di Fabrizio La Gaipa – Archiviata l’estate rimane solo l’amara certezza che su San Leone si fanno solo chiacchiere.
Il quartiere è facile preda di vandali che incendiano e distruggono ciò che vogliono, di delinquenti che svaligiano le case dei cittadini.
Il tutto avviene in una San Leone che nelle promesse del Comune avrebbe dovuto essere oggetto di grandi attenzioni anche in inverno e che invece è ancora preda dell’incuria.
Qui si gioca con la vita delle persone!
Da metà novembre infatti l’ambulanza che parte dalla guardia medica del viale dei Giardini nelle ore notturne resterà parcheggiata senza nessuno pronto a soccorrere chi ne ha bisogno.
Il Comitato in primavera ha raccolto le firme di centinaia di cittadini e le ha sottoposte all’assessore regionale alla Sanità, Russo ottenendo così un mese di anticipo di riapertura e la speranza di un servizio permanente ventiquattro ore al giorno. Ora invece di notte l’ambulanza rimarrà chiusa e parcheggiata in Viale dei Giardini.
Questo determinerà una situazione di pericolo. Già in alcuni casi, infatti, si ritiene probabile che gli esiti di alcune emergenze verificatesi lo scorso anno nella zona sud di Agrigento in orario serale e notturno sarebbero potuti essere molto diversi se l’ambulanza fosse giunta in pochi minuti da San Leone piuttosto che da molti chilometri di distanza.
Infatti, è bene che si sappia che quando in queste zone in inverno fra le ore 20 e le 8 è necessario un intervento di emergenza sanitaria e si chiama il 118 si dovrà aspettare che arrivi un’altra ambulanza o dal centro città (distante8 chilometri circa), o dall’ospedale San Giovanni di Dio (distante 16 chilometri circa) oppure da Porto Empedocle, che in questo caro rimane sguarnita a sua volta, a seconda di quale ambulanza sia libera in quel momento.
Ma non basta, e siamo al paradosso, quelle che partono dall’Ospedale e dal centro sono le uniche ambulanze dotate di medico il cui intervento è previsto nei casi gravissimi di “codice rosso”. Significa che, a prescindere dalla disponibilità delle altre ambulanze, nei casi più gravi ed urgenti, quando i secondi possono fare la differenza fra la vita e la morte, bisogna sempre aspettare l’arrivo delle che arrivano da lontano. L’ambulanza del 118 di San Leone è un servizio che va potenziato, non ridimensionato! Sopperisce alle richieste di emergenza sanitaria di una vasta area che comprende San Leone, Villaggio Peruzzo, Villaggio Mosè, Cannatello, Zingarello, Punta Bianca, parte della S.S.640 e parte della S.S.115 per un totale di oltre 25.000 abitanti residenti tutto l’anno. Inoltre, il sabato sera e sabato notte anche d’inverno i locali sanleonini sono molto frequentati dai giovani…che spesso purtroppo si ritrovano ad avere bisogno di assistenza. Sebbene l’equipaggio dell’ambulanza sia composto da soccorritori professionisti nel mestiere in quanto qualificati ad eseguire specifiche manovre di “primo soccorso” nei casi di incidente stradale, arresto cardiaco ed altri episodi di estrema urgenza è necessario prevedere la presenza di un medico.
A nome del Comitato San Leone, ma ritenendo di interpretare il pensiero di tutti gli oltre 25.000 abitanti della zona sud di Agrigento, chiedo al Comune di Agrigento ed in particolare all’assessore Gramaglia, che questa battaglia l’ha sempre combattuta, di riprendere con energia la lotta per preservare l’orario continuato del servizio sanitario di emergenza 118 di San Leone.
Aspettiamo risposte.
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