La Sicilia
Ed. del 10.03.2012 - pag. 10
n.d.
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LIPARI - Ha perso il bimbo che aveva in grembo all’ottavo mese. La donna, 29 anni, a causa del distacco della placenta, è stata trasportata con l’elisoccorso del 118 da Lipari all’ospedale «Papardo» di Messina, ma non c’è stato nulla da fare per il feto, il cui battito cardiaco sarebbe cessato poco dopo che i sanitari dell’isola avevano soccorso la donna che adesso è fuori pericolo. Il trasferimento - dicono i sanitari - si è reso necessario perché per la particolare patologia la donna non poteva essere assistita nel nosocomio di Lipari.
I carabinieri hanno chiesto all’ospedale Papardo copia della cartella clinica della donna. L’indagine dovrà accertare se il feto era già morto quando la donna è giunta in ospedale. Dovranno anche essere accertati i tempi di arrivo dell’elisoccorso dalla richiesta. Lipari è uno dei comuni in cui è stato soppresso il punto nascita dopo il nuovo piano sanitario e la morte del feto ha rinfocolato le polemiche rilanciate da cittadini e amministratori delle Eolie. Il sindaco dell’isola, Mariano Bruno, chiede che sia fatta un’indagine ministeriale sull’accaduto e che intervenga anche l’assessore regionale alla Salute Massimo Russo. «È un evento gravissimo la cui causa potrebbe essere nel mancato intervento assistenziale, ascrivibile al cattivo funzionamento delle apparecchiature sanitarie, e nel ritardo dell’elicottero. Nonostante le reiterate richieste, a Lipari non è stato mai ripristinato il punto nascita. La gravità del caso impone che siano valutati i diritti costituzionalmente garantiti a tutela della persona e della vita».
L’azienda Sanitaria provinciale di Messina ha avviato un’indagine amministrativa per l’accertamento «di eventuali anomalie e/o criticità». «Il doloroso evento della morte di un feto - sostiene l’Asp - riporta a considerare la necessità di garantire condizioni di assoluta sicurezza per le donne e per il bambino nei centri individuati come punti nascita».
I carabinieri hanno chiesto all’ospedale Papardo copia della cartella clinica della donna. L’indagine dovrà accertare se il feto era già morto quando la donna è giunta in ospedale. Dovranno anche essere accertati i tempi di arrivo dell’elisoccorso dalla richiesta. Lipari è uno dei comuni in cui è stato soppresso il punto nascita dopo il nuovo piano sanitario e la morte del feto ha rinfocolato le polemiche rilanciate da cittadini e amministratori delle Eolie. Il sindaco dell’isola, Mariano Bruno, chiede che sia fatta un’indagine ministeriale sull’accaduto e che intervenga anche l’assessore regionale alla Salute Massimo Russo. «È un evento gravissimo la cui causa potrebbe essere nel mancato intervento assistenziale, ascrivibile al cattivo funzionamento delle apparecchiature sanitarie, e nel ritardo dell’elicottero. Nonostante le reiterate richieste, a Lipari non è stato mai ripristinato il punto nascita. La gravità del caso impone che siano valutati i diritti costituzionalmente garantiti a tutela della persona e della vita».
L’azienda Sanitaria provinciale di Messina ha avviato un’indagine amministrativa per l’accertamento «di eventuali anomalie e/o criticità». «Il doloroso evento della morte di un feto - sostiene l’Asp - riporta a considerare la necessità di garantire condizioni di assoluta sicurezza per le donne e per il bambino nei centri individuati come punti nascita».
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