“Un appuntamento che aspettiamo con ansia – ci ha spiegato Pippo Crosca, medico all’ospedale Papardo ed esponente del Pd – perché il primo problema che la nuova assemblea regionale dovrà affrontare all’indomani delle elezioni è proprio quel miliardo di euro che rappresenta il buco di bilancio per quanto attiene la sanità.Attualmente il piano di rientro firmato da Lagalla è stato messo in “soffitta” in attesa del risultato elettorale, ma ricordiamo che questo prevedeva, a livello regionale, un taglio di 700 posti letto l’anno per tre anni. E’ solo uno dei sistemi studiati per risanare la situazione, ma ben evidenzia l’assurdità di determinate scelte.Non ci sono dubbi che, visto l’esorbitante gap, sia necessario attuare delle strategie volte a rientrare nel bilancio previsto, ma queste devono fare parte di un progetto che tenga innanzitutto conto dei bisogni sanitari della cittadinanza siciliana.Vogliamo fare degli ulteriori esempi? Bene, pensiamo al taglio dei finanziamenti dedicati alle strutture di assistenza agli anziani ed ai portatori di handicap. Penalizzare questo settore significa porre in una situazione di sofferenza quelle classi disagiate che non hanno la possibilità economica di usufruire privatamente di un professionista. Siamo pratici! Se un paziente colpito da ictus necessita di un periodo di riabilitazione, come fa, non avendo la giusta disponibilità di denaro, a rivolgersi ad un terapista privato?Andiamo oltre...Era stato deciso, senza alcun criterio, di “dare un taglio” alle guardie mediche, per poi tornare sui propri passi di fronte alle lamentele di quei comuni in cui la guardia medica rappresenta l’unico presidio sanitario. Una tardiva “presa di coscienza” derivante dal timore di perdere un indotto di voti.Si dovrà, poi, affrontare il problema dei 3200 lavoratori del 118, la cui convenzione è in prossima scadenza, e quello degli accreditamenti col SSR per i laboratori e le case di cura, ridotti nello scorso mese di novembre. La situazione in questo caso è esplosiva, giacché ad Agrigento è accaduto che l’azienda sanitaria non abbia effettuato i controlli relativi ai requisiti minimi, per cui alcuni laboratori prima esclusi dal suddetto accreditamento vi sono poi rientrati. Le altre province hanno, dunque, pensato di adottare lo stesso “escamotage”. La Finocchiaro deve assolutamente sapere quali sono i gravi problemi ospedalieri della regione, che sono anche quelli che inducono i pazienti a migrare verso il nord. A Messina ci sono pochi posti di terapia intensiva, abbiamo un unico reparto di neurochirurgia, mancano specialità importanti quali la cardiochirurgia o l’ortopedia. Ciò provoca inevitabilmente una grossa presenza del privato convenzionato. Ed, infine, non dimentichiamo il groppo nodo del polo oncologico, del quale tanto si parla senza mai fare niente”. La candidata sarà pronta ad affrontare tali questioni? Intanto, nel corso dei suoi precedenti incontri ha già espresso il suo parere sulla sanità siciliana, affermando che “la sanità in Sicilia è diventata una gigantesca lavanderia di denaro mafioso. La Regione, infatti, “registra un numero di convenzioni con il privato davvero esorbitante. Non sono contro i privati, purché si venga a creare un rapporto sussidiario tra i due servizi. L'importante è che non si mantengano volutamente in difficoltà le strutture pubbliche solo per giustificare l'intervento dei privati”.
Maria Cristina Rocchet
http://www.tempostretto.it/8/index.php?location=articolo&id_articolo=5978
il 118 in sicilia
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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti
Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.
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