Dopo i microchip, siamo costretti – date le parecchie segnalazione giunteci e data l’insistenza con cui circola nel web – a smentire la notizia legata al fantomatico ‘registro delle spese giornaliere’, paventato da un sito satirico (?) molto in voga negli ultimi tempi e che sarebbe di fatto un modo per essere controllati costantemente dal fisco in tutte le nostre spese quotidiane: la notizia è priva di alcun fondamento.
E vi sottolineiamo un passaggio (nell’assurdità della notizia nel complesso, priva di alcun risconto online):
“Tale registro (delle spese giornaliere, ndr) verrà inviato, da Maggio 2014, a tutte le famiglie, esclusi i contribuenti stranieri residenti nel nostro paese.
Il registro, formato da 365 pagine, vidimate dalla Guardia Fiscale Nazionale, sarà inviato alle famiglie direttamente dalla società di riscossione tributi Equitalia“.
A) Si parla di ‘contribuenti stranieri esclusi’ per far leva sull’emotività (ancor più forte in questo momento di crisi) legata all’odio verso lo straniero che ha più vantaggi dell’autoctono (vantaggi spesso da dimostrare: è vantaggioso il trattamento degli immigrati a Lampedusa, ad esempio?).
B) La Guardia Fiscale Nazionale cos’è? Non esiste nessuna Guardia Fiscale Nazionale: per le problematiche di stampo fiscale, in Italia, c’è la Guardia di Finanza.
Suggeriamo frattanto ai ragazzi del ‘Giornale del Corriere’ di modificare il proprio modo di fare satira: quella da loro proposta, infatti, è soltanto una forma di invenzione di news, legata per altro ai più reconditi timori della gente d’oggi. Non vi è alcuna ironia, nessun senso del divertimento, né niente: soltanto una spasmodica ricerca di sensazionalismo, nella speranza che giungano gli share. Per adesso la cosa sta funzionando, ma siamo proprio certi sia il modo corretto d’agire?
Dal canto nostro, saremo sempre qui pronti a evidenziare le notizie false – tendenziose (che agiscono per confondere, ad hoc) – improbabili. Stay tuned.
http://www.newnotizie.it/2013/12/nessun-registro-delle-spese-giornaliere-e-in-arrivo-lennesimo-caso-di-satira-incomprensibile/#
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