Stop ai turni pomeridiani di raccolta dei rifiuti differenziati, con il sistema porta a porta, nei Comuni del versante settentrionale dell'Etna. Lo impone una diffida firmata dal dirigente del servizio di raccolta differenziata della Joniambiente, Nino Germanà, e inviata alla ditta che effettua la raccolta, ovvero l'Aimeri ambiente. "A seguito di diverse segnalazioni da parte dei cittadini - si legge nella nota - e riscontrate dal nostro personale, si è accertato che il servizio di raccolta "porta a porta" in alcune zone viene effettuato totalmente nelle ore pomeridiane. Si tratta di una iniziativa unilaterale della ditta che, in assenza di una adeguata informazione, genera confusione agli utenti che si pongono il dilemma se sia o meno il caso di ritirare i contenitori". La diffida si riferisce ai disservizi verificati nel Comune di Randazzo, ma la Joniambiente ci comunica che è pronta ad inviarne altre lettere, perché gli stessi disservizi si sarebbero verificati anche a Maletto e Bronte.
"Il capitolato va rispettato in tutti i suoi aspetti - ci dice Francesco Rubbino che presiede il Cda della Joniambiente composto anche da Antonello Caruso e Giuseppe Cardillo - E la raccolta pomeridiana dei rifiuti non è prevista. Diciamo subito che se questa fosse obbligata da alcune emergenze eccezionali, come per esempio il susseguirsi di guasti ai mezzi che costringerebbe la Aimeri a dover utilizzare le stesse attrezzature in più paesi, saremmo anche disposti ad autorizzarla. Questo - però ribadisce - solo per il tempo necessario a ripristinare le condizioni di normalità e soprattutto solo dopo aver informato adeguatamente gli utenti che così saprebbero quando devono mettere fuori casa il contenitore coni rifiuti. Comunque - conclude Rubbino - ringrazio gli operatori che, venendo incontro alle esigenze della ditta, hanno accettato di lavorare nel pomeriggio, evitando che l'effetto del disservizio venisse ancora di più amplificato". La Joniambiente ha inoltre informato la Aimeri sulle penalità inflitte nel mese di giugno per servizi non effettuati. Solo per i Comuni di Bronte, Maletto. Maniace e Randazzo la società Ato ha inflitto penalità per 100 mila e 200 euro.
Fonte "La Sicilia" del 14-08-2012
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