di Andrea Lodato
La denuncia di Di Mauro: "I tagli dei manager finalizzati a cercare la riconferma nelle loro aziende"
CATANIA - Alzano la voce i Cobas Sanità con un attacco frontale del coordinatore di Catania, Filippo Di Mauro. Al centro della denuncia c’è la eterna controversa gestione del servizio del 118. “Vogliamo denunciare apertamente il sistema improprio dell’utilizzo delle ambulanze del 118. Sappiamo tutti che la provincia di Catania pullula di Rsa-cliniche private e altre strutture che con le convenzioni vivono sonni tranquilli, anche perché non hanno un’ambulanza propria.
Ma sono così tranquilli che al momento che un loro cliente, che paga la retta, ha anche un colpo di tosse, si tolgono la responsabilità, chiamando il 118 e facendo portare il paziente ai pronto soccorso cittadini, intasandoli più di quanto non lo siano già. Proporrei all’assessore Borsellino e a Crocetta di istituire un tariffario per le chiamate che arrivano dalle strutture private, perché l’equipe dell’ambulanza, formata dal medico rianimatore dall’infermiere e autista soccorritore, pesa sulle spalle del contribuente siciliano.
Il tariffario dovrebbe essere cosi composto: codice rosso e 100 giallo 150, verde 200. Vedrete che il 118 lavorerebbe per il principio per cui è nato, quello dell’emergenza su strada e a casa dei cittadini che hanno bisogno, non per fare arricchire chi percepisce soldi dalla regione e dai ricoverati”.
Come si può invertire la rotta nel governo della sanità siciliana?
“In vista della nomina dei 19 direttori generali delle aziende Ospedaliere e ASP della Sicilia non possiamo che augurare e sperare che non si segua il giurassico criterio dell’amico mio e tuo, perché in questo caso non ci rimarrebbe che la rivolta popolare per cambiare la logica sregolata. Con questo non vogliamo scoprire l’acqua calda, affermando che come dice Crocetta è giunto il momento di finirla con il magna, magna, anche perché dentro il barile non è rimasto niente. I Nuovi Consumatori Europei e noi Cobas, saremo vigili e attenti e non permetteremo che vi sia la continuazione dello sperpero delle poche risorse rimaste a danno dei soliti, cioè utenti e operatori del comparto, gli unici a pagare la vergognosa gestione delle aziende”.
Voi dite che bisogna che qualcuno paghi quando sbaglia...
“Bisogna applicare la responsabilità civile e penale degli amministratori. Se così non fosse, anche il mio barbiere potrebbe gestire un azienda sanitaria o un’Asp. Applichiamo la meritocrazia a verifica per i signori amministratori, reucci del castello utopistico di una sanità siciliana da terzo mondo, andiamo a visitare i nostri pronto soccorso e ci renderemo conto di che sanità abbiamo, non certo per chi ci lavora, ma solamente per colpa di chi dirige. Come ha denunciato il nostro governatore Crocetta, non è così che si amministra la sanità, tagliando a destra e sinistra come hanno fatto i nostri signori manage. Crocetta lo dovrebbe sapere che la linea seguita da lor signori ha solo un fine, quello del risparmio finalizzato ad una eventuale loro riconferma. Basti pensare a quello che stato fatto al Cannizzaro con i telefonini di servizio, con recupero coatto dall’oggi al domani della tassa governativa, unitamente ad altre cose atte solo a colpire chi lavora”.
Nei mesi scorsi ci sono state le dure proteste anche degli ausiliari del Cannizzaro a Catania.
“Per quanto riguarda la vertenza degli ausiliari del Cannizzaro, appartenenti al privato, anche in mezzo alle tante strumentalizzazioni, tutto quello che è successo si poteva evitare. Bastava gia che da qualche anno i signori politici di turno avessero levato le grinfie dalla torta delle esternalizzazioni e del clientelismo elettorale, perché l’organico ausiliario del Cannizzaro, a 20 anni dalla nascita dell’ospedale, è formato da questi lavoratori, prestati alle varie ditte e società che si sono succedute. Dove sono stati i signori politici se non dentro il sistema del magna magna? Il precariato conviene ai signori sanguisuga”.
Ora state chiedendo un commissione d’inchiesta al governatore Crocetta.
“Certo, una commissione per capire a chi negli anni è convenuto che vi sia stata tale gestione, che alle tasche dei contribuenti è costata un 50% in più di quello che doveva costare. I Cobas, unitamente ai Nuovi Consumatori Europei chiederanno un incontro con il presidente dell’assemblea Siciliana, con l’on- Pippo Di giacomo e con l’assessore Borsellino. Non è questa la sanità che i cittadini siciliani vogliono. Inoltre il segretario nazionale di Nuovi Consumatori, Nunzio Vasta, ha inoltrato richiesta agli organi politici nazionali e regionali per verificare eventuali discrepanze sulle liste d’attesa, specialmente su quelle oncologiche. Vogliamo risposte su questo”.
*Articolo pubblicato sull'edizione odierna del quotidiano La Sicilia
http://www.lasicilia.it/index.php?id=104685/sicilia/cobas-allattacco-118-uso-improprio-i-privati-paghino-gli-interventi-richiesti&template=lasiciliait
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Il tariffario dovrebbe essere cosi composto: codice rosso e 100 giallo 150, verde 200. Vedrete che il 118 lavorerebbe per il principio per cui è nato, quello dell’emergenza su strada e a casa dei cittadini che hanno bisogno, non per fare arricchire chi percepisce soldi dalla regione e dai ricoverati”.
Come si può invertire la rotta nel governo della sanità siciliana?
“In vista della nomina dei 19 direttori generali delle aziende Ospedaliere e ASP della Sicilia non possiamo che augurare e sperare che non si segua il giurassico criterio dell’amico mio e tuo, perché in questo caso non ci rimarrebbe che la rivolta popolare per cambiare la logica sregolata. Con questo non vogliamo scoprire l’acqua calda, affermando che come dice Crocetta è giunto il momento di finirla con il magna, magna, anche perché dentro il barile non è rimasto niente. I Nuovi Consumatori Europei e noi Cobas, saremo vigili e attenti e non permetteremo che vi sia la continuazione dello sperpero delle poche risorse rimaste a danno dei soliti, cioè utenti e operatori del comparto, gli unici a pagare la vergognosa gestione delle aziende”.
Voi dite che bisogna che qualcuno paghi quando sbaglia...
“Bisogna applicare la responsabilità civile e penale degli amministratori. Se così non fosse, anche il mio barbiere potrebbe gestire un azienda sanitaria o un’Asp. Applichiamo la meritocrazia a verifica per i signori amministratori, reucci del castello utopistico di una sanità siciliana da terzo mondo, andiamo a visitare i nostri pronto soccorso e ci renderemo conto di che sanità abbiamo, non certo per chi ci lavora, ma solamente per colpa di chi dirige. Come ha denunciato il nostro governatore Crocetta, non è così che si amministra la sanità, tagliando a destra e sinistra come hanno fatto i nostri signori manage. Crocetta lo dovrebbe sapere che la linea seguita da lor signori ha solo un fine, quello del risparmio finalizzato ad una eventuale loro riconferma. Basti pensare a quello che stato fatto al Cannizzaro con i telefonini di servizio, con recupero coatto dall’oggi al domani della tassa governativa, unitamente ad altre cose atte solo a colpire chi lavora”.
Nei mesi scorsi ci sono state le dure proteste anche degli ausiliari del Cannizzaro a Catania.
“Per quanto riguarda la vertenza degli ausiliari del Cannizzaro, appartenenti al privato, anche in mezzo alle tante strumentalizzazioni, tutto quello che è successo si poteva evitare. Bastava gia che da qualche anno i signori politici di turno avessero levato le grinfie dalla torta delle esternalizzazioni e del clientelismo elettorale, perché l’organico ausiliario del Cannizzaro, a 20 anni dalla nascita dell’ospedale, è formato da questi lavoratori, prestati alle varie ditte e società che si sono succedute. Dove sono stati i signori politici se non dentro il sistema del magna magna? Il precariato conviene ai signori sanguisuga”.
Ora state chiedendo un commissione d’inchiesta al governatore Crocetta.
“Certo, una commissione per capire a chi negli anni è convenuto che vi sia stata tale gestione, che alle tasche dei contribuenti è costata un 50% in più di quello che doveva costare. I Cobas, unitamente ai Nuovi Consumatori Europei chiederanno un incontro con il presidente dell’assemblea Siciliana, con l’on- Pippo Di giacomo e con l’assessore Borsellino. Non è questa la sanità che i cittadini siciliani vogliono. Inoltre il segretario nazionale di Nuovi Consumatori, Nunzio Vasta, ha inoltrato richiesta agli organi politici nazionali e regionali per verificare eventuali discrepanze sulle liste d’attesa, specialmente su quelle oncologiche. Vogliamo risposte su questo”.
*Articolo pubblicato sull'edizione odierna del quotidiano La Sicilia
http://www.lasicilia.it/index.php?id=104685/sicilia/cobas-allattacco-118-uso-improprio-i-privati-paghino-gli-interventi-richiesti&template=lasiciliait
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