SIRACUSA - «I medici dell’emergenza che operano nelle ambulanze di soccorso avanzato (MSA), e non gli anestesisti rianimatori, sono le uniche figure professionali deputate al soccorso primario sul territorio così come previsto dalla normativa regionale e nazionale».
Lo afferma il commissario straordinario dell’Asp di Siracusa Mario Zappia il quale, a seguito degli articoli di stampa pubblicati in questi giorni in cui si denuncia la mancanza di anestesisti-rianimatori nelle ambulanze della provincia, ha prontamente chiesto chiarimenti al responsabile dell’Unità operativa PTE- 118 Gioacchina Caruso che ha confermato il rispetto, da parte di questa Azienda, delle direttive regionali e nazionali.
«Sul territorio della provincia di Siracusa sono dislocate sei ambulanze con medico a bordo e dodici ambulanze con solo autisti soccorritori. – sottolinea la responsabile del PTE – 118 Gioacchina Caruso - . L’utilizzo degli anestesisti-rianimatori nel servizio di emergenza è stato limitato alla fase sperimentale di avvio del sistema e, nelle province dove ancora residua tale utilizzo, questo è legato al fatto che non sono state ancora completate le procedure concorsuali per l’assunzione dei medici dell’emergenza».
«L’Asp di Siracusa, invece, insieme alle Asp di Messina, Catania ed Enna ha completato tali procedure nel 2010 e dai dati di attività di questi due anni non si è registrata alcuna “vanificazione dell’intervento urgente a discapito dei cittadini” come paventato negli articoli di stampa. I medici che operano nelle ambulanze del territorio siracusano, alcuni con esperienza decennale – prosegue Gioacchina Caruso - dimostrano alta professionalità oltre che costante spirito di abnegazione, trovandosi a lavorare spesso in condizioni difficili, come si evince dalle numerose attestazioni di gratitudine che giungono all’Unità operativa 118 da parte dei tanti cittadini che quotidianamente ricorrono alle cure dei medici dell’emergenza».
«Affermazioni non esatte – sottolinea il commissario straordinario Mario Zappia - possono ingenerare pregiudizi o mancanza di fiducia nei confronti dei medici e degli operatori del settore che invece prestano seriamente e con grande professionalità il proprio servizio ai cittadini. Nonostante il difficile momento di “spending review” – conclude – l’Azienda sta mantenendo inalterati i livelli essenziali di assistenza e primi tra tutti le prestazioni in emergenza-urgenza».
Lo afferma il commissario straordinario dell’Asp di Siracusa Mario Zappia il quale, a seguito degli articoli di stampa pubblicati in questi giorni in cui si denuncia la mancanza di anestesisti-rianimatori nelle ambulanze della provincia, ha prontamente chiesto chiarimenti al responsabile dell’Unità operativa PTE- 118 Gioacchina Caruso che ha confermato il rispetto, da parte di questa Azienda, delle direttive regionali e nazionali.
«Sul territorio della provincia di Siracusa sono dislocate sei ambulanze con medico a bordo e dodici ambulanze con solo autisti soccorritori. – sottolinea la responsabile del PTE – 118 Gioacchina Caruso - . L’utilizzo degli anestesisti-rianimatori nel servizio di emergenza è stato limitato alla fase sperimentale di avvio del sistema e, nelle province dove ancora residua tale utilizzo, questo è legato al fatto che non sono state ancora completate le procedure concorsuali per l’assunzione dei medici dell’emergenza».
«L’Asp di Siracusa, invece, insieme alle Asp di Messina, Catania ed Enna ha completato tali procedure nel 2010 e dai dati di attività di questi due anni non si è registrata alcuna “vanificazione dell’intervento urgente a discapito dei cittadini” come paventato negli articoli di stampa. I medici che operano nelle ambulanze del territorio siracusano, alcuni con esperienza decennale – prosegue Gioacchina Caruso - dimostrano alta professionalità oltre che costante spirito di abnegazione, trovandosi a lavorare spesso in condizioni difficili, come si evince dalle numerose attestazioni di gratitudine che giungono all’Unità operativa 118 da parte dei tanti cittadini che quotidianamente ricorrono alle cure dei medici dell’emergenza».
«Affermazioni non esatte – sottolinea il commissario straordinario Mario Zappia - possono ingenerare pregiudizi o mancanza di fiducia nei confronti dei medici e degli operatori del settore che invece prestano seriamente e con grande professionalità il proprio servizio ai cittadini. Nonostante il difficile momento di “spending review” – conclude – l’Azienda sta mantenendo inalterati i livelli essenziali di assistenza e primi tra tutti le prestazioni in emergenza-urgenza».
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