Giornale di Sicilia
Ed. del 10.12.2011 - pag. 9
Ignazio Marchese
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I nodi della Regione. Il servizio era stato assegnato alla Seus. L'affidamento bocciato anche dall'Autorità di Vigilanza
Annullati tutti gli atti con i quali il Policlinico di Palermo ha affidato il servizio in via diretta alla Seus.
PALERMO - Dopo la bocciatura dell’Autorità di vigilanza arriva anche quella del Tribunale amministrativo di Palermo. I giudici hanno accolto il ricorso presentato da Italy Emergenza Cooperativa Sociale Ati, assistita dall’avvocato Patrizia Stallone e annullata la gara dell’affidamento in house del 118 alla Seus. Il ricorso presentato contro l’Azienda Ospedaliera Universitaria Paolo Giaccone di Palermo, e l’assessorato regionale alla Salute, e nei confronti di Seus-Sicilia. Sono stati cosi annullati tutti gli atti con i quali il Policlinico di Palermo ha prima deliberato di sospendere la procedura di gara pubblica indetta per l’affidamento del servizio trasporto infermi e di affidare il servizio in via diretta alla Seus. I giudici della prima sezione del Tar (presieduta da Nicola Maisano, Presidente facente funzioni, Giovanni Tulumello, Consigliere, Pier Luigi Tomaiuoli, Estensore) hanno accolto il ricorso e condannato il Policlinico e l’assessorato regionale alla Sanità a pagare 10 mila euro di spese legali. Come si diceva è la seconda bocciatura in pochi giorni, Giudizio severo era arrivato dall’Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici. «La Regione - si leggeva nella motivazione - ha operato in violazione dei principi generali di libera concorrenza, parità di trattamento e trasparenza». L’organo di controllo aveva ritenuto illegittimo l’affidamento alla Seus del servizio 118. Un appalto da 325 milioni in tre anni che secondo l’Authority andava assegnato con una gara e non “in house” a una società creata appositamente, la Seus. Adesso a maggior ragione si apre quindi il caso-ambulanze, perché se da un lato l’assessorato guidato dall’ex pm Massimo Russo non riteneva vincolante la delibera dall’altro l’Authority che aveva inviato il carteggio alla Procura della Corte dei Conti, adesso c’è una sentenza del Tar che azzera l’affidamento.
Tutto nasce da un ricorso fatto da una ditta, la Italy Emergenza, contro il Policlinico di Palermo che voleva assegnare il servizio di trasporto disabili proprio alla Seus. Per l’Authority (emanazione del governo nazionale), la Seus non ha i requisiti per l’affidamento in house dei servizi pubblici. E dunque la Regione ha violato le procedure previste dal decreto legislativo 163/2006: serviva una gara e non è stata fatta. Secondo l’Authority «c’è un assenza di previsioni statutarie che possano limitare in modo determinante il grado di indipendenza della società e ad assicurare che le decisioni più importanti siano sottoposte al vaglio preventivo delle amministrazioni aggiudicatrici». L’assessorato regionale della Salute proporrà appello dinanzi al Consiglio di giustizia amministrativa avverso la sentenza della prima Sezione del Tardi Palermo che ha accolto il ricorso della Italy emergenza cooperativa Ati, annullando i provvedimenti impugnati e dichiarando l’inefficacia della convenzione-quadro, del servizio di trasporto dei pazienti. «L’assessorato si riserva di adottare i consequenziali provvedimenti, dopo avere conosciuto la motivazione della sentenza - si legge, in una nota della Regione siciliana -. Tuttavia, si sottolinea che sono già state adottate alcune modifiche statutarie volte a rafforzare la sussistenza del rapporto in house, in coerenza con il parere espresso in proposito dall’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici».
Tutto nasce da un ricorso fatto da una ditta, la Italy Emergenza, contro il Policlinico di Palermo che voleva assegnare il servizio di trasporto disabili proprio alla Seus. Per l’Authority (emanazione del governo nazionale), la Seus non ha i requisiti per l’affidamento in house dei servizi pubblici. E dunque la Regione ha violato le procedure previste dal decreto legislativo 163/2006: serviva una gara e non è stata fatta. Secondo l’Authority «c’è un assenza di previsioni statutarie che possano limitare in modo determinante il grado di indipendenza della società e ad assicurare che le decisioni più importanti siano sottoposte al vaglio preventivo delle amministrazioni aggiudicatrici». L’assessorato regionale della Salute proporrà appello dinanzi al Consiglio di giustizia amministrativa avverso la sentenza della prima Sezione del Tardi Palermo che ha accolto il ricorso della Italy emergenza cooperativa Ati, annullando i provvedimenti impugnati e dichiarando l’inefficacia della convenzione-quadro, del servizio di trasporto dei pazienti. «L’assessorato si riserva di adottare i consequenziali provvedimenti, dopo avere conosciuto la motivazione della sentenza - si legge, in una nota della Regione siciliana -. Tuttavia, si sottolinea che sono già state adottate alcune modifiche statutarie volte a rafforzare la sussistenza del rapporto in house, in coerenza con il parere espresso in proposito dall’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici».
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