Pomeriggio movimentato, domenica scorsa al Pronto soccorso dell’Ospedale Castiglione Prestianni di Bronte. Intorno le ore 15, l’unico medico in servizio sarebbe stato costretto a soccorrere una decina di pazienti, giunti quasi contemporaneamente in ospedale, Ovviamente, questi non potevano essere soccorsi contemporaneamente e sono stati costretti ad attendere un po’ prima di essere ricevuti dal medico. Qualcuno ha segnalato il problema ed in ospedale è arrivato il consigliere comunale Giuseppe Di Mulo, capogruppo dell’Udc, che ha avvertito il sindaco, Pino Firrarello: “Sono sempre più frequenti – ci dice Di Mulo – le segnalazioni di disagi all’ospedale. Domenica, ad esempio, al Pronto soccorso c’era un solo medico e due infermieri, che sono da apprezzare per le decine di persone, in attesa per diverse ore, che sono riuscite ad assistere fra tante difficoltà, tra cui il sistema informatico che rallenta le procedure. La tecnologia, - continua - che dovrebbe velocizzare le attività, paradossalmente costituisce un ostacolo, con ripercussioni negative anche sulla qualità del servizio. Pensate che il personale del 118 è costretto a lunghe soste con i pazienti sulle barelle, compromettendo l’efficacia di una attività che ha carattere di urgenza”.
Di Mulo sottolinea anche la “irrazionalità della nuova organizzazione ospedaliera in Sicilia. “I posti letto – continua Di Mulo – dove c’è maggiore afflusso sono stati tolti. L’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo deve prendere atto delle defaillance della sua riforma e dei problemi che sta cagionando. Sulla questione chiederò un intervento dell’onorevole Marco Forzese, componente della commissione Sanità dell’Assemblea regionale, e dei deputati del catanese Salvo Giuffrida e Raffaele Nicotra. A Bronte, invece, mi farò promotore di una riunione congiunta della 4ª commissione consiliare servizi sociali, di cui sono vice presidente, con la 1ª commissione Sanità”. Ferma le replica dell’Asp di Catania: ”Al Pronto soccorso di Bronte da sempre è prevista la turnazione ordinaria con un solo medico – ha spiegato il commissario straordinario dell’Asp di Catania, Gaetano Sirna – la dotazione delle risorse è infatti stabilita dalla pianta organica in base alla registrazione della domanda territoriale ed ai bisogni dell’utenza. Purtroppo, non possiamo prevedere i flussi nell’area dell’emergenza, pertanto può capitare, anche se di rado, di vedere congestionato il sistema. Questo modello organizzativo ha sempre funzionato. Ringrazio – conclude il commissario – il nostro personale che, con grande dedizione, svolge al meglio il proprio lavoro, soprattutto al Pronto soccorso, dove le urgenze rappresentano un’ulteriore difficoltà da aggiungere al lavoro ordinario.
L’Addetto stampa Gaetano Guidotto
Nessun commento:
Posta un commento
imposta qui i tuoi commenti