il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

domenica 21 agosto 2011

SALERNO LA CROCE ROSSA CONTRO L´ASL NO AI BANDI DEL 118


19/08/2011
 
Le associazioni di volontariato, a cominciare dalla Croce rossa, contro l’Asl: «Ritirate quel bando». Si rinnovano le convenzioni per la gestione del servizio di trasporto con le ambulanze, un contratto che vale 21,4 milioni di euro per tre anni: e le associazioni gridano allo scandalo. Si riduce mediamente di quattromila euro al mese il contributo (infatti il servizio è reso gratuitamente e l’Asl corrisponde solo rimborsi) alle associazioni per ogni postazione attivata. Si passa dunque da dieci-dodicimila euro al mese per ambulanza (con relativo autista e infermiere) a 8500 euro. Difficile capire perchè un servizio strategico come il trasporto in ambulanza, nell’epoca in cu sono chiusi ospedali a ripetizione, sia catalogato come volontariato. Ma tant’è. Il bando dell’Asl che scade l’8 settembre non prevede una partecipazione riservata (come accade in tutt’Italia) a chi da almeno tre anni abbia lavorato senza note di demerito, fanno sapere le associazioni. E quindi porte aperte a tutti, basta che si sia iscritti da almeno sei mesi all’albo regionale. Si consente anche alle associazioni che non dispongono di ambulanze di partecipare, dato che avranno sei mesi per attrezzarsi. Associazioni come la Croce rossa potranno rispondere al bando anche rimettendoci, dato che si tratta di un ente statale. Le altre associazioni che storicamente prestano il servizio saranno tagliate fuori. Contestata anche la parte del bando che impone all’associazione di disporre di una doppia ambulanza e che si vincolino per cinque anni i volontari. Spiega Roberto Schiavone, presidente dell’Humanitas: «Così arrivano quelli di Napoli che magari anche con pochi soldi entrano sul territorio. E chi li controlla?». E dalla croce rossa, presieduta da Guido Turco, non nascondono il disappunto: «Qui si parla di 118 e non di una fornitura qualsiasi. Si va verso un servizio fornito da una miriade di ambulanze che non interagiscono tra di loro. La Croce rossa è ente pubblico, ha dipendenti, venti postazioni, e attrezzature un grado di rispondere alle richieste del pubblico». Aggiunge il vice presidente della croce rossa Giovanni Addis: «Noi da trenta anni operiamo sul territorio con progetti pilota. Siamo ente pubblico e diamo supporti operativi e tecnici all’Asl. Oggi rischiamo di rimanere fuori. Il bando impedisce che rientri chi aveva assicurato il servizio. Pare che la professionalità sia l’ultimo dei requisiti richiesti». Il servizio prevede una distribuzione sul territorio delle ambulanze. Se sono di tipo A, quindi super attrezzate, per il servizio l’Asl corrisponde ai volontari 20 mila euro al mese. Se sono di tipo B costano all’Asl 8500 euro sia se operino a Torrione (il Saut di Salerno fa 200 interventi al giorno), sia se sono dislocate a Casaletto Spartano (area che senz’altro necessita di un’ambulanza ma con frequenze di utilizzo estremamente più limitate). Su una cosa Humanitas e Croce rossa concordano: a queste cifre non si paga nemmeno la benzina. «Il decreto 49 dice che infermieri e medici devono essere pubblici, come è possibile che l’Asl dia questo servizio in appalto?», si chiede il segretario regionale del sindacato medici italiani Antonio Mignone. Infine c’è il buco nero dei medici rianimatori. Devono essere utilizzati sulle ambulanze di tipo A. Ce ne sono pochissimi in Campania. Così i rianimatori si trovano nell’imbarazzante situazione di fare i volontari con rimborso spese per l’azienda della quale sono dipendenti.



Inserito da:Michele Cinque - direttore@positanonews.it

http://www.positanonews.it/articoli/62789/salerno_la_croce_rossa_contro_lasl_no_ai_bandi_del_118.html

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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