- Pubblicato Giovedì, 22 Settembre 2011 10: :34
In caso d'emergenza i medici del 118 devono accorrere immediatamente, anche se il regolamento dal punto di vista formale prevede che ci sia l'autorizzazione da parte della centrale operativa.
Lo ha sottolineato la Cassazione, con la sentenza n.34402/2011,che ha condannato a un anno di carcere, senza condizionale,un medico palermitano che si era rifiutato di dare ascolto alla chiamata diretta di un collega, che chiedeva il trasporto urgente di un paziente da una comunità terapeutica a un ospedale .
Lo ha sottolineato la Cassazione, con la sentenza n.34402/2011,che ha condannato a un anno di carcere, senza condizionale,un medico palermitano che si era rifiutato di dare ascolto alla chiamata diretta di un collega, che chiedeva il trasporto urgente di un paziente da una comunità terapeutica a un ospedale .
Il rifiuto opposto dal camice bianco era motivato dal fatto che le linee guida del 118 stabiliscono che il servizio può intervenire solo se autorizzato dalla centrale operativa. Un eccessivo attaccamento alla burocrazia che i Supremi Giudici hanno punito con la reclusione. Da p.zza Cavour hanno motivato la condanna chiarendo che il medico ha opposto un rifiuto puramente formalistico senza però considerare che il servizio prevede che per i pazienti molto gravi è il dottore addetto all'emergenza territoriale a scegliere l'ospedale dove mandare il degente. L'atto di intesa tra Ministero della Sanità e Regioni dell' 11 aprile 1996 stabilisce che in questi casi i medici hanno piena autonomia e non hanno bisogno di nessuna autorizzazione o contatto preventivo con la centrale operativa.
"Anche se l'organizzazione del 118 prevede che sia la centrale operativa a coordinare gli interventi nell'ambito territoriale di competenza attraverso il sistema di radiocomunicazione, hanno precisato gli ermellini,tuttavia al medico di servizio sull'ambulanza è comunque riconosciuto uno spazio di valutazione, di azione e di discrezionalità, funzionale a fronteggiare in maniera adeguata le diverse situazioni di emergenza".
"Anche se l'organizzazione del 118 prevede che sia la centrale operativa a coordinare gli interventi nell'ambito territoriale di competenza attraverso il sistema di radiocomunicazione, hanno precisato gli ermellini,tuttavia al medico di servizio sull'ambulanza è comunque riconosciuto uno spazio di valutazione, di azione e di discrezionalità, funzionale a fronteggiare in maniera adeguata le diverse situazioni di emergenza".
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