ADNKronos Salute
Ed. del 20.06.2012
n.d.
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ROMA – Nuove regole per contrastare il boom delle denunce a carico dei medici e il proliferare della medicina difensiva che costa al Servizio sanitario nazionale oltre 10 miliardi di euro l'anno, circa il 12% del Fondo sanitario. All'interno del “decretone” sanità che verrà presentato la prossima settimana dovrebbe infatti esserci un articolo che regola la responsabilità professionale dei camici bianchi.
A renderlo noto sono stati i sindacati medici in occasione della presentazione del Sanità day oggi a Roma, dopo aver incontrato il ministro della Salute, Renato Balduzzi che ha convocato le organizzazioni sindacali per sottoporre loro, tra le altre cose, i contenuti di quello che lui stesso, secondo quanto riferito dai sindacati, ha definito il “decretone” che muove in primis dalla necessità di prorogare il regime transitorio per l'attività libero-professionale dei medici, in sacadenza il 30 giugno.
Tra i capisaldi delle nuove regole in tema di responsabilità professionale l'introduzione di tabelle di riferimento per i risarcimenti, i ricorsi contro i medici solo per colpa grave o dolo, l'introduzione di un fondo di “solidarietà” a costo zero per lo Stato per i maxi-risarcimenti e «per alcune categorie più esposte», come ha spiegato Massimo Cozza segretario nazionale della Cgil Medici, e l'istituzione di un albo dei periti e possibilità di disdetta da parte delle assicurazioni solo dopo aver pagato il risarcimento.
A renderlo noto sono stati i sindacati medici in occasione della presentazione del Sanità day oggi a Roma, dopo aver incontrato il ministro della Salute, Renato Balduzzi che ha convocato le organizzazioni sindacali per sottoporre loro, tra le altre cose, i contenuti di quello che lui stesso, secondo quanto riferito dai sindacati, ha definito il “decretone” che muove in primis dalla necessità di prorogare il regime transitorio per l'attività libero-professionale dei medici, in sacadenza il 30 giugno.
Tra i capisaldi delle nuove regole in tema di responsabilità professionale l'introduzione di tabelle di riferimento per i risarcimenti, i ricorsi contro i medici solo per colpa grave o dolo, l'introduzione di un fondo di “solidarietà” a costo zero per lo Stato per i maxi-risarcimenti e «per alcune categorie più esposte», come ha spiegato Massimo Cozza segretario nazionale della Cgil Medici, e l'istituzione di un albo dei periti e possibilità di disdetta da parte delle assicurazioni solo dopo aver pagato il risarcimento.
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