Giornale di Sicilia
Ed. del 11.01.2012 - Agrigento - pag. 25
G.P.
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Interviene il Tribunale del Malato
AGRIGENTO - «Mia madre ha 86 anni ed ha trascorso la notte su una barella in attesa del ricovero. Io sono rimasto su una sedia». Lo ha detto ieri mattina Bartolo Bono, parlando davanti al pronto soccorso. Vincenza Basile ha aggiunto di gente «che arriva da Cattolica, da Montallegro e poi rimane anche più di un giorno in attesa del ricovero». Storie di questo genere, ieri mattina, al Giovanni Paolo II di Sciacca e subito si è registrato l’intervento del Tribunale per i diritti del malato. «Tutto ciò, scrive il presidente, lilla Piazza, in una lettera all’assessore regionale alla Sanità e al commissario dell’Asp - per la mancanza di posti letto dei reparti e in particolar modo per il taglio di 15 posti letto operato in medicina generale del nosocomio saccense a seguito della rimodulazione delle piante ospedali ere operata dal nuovo piano sanitario regionale. Tali tagli, se possono per certi versi essere condivisibili, cozzano con il mancato incrementato dei servizi sul territorio e con la mancanza di strutture di lunga degenza. Non trovando i servizi sul territorio tale utenza per forze di cose va ad intasare la medicina d’urgenza che, non avendo a disposizione personale e spazi sufficienti, va in tilt comportando sofferenze per i malati e grave disagio per gli operatori sanitari». Ieri mattina abbiamo chiesto una dichiarazione all’Asp di Agrigento, attraverso l’ufficio stampa, ma, al momento in cui scriviamo, non abbiano ancora ricevuto risposta.
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