ADNKronos Salute
Ed. del 02.09.2011 - pag.
n.d.
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Roma, 2 set. (Adnkronos Salute) - Addio definitivo al certificato di malattia cartaceo. Dal 13 settembre, infatti, anche i datori di lavoro del privato non potranno più chiedere la copia stampata. E saranno attivati servizi utili ai datori di lavoro pubblici e privati, per il loro accesso telematico alle attestazioni di malattia dei propri dipendenti, sia direttamente che tramite intermediari da loro riconosciuti. Lo ricorda la Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), a pochi minuti dalla conclusione della riunione del tavolo di monitoraggio per l'invio telematico delle certificazioni di malattia, tenuta a Roma al ministero della Pubblica amministrazione e innovazione.
La fase di transizione che consentiva nel settore privato di chiedere la copia dell'attestato inviato dal medico, spiega Silvestro Scotti, vicesegretario nazionale della Fimmg, «si è conclusa e i medici non saranno più obbligati alla doppia copia». Il rappresentante sindacale precisa che «sarà possibile anche per il datore di lavoro o per il suo intermediario, su registrazione, l'invio in automatico delle attestazioni dei propri dipendenti attraverso posta certificata». Per il lavoratore, inoltre, saranno disponibili nelle prossime settimane anche servizi di invio diretto da sistema, a richiesta, sulla propria email certificata sia del certificato che dell'attestazione di malattia inviati online, mentre su email non certificata sarà possibile l'invio del solo attestato. Attivato anche un servizio di invio sms del protocollo di invio sul numero telefonico del lavoratore. «La richiesta della Fimmg del massimo coinvolgimento informativo dei cittadini attraverso la comunicazione istituzionale - aggiunge Scotti - viene risolta con la preparazione da parte dei ministeri competenti di una locandina informativa che descriva i cambiamenti in carico a cittadini, medici e datori di lavoro che sarà resa disponibile in tutte le sedi utili, sanitarie e non, alla diffusione di tale informazione. Fimmg è, quindi, soddisfatta - dice infine Scotti - per la conclusione del processo di semplificazione e di coinvolgimento di tutti gli attori pubblici e privati nella certificazione di malattia. Il canale cartaceo potrà continuare limitatamente e situazioni di criticità dovute a problemi tecnici, organizzativi e clinico assistenziali del medico, continuerà inoltre per alcune categorie di lavoratori previste dalla normativa (forze dell'ordine, magistrati ecc.)».
La fase di transizione che consentiva nel settore privato di chiedere la copia dell'attestato inviato dal medico, spiega Silvestro Scotti, vicesegretario nazionale della Fimmg, «si è conclusa e i medici non saranno più obbligati alla doppia copia». Il rappresentante sindacale precisa che «sarà possibile anche per il datore di lavoro o per il suo intermediario, su registrazione, l'invio in automatico delle attestazioni dei propri dipendenti attraverso posta certificata». Per il lavoratore, inoltre, saranno disponibili nelle prossime settimane anche servizi di invio diretto da sistema, a richiesta, sulla propria email certificata sia del certificato che dell'attestazione di malattia inviati online, mentre su email non certificata sarà possibile l'invio del solo attestato. Attivato anche un servizio di invio sms del protocollo di invio sul numero telefonico del lavoratore. «La richiesta della Fimmg del massimo coinvolgimento informativo dei cittadini attraverso la comunicazione istituzionale - aggiunge Scotti - viene risolta con la preparazione da parte dei ministeri competenti di una locandina informativa che descriva i cambiamenti in carico a cittadini, medici e datori di lavoro che sarà resa disponibile in tutte le sedi utili, sanitarie e non, alla diffusione di tale informazione. Fimmg è, quindi, soddisfatta - dice infine Scotti - per la conclusione del processo di semplificazione e di coinvolgimento di tutti gli attori pubblici e privati nella certificazione di malattia. Il canale cartaceo potrà continuare limitatamente e situazioni di criticità dovute a problemi tecnici, organizzativi e clinico assistenziali del medico, continuerà inoltre per alcune categorie di lavoratori previste dalla normativa (forze dell'ordine, magistrati ecc.)».
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