modo richiedono tempo di programmazione e acquisizione delle risorse umane. La richiesta c'è, sappiamo che c'è una momentanea carenza di personale, ed è chiaro che è in corso d'opera la valutazione di assumere nuovi dipendenti".
Proprio oggi è stata inaugurata, a via Ignazio Silone 100, nel XII municipio una nuova sede della asl di 550 metri quadrati. Negli spazi ricavati sono state predisposte anche delle aree per l’Ares 118 e una postazione di guardia medica. Il nuovo complesso è costato poco più di un milione di euro.
Al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Agrigento, la centrale operativa Sues 118 del Bacino Caltanissetta, Agrigento e Enna coordinata dal direttore di centrale Elio Barnabà, ha tenuto un corso di formazione sanitaria di primo soccorso per i finanzieri.L'aspetto teorico pratico è stato curato dai coordinatori Calogero Alaimo e Massimiliano Alaimo, sanitari della centrale 118, che si occupano attivamente della divulgazione del soccorso sanitario puro in situazioni di urgenza ed emergenza.I militari formati saranno in grado di assicurare interventi di primo soccorso sia all'interno delle strutture della Guardia di Finanza sia fuori nel corso dei servizi istituzionali con l'auspicio che tutte le autovetture delle Fiamme Gialle siano dotate di defibrillatori semiautomatici.
Ultimatum da Roma sul piano anti-deficit"Rischio commissario"
Una missione a Roma dagli esiti tutt´altro che incoraggianti, contenuti in una relazione riservata che i superburocrati della Sanità siciliana hanno consegnato al neo assessore Agata Consoli. Il ministero della Salute è "fortemente preoccupato" per i ritardi con cui la Regione sta attuando le misure di contenimento della spesa previste nel piano di rientro firmato a fine luglio. E in quell´incontro del 27 marzo i dirigenti generali Luigi Castellucci, Saverio Ciriminna e Maria Antonietta Bullara hanno ricevuto dai colleghi del dicastero guidato da Livia Turco un vero e proprio ultimatum: l´amministrazione deve porre in atto i correttivi necessari entro il 30 aprile. Se non ci saranno segnali di un´inversione di tendenza, scatteranno le sanzioni previste dalla legge: l´aumento delle imposte - Irpef e Irap - a carico dei cittadini e l´avvio delle procedure di commissariamento da parte dello Stato. E la Regione perderà pure i finanziamenti garantiti dal piano di rientro: 153 milioni come contributo per il debito del 2006, 140 per il 2007, 120 per il 2008. E all´attuazione del piano sono legate le garanzie al maxi-mutuo da due miliardi per coprire il debito.Insomma, è scattato l´allarme. Il ministero ha preso atto dell´avvio di tutte le misure previste dal piano (un centinaio) ma ha anche denunciato il fatto che molte di esse non si sono realizzate entro i termini previsti. E non sono interventi di poco conto, quelli in ritardo, ma azioni strutturali per rimettere a posto i conti della Sanità: la ristrutturazione della rete ospedaliera, il tetto ai trasferimenti per la specialistica convenzionata esterna e le case di cura, il potenziamento dell´assistenza territoriale. Le politiche di rigore concordate con lo Stato si sono allentate in autunno. Quando, per fare un paio di esempi, l´ex assessore alla Sanità Roberto Lagalla è stato costretto a cancellare il taglio delle guardie mediche e a congelare la riduzione delle tariffe a favore dei centri privati convenzionati. «Abbiamo reso noto che siamo in assenza di un governo ordinario - dice Castellucci - , circostanza che rallenta l´attuazione del piano di rientro. In sostanza, la verifica è stata sospesa fino al termine di aprile. Per quella data la nuova giunta dovrebbe essere in carica. Ma nel frattempo bisogna trovare dei correttivi».È questo lo scenario con il quale dovrà confrontarsi il nuovo assessore alla Sanità. Il deficit, a fine 2007, è sceso da un miliardo a circa 620 milioni. Ma il dato - che inverte un trend costantemente negativo negli ultimi anni - scivola in secondo piano, dietro le difficoltà che la Sicilia sta incontrando a realizzare il piano di rientro. «La Sanità? Una bomba pronta a esplodere», commenta un attuale esponente della giunta uscente. Eppure, è un settore che fa gola, che muove una enorme massa finanziaria, che garantisce consenso. E che già scatena gli appetiti del centrodestra. Se Anna Finocchiaro, ieri, ha annunciato che in caso di vittoria nominerà alla Sanità l´ex sottosegretario Nenè Mangiacavallo, Raffaele Lombardo non ha svelato le carte. È certo che vorrebbe restituire all´Mpa la poltrona che dal 2004 al 2006 fu di Giovanni Pistorio, ma il Pdl ha già pronto il suo nome per piazza Ziino: è quello di Innocenzo Leontini, già capogruppo di Forza Italia all´Ars e a sua volta assessore alla Sanità nella giunta guidata da Vincenzino Leanza. Ma il braccio di ferro nel centrodestra è già iniziato, ancor prima delle elezioni. E riguarda le case di cura. I rappresentanti delle strutture rimaste fuori dalle convenzioni con la Regione (la scadenza per mettersi in regola con le normative sanitarie e tecnologiche era fissata a fine giugno) premono per essere rimesse in corsa. Nove delle 14 case di cura escluse sono catanesi e fra i titolari ci sono Luigi Nesi, vicepresidente dell´Aiop, e Renato Murabito. Entrambi vicini all´Mpa (Murabito è pure candidato a Catania). Il governatore vicario Nicola Leanza, segretario regionale dell´Mpa, si è sempre mostrato disponibile. Non a caso, Murabito, nella lettera inviata ieri ad Anna Finocchiaro in cui comunicava di disertare l´incontro convocato dalla candidata del Pd, ha messo nel mirino «la politica poco accorta» di Barbara Cittadini, la presidentessa dell´Aiop che invece si è mostrata sinora rigida nel difendere i paletti messi sull´accreditamento. E la Cittadini, guarda caso, è la moglie dell´assessore regionale di Forza Italia Dore Misuraca.
http://unione118.altervista.org/
Visto le relazioni pervenute a questa Segreteria , da parte delle federazioni Provinciali Siciliane sulla situazione attuale relative al Sise 118, riguardante le seguenti Problematiche: • Passaggio da part time a full time ; • Straordinario • Nota Assessoriale prot.n. 379 del 29/02/08 ( Chiusura Postazioni ) Si richiede alle SS.VV. di volerci convocare al fine di analizzare e concordare risoluzioni a tali problematiche.
visualizza documento clicca sul link:http://www.sisespa.it/files/sindacale/80408.pdf
Nessun commento:
Posta un commento
imposta qui i tuoi commenti