ADNKronos Salute
Ed. del 20.07.2012
n.d.
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ROMA - Medici napoletani presi di mira dalle “cartelle pazze” di Equitalia. Finora circa 2.300 camici bianchi sono stati raggiunti da una cartella in cui viene sollecitato la richiesta di versamento di una mora e il pagamento della rata 2012 di iscrizione all'Ordine. Un disguido, visto che i medici quelle quote le hanno pagate regolarmente. A riferirlo è lo stesso Ordine provinciale che parla di «rabbia, stupore, sorpresa, ma soprattutto paura che l'intervento dell'ente riscossore dell'Agenzia delle Entrate e dell'Inps con la lettera di messa in mora possa dare il via a una serie di provvedimenti che provocano - anche in chi sa di aver già pagato il proprio contributo - comunque ansia e inutili perdite di tempo».
Il risultato è che nella sede di via Torretta è scoppiato il caos. Le linee telefoniche sono sempre occupate perché medici e odontoiatri protestano per il disguido per sapere come comportarsi mentre negli uffici c'è un continuo via vai di persone che si presentano con la “cartella pazza” di Equitalia e con la ricevuta del pagamento della quota 2012 effettuato regolarmente chiedono: «Che vogliono questi signori? Secondo voi che devo fare?». Una situazione delicata e imbarazzante.
«E' un problema serio perché in queste ultime settimane il 10% dei nostri iscritti - chiarisce Bruno Zuccarelli, presidente dell'Ordine dei medici e degli odontoiatri di Napoli e provincia - è stato raggiunto da una “cartella pazza” di Equitalia. Parliamo di circa 2.300 medici e odontoiatri che ci chiedono spiegazioni su questo incredibile errore che certamente non è stato provocato da noi».
Sembrava un danno controllato, ma di giorno in giorno la situazione si è aggravata con la notifica di un numero sempre maggiore di cartelle. «Attraverso un comunicato pubblicato sul sito dell'Ordine abbiamo chiarito ai nostri iscritti che si è trattato di un errore di Equitalia che sarebbe stato provocato da un'interruzione dei flussi fra le Poste Italiane e l'Ente di riscossione. Dopo una serie di colloqui con i dirigenti di Equitalia possiamo confermare ai nostri iscritti - spiega Zuccarelli - che chi ha ricevuto la lettera di messa in mora non deve fare alcun ricorso al giudice di pace. Equitalia ci ha assicurato che scriverà a tutti i medici e odontoiatri che hanno ricevuto la cartella pazza per confermare che, contrariamente a quanto sostenuto, non devono versare assolutamente nulla».
«Noi - aggiunge Zuccarelli - inseriremo sul nostro sito, per il rispetto della privacy, l'elenco dei codici fiscali di chi ha ricevuto la cartella pazza, e come Ordine sovrintenderemo perché Equitalia annulli tutta l'operazione che ha provocato nella categoria fortissimi malumori e preoccupazioni. A questo punto controlleremo che sia assicurato tempestivamente il rimborso a chi ha pagato due volte la quota associativa con un obiettivo: evitare danni economici e inutili perdite di tempo ai nostri iscritti. Così come crediamo - conclude - che sia giusto pretendere da Equitalia un'attenzione maggiore nei confronti di professionisti che hanno rispettato gli obblighi di pagamento delle quote nei confronti dell'Ordine».
Il risultato è che nella sede di via Torretta è scoppiato il caos. Le linee telefoniche sono sempre occupate perché medici e odontoiatri protestano per il disguido per sapere come comportarsi mentre negli uffici c'è un continuo via vai di persone che si presentano con la “cartella pazza” di Equitalia e con la ricevuta del pagamento della quota 2012 effettuato regolarmente chiedono: «Che vogliono questi signori? Secondo voi che devo fare?». Una situazione delicata e imbarazzante.
«E' un problema serio perché in queste ultime settimane il 10% dei nostri iscritti - chiarisce Bruno Zuccarelli, presidente dell'Ordine dei medici e degli odontoiatri di Napoli e provincia - è stato raggiunto da una “cartella pazza” di Equitalia. Parliamo di circa 2.300 medici e odontoiatri che ci chiedono spiegazioni su questo incredibile errore che certamente non è stato provocato da noi».
Sembrava un danno controllato, ma di giorno in giorno la situazione si è aggravata con la notifica di un numero sempre maggiore di cartelle. «Attraverso un comunicato pubblicato sul sito dell'Ordine abbiamo chiarito ai nostri iscritti che si è trattato di un errore di Equitalia che sarebbe stato provocato da un'interruzione dei flussi fra le Poste Italiane e l'Ente di riscossione. Dopo una serie di colloqui con i dirigenti di Equitalia possiamo confermare ai nostri iscritti - spiega Zuccarelli - che chi ha ricevuto la lettera di messa in mora non deve fare alcun ricorso al giudice di pace. Equitalia ci ha assicurato che scriverà a tutti i medici e odontoiatri che hanno ricevuto la cartella pazza per confermare che, contrariamente a quanto sostenuto, non devono versare assolutamente nulla».
«Noi - aggiunge Zuccarelli - inseriremo sul nostro sito, per il rispetto della privacy, l'elenco dei codici fiscali di chi ha ricevuto la cartella pazza, e come Ordine sovrintenderemo perché Equitalia annulli tutta l'operazione che ha provocato nella categoria fortissimi malumori e preoccupazioni. A questo punto controlleremo che sia assicurato tempestivamente il rimborso a chi ha pagato due volte la quota associativa con un obiettivo: evitare danni economici e inutili perdite di tempo ai nostri iscritti. Così come crediamo - conclude - che sia giusto pretendere da Equitalia un'attenzione maggiore nei confronti di professionisti che hanno rispettato gli obblighi di pagamento delle quote nei confronti dell'Ordine».
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