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Giornale di Sicilia
Ed. del 24.09.2011 - Palermo - pag. 32
Giuseppe Leone
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Ultimo grado di urgenza per Ninfa Scerenzia, 78 anni. «La visita va fatta entro sei mesi»
PALERMO - PALERMO - «Spero di non morire prima dell’esame cardiologico fissato tra sei mesi». Ninfa Scerenzia pronuncia questa frase quasi sorridendo. La signora ha 78 anni, ne ha viste e vissute tante nella sua vita. E per questo non le manca il sarcasmo per commentare questa attesa per questo tipo di prestazione clinica. Sei mesi per un esame al reparto di Cardiologia di Villa Sofia. È quanto dovrà aspettare la signora, che vive da sola a Capaci e che lo scorso 15 settembre ha preso la sua macchina per recarsi presso la struttura ospedali era e prenotare la visita.
La ricetta del medico di famiglia della signora Scerenzia sulla quale è prescritto l’esame, però, parla chiaro: si tratta di una visita programmata, ovvero che rappresenta l’ultimo grado di urgenza. Ciò significa che la prestazione deve essere effettuata entro 180 giorni dalla prenotazione. «L’esame della signora è stato fissato per il 16 marzo 2012», chiariscono dall’azienda ospedaliera Villa Sofia - Cervello, diretta da Salvatore Di Rosa. Dunque, tutto in regola e rispettati i sei mesi entro cui svolgere la visita, come prevede il decreto dell’assessorato regionale alla Sanità. «Ma per me sei mesi restano comunque troppi - lamenta la signora -. Soffro di fibrillazione e per questo sono stata più volte trasportata in ambulanza al pronto soccorso. Inoltre, è stato il mio stesso medico di base a consigliarmi di fare la visita ogni due – tre mesi». E per la signora, inoltre, la struttura pubblica rappresenta l’unica possibilità «perché non ho la possibilità - afferma – di spendere 80 euro a esame in un centro privato. E poi ho fiducia nella struttura pubblica». Una fiducia che deriva dal trattamento ricevuto nell’ultima visita dello scorso giugno proprio a Villa Sofia. «In quell’occasione il medico mi ha applicato un holter per 24 ore, un apparecchio che serve a tenere sotto controllo le mie fibrillazioni. Cosa che non hanno fatto, invece, nell’unica volta in cui mi sono recata in una struttura privata». Ma non c’è nulla da fare. Per ricevere nuovamente questo trattamento, la signora dovrà necessariamente attendere fino a marzo del 2012. Anche se nel frattempo, la signora è riuscita a trovare un escamotage. «Sono riuscita a prenotare la visita in via Cusmano all’Asp 6 di Palermo per novembre. Quella di Villa Sofia, però, l’ho lasciata prenotata, dato che ho necessità di visite periodiche ogni tre mesi».
La ricetta del medico di famiglia della signora Scerenzia sulla quale è prescritto l’esame, però, parla chiaro: si tratta di una visita programmata, ovvero che rappresenta l’ultimo grado di urgenza. Ciò significa che la prestazione deve essere effettuata entro 180 giorni dalla prenotazione. «L’esame della signora è stato fissato per il 16 marzo 2012», chiariscono dall’azienda ospedaliera Villa Sofia - Cervello, diretta da Salvatore Di Rosa. Dunque, tutto in regola e rispettati i sei mesi entro cui svolgere la visita, come prevede il decreto dell’assessorato regionale alla Sanità. «Ma per me sei mesi restano comunque troppi - lamenta la signora -. Soffro di fibrillazione e per questo sono stata più volte trasportata in ambulanza al pronto soccorso. Inoltre, è stato il mio stesso medico di base a consigliarmi di fare la visita ogni due – tre mesi». E per la signora, inoltre, la struttura pubblica rappresenta l’unica possibilità «perché non ho la possibilità - afferma – di spendere 80 euro a esame in un centro privato. E poi ho fiducia nella struttura pubblica». Una fiducia che deriva dal trattamento ricevuto nell’ultima visita dello scorso giugno proprio a Villa Sofia. «In quell’occasione il medico mi ha applicato un holter per 24 ore, un apparecchio che serve a tenere sotto controllo le mie fibrillazioni. Cosa che non hanno fatto, invece, nell’unica volta in cui mi sono recata in una struttura privata». Ma non c’è nulla da fare. Per ricevere nuovamente questo trattamento, la signora dovrà necessariamente attendere fino a marzo del 2012. Anche se nel frattempo, la signora è riuscita a trovare un escamotage. «Sono riuscita a prenotare la visita in via Cusmano all’Asp 6 di Palermo per novembre. Quella di Villa Sofia, però, l’ho lasciata prenotata, dato che ho necessità di visite periodiche ogni tre mesi».
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