La Repubblica
Ed. del 01.12.2011 - Palermo - pag. III
A. Fras.
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In commissione la norma che rivede i criteri. Il tetto del reddito annuo di 35 mila euro
PALERMO – La Commissione Bilancio al momento ha stoppato il piano. Ma il governo tornerà alla carica in commissione Sanità, dove sarà ridiscusso il disegno di legge che rivoluziona il sistema di esenzione dal ticket per la specialistica e la farmaceutica in Sicilia.
Il ddl proposto dall’assessore Massimo Russo prevede un calcolo per l’esenzione attraverso il reddito e non più con il parametro Isee, che mette insieme diverse cose, come reddito e patrimonio.
Di fatto la Sicilia recepirebbe così la norma nazionale, che prevede tra l’altro il blocco dell’esenzione per chi ha più di 6 anni e meno di 65 anni, mentre fino a oggi nell’Isola si poteva evitare di pagare il ticket a qualsiasi età. «La norma – spiegano dall’assessorato - si rende necessaria perché ce lo chiede lo Stato, che minaccia di non trasferire più le risorse necessarie a coprire l’esenzione, circa 100 milioni di euro, se non omologhiamo il sistema di calcolo a quello nazionale. Inoltre con il sistema del reddito la Guarda di finanza potrà fare controlli più capillari rispetto all’Isee, che è un sistema complesso. Non a caso oggi ci sono l ,6 milioni di siciliani esenti da ticket, forse un po’ troppi».
Ecco comunque nel dettaglio il nuovo sistema di calcolo del ticket: in base al ddl Russo potranno essere esentati soltanto «cittadini di età inferiore a 6 armi e superiore a 65 anni appartenenti a un nucleo familiare con un reddito complessivo non superiore a 36.151 euro». Saranno esentati inoltre portatori di patologie e malattie gravi, a esempio tumori, donne in gravidanza e «soggetti in particolari situazioni di disagio economico»: nel dettaglio, disoccupati, operai in cassa integrazione, pensionati con meno di 65 armi e un reddito inferiori agli 8 mila euro all’anno». Nel ddl prevista inoltre la possibilità, per l’assessore, di fissare con decreti altre patologie per l’esenzione e importi del ticket diversificati in base alla malattia e al reddito dei cittadini.
Con questi parametri, comunque, chi ha più di 6 anni e meno di 65 dovrà pagare indipendentemente dal reddito, mentre oggi con il parametro Isee poteva ottenere l’esenzione se guadagnava meno di 300 euro al mese. Il ddl è stato approvato dalla commissione Sanità, ma è stato bloccato dal Bilancio: «La norma è troppo generica, delega all’assessore la scelta di chi deve o meno pagare il ticket, e inoltre non c’è alcuno studio sulla platea dei siciliani che perderanno l’esenzione», dice Fabio Mancuso del Pdl. «Dopo il rinvio in commissione, dovremo rivedere alcuni passaggi», dice Roberto De Benedictis, componente Pd della commissione Sanità. «Sosterremo il ddl perché così si fisseranno criteri veri perla lotta all’evasione», dice Rudy Maira, capogruppo del Pid.
I sindacati sono sul piede di guerra. Per Maurizio Bernava, segretario della Cisl siciliana, e Carmelo Raffa della Cisl Fnp, «archiviare il riferimento all’Isee rischia di tradursi in favore di iniquità sociale». «Siamo preoccupati», aggiunge Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia. «Con il passaggio dall’Isee alla dichiarazione dei redditi, circa 500 mila siciliani potrebbero perdere l’esenzione dal ticket», aggiunge Mariella Maggio, segretaria della Cgil. L’assessore Russo intanto ha annuncialo un altro provvedimento, che prevede il pagamento di l euro per tutte le ricette.
Il ddl proposto dall’assessore Massimo Russo prevede un calcolo per l’esenzione attraverso il reddito e non più con il parametro Isee, che mette insieme diverse cose, come reddito e patrimonio.
Di fatto la Sicilia recepirebbe così la norma nazionale, che prevede tra l’altro il blocco dell’esenzione per chi ha più di 6 anni e meno di 65 anni, mentre fino a oggi nell’Isola si poteva evitare di pagare il ticket a qualsiasi età. «La norma – spiegano dall’assessorato - si rende necessaria perché ce lo chiede lo Stato, che minaccia di non trasferire più le risorse necessarie a coprire l’esenzione, circa 100 milioni di euro, se non omologhiamo il sistema di calcolo a quello nazionale. Inoltre con il sistema del reddito la Guarda di finanza potrà fare controlli più capillari rispetto all’Isee, che è un sistema complesso. Non a caso oggi ci sono l ,6 milioni di siciliani esenti da ticket, forse un po’ troppi».
Ecco comunque nel dettaglio il nuovo sistema di calcolo del ticket: in base al ddl Russo potranno essere esentati soltanto «cittadini di età inferiore a 6 armi e superiore a 65 anni appartenenti a un nucleo familiare con un reddito complessivo non superiore a 36.151 euro». Saranno esentati inoltre portatori di patologie e malattie gravi, a esempio tumori, donne in gravidanza e «soggetti in particolari situazioni di disagio economico»: nel dettaglio, disoccupati, operai in cassa integrazione, pensionati con meno di 65 armi e un reddito inferiori agli 8 mila euro all’anno». Nel ddl prevista inoltre la possibilità, per l’assessore, di fissare con decreti altre patologie per l’esenzione e importi del ticket diversificati in base alla malattia e al reddito dei cittadini.
Con questi parametri, comunque, chi ha più di 6 anni e meno di 65 dovrà pagare indipendentemente dal reddito, mentre oggi con il parametro Isee poteva ottenere l’esenzione se guadagnava meno di 300 euro al mese. Il ddl è stato approvato dalla commissione Sanità, ma è stato bloccato dal Bilancio: «La norma è troppo generica, delega all’assessore la scelta di chi deve o meno pagare il ticket, e inoltre non c’è alcuno studio sulla platea dei siciliani che perderanno l’esenzione», dice Fabio Mancuso del Pdl. «Dopo il rinvio in commissione, dovremo rivedere alcuni passaggi», dice Roberto De Benedictis, componente Pd della commissione Sanità. «Sosterremo il ddl perché così si fisseranno criteri veri perla lotta all’evasione», dice Rudy Maira, capogruppo del Pid.
I sindacati sono sul piede di guerra. Per Maurizio Bernava, segretario della Cisl siciliana, e Carmelo Raffa della Cisl Fnp, «archiviare il riferimento all’Isee rischia di tradursi in favore di iniquità sociale». «Siamo preoccupati», aggiunge Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia. «Con il passaggio dall’Isee alla dichiarazione dei redditi, circa 500 mila siciliani potrebbero perdere l’esenzione dal ticket», aggiunge Mariella Maggio, segretaria della Cgil. L’assessore Russo intanto ha annuncialo un altro provvedimento, che prevede il pagamento di l euro per tutte le ricette.
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