Giornale di Sicilia
Ed. del 29.09.2011 - Caltanissetta - pag. 24
Giuseppe Taibi
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Annuncio dell'assessore nelle ore in cui si stila la mappa delle strutture da chiudere
Oltre al presidio mussomelese, si sono salvati dalla scure dei tagli altri quattro nosocomi siciliani: Bronte, Nicosia, Santo Stefano Quisquina e Corleone.
CALTANISSETTA - La scure dell’assessore Massimo Russo, uscito malconcio dalla votazione di censura dell’Ars, si abbatterà - come ampiamente preannunciato nei mesi scorsi - sui Punti nascita che registrano meno di 500 parti l’anno. Ma solo cinque ospedali siciliani, di quelli segnati in rosso, avranno salva la pelle. Quello di Bronte, Nicosia, Santo Stefano di Quisquina, Corleone e appunto il “Longa” di Mussomeli. Ad annunciare il pericolo scampato per il presidio mussomelese è stato lo stesso assessore regionale alla Sanità. Già martedì Russo, poco prima di entrare in aula, aveva “regalato” ai giornalisti l’indiscrezione, concedendo qualche notizia in più sui presidi a cui dare sforbiciate, preannunciandone il numero (23), mandando delle informazioni anche sulle uniche deroghe, appunto concesse a Mussomeli e ad altri quattro presidi: tutti situati in “zone disagiate”. Ieri mattina l’ufficialità è stata svelata nel corso del congresso dalla Sigo, la Società italiana di ginecologia e ostetricia.
Appuntamento in cui ha illustrando il decreto regionale di riordino e riorganizzazione della rete di Punti nascita siciliana, confermando la chiusura per le strutture che registrano meno di 500 parti l’anno sulla base delle indicazioni e criteri previsti dall’accordo Stato-Regioni. Russo ha “salvato” solo cinque ospedali in tutta l’Isola, offrendo delle esaustive argomentazioni per motivarne la decisione. «Il decreto tiene conto, nel ridisegnare la mappa dei punti nascita, se si tratta di zone interne, la difficoltà e la tempistica nel raggiungerli sia con le autoambulanze che con i mezzi privati, e la copertura del presidio ospedaliero». E la posizione geografica di Mussomeli si presta perfettamente al beneficio dell’eccezione. Un pericolo scampato e che verrà celebrato il 7 ottobre, in occasione dell’arrivo a Mussomeli di Massimo Russo, invitato ad inaugurare il Centro dialisi. Soddisfazione per la notizia è stata espressa dalla Cgil.
Appuntamento in cui ha illustrando il decreto regionale di riordino e riorganizzazione della rete di Punti nascita siciliana, confermando la chiusura per le strutture che registrano meno di 500 parti l’anno sulla base delle indicazioni e criteri previsti dall’accordo Stato-Regioni. Russo ha “salvato” solo cinque ospedali in tutta l’Isola, offrendo delle esaustive argomentazioni per motivarne la decisione. «Il decreto tiene conto, nel ridisegnare la mappa dei punti nascita, se si tratta di zone interne, la difficoltà e la tempistica nel raggiungerli sia con le autoambulanze che con i mezzi privati, e la copertura del presidio ospedaliero». E la posizione geografica di Mussomeli si presta perfettamente al beneficio dell’eccezione. Un pericolo scampato e che verrà celebrato il 7 ottobre, in occasione dell’arrivo a Mussomeli di Massimo Russo, invitato ad inaugurare il Centro dialisi. Soddisfazione per la notizia è stata espressa dalla Cgil.
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