Quotidiano di Sicilia
Ed. del 11.08.2011 - pag. 2
Raffaella Pessina
Articolo letto 23 volte
Il Dupiss prevede investimenti per 994.464.795 euro complessivamente
Fra i progetti c'è il completamento della rete ospedaliera. In progetto c'è anche il riordino del sistema emergenza-urgenza
PALERMO - Nel Dpef (documento di programmazione economico finanziaria) regionale vi è una sezione intera che riguarda gli obiettivi della politica sanitaria, con la quale il Governo Lombardo «intende completare il processo di contenimento e di riqualificazione, secondo quanto scritto nel documento stesso, intrapreso con il precedente piano di rientro». E nel seguito vengono elencati i progetti da qui a tre anni come il completamento della rete ospedaliera, il riordino del sistema emergenza-urgenza, la razionalizzazione della rete dei laboratori e il potenziamento dei territori con i Pta (Piani territoriali di assistenza). Sono previsti anche la rete dì assistenza territoriale residenziale, l’Assistenza domiciliare integrata e la farmaceutica convenzionata.
Ma il documento più significativo ali’ interno del Dpef per il settore della sanità è il Dupiss (Documento unitario di pianificazione degli investimenti nella sanità siciliana), che non solo elenca il piano degli investimenti in cifre ma ne descrive anche la ratio. La Regione ha una disponibilità di fonti finanziarie, per nuovi investimenti da programmare, pari a 845.400.332 euro (comprensivi dell’apporto regionale pari al 5 per cento) considerando anche la quota residua della seconda fase attuativa dell’art. 20 sulle pregresse assegnazioni di 230 milioni 866.545 euro.
Il Dupiss prevede investimenti per 992.975.332 euro a cui va aggiunto lo 0,5 per cento da destinare alla cabina di regia, come supporto alle attività di realizzazione del programma. L’importo complessivo diventa quindi di 994.464.795 euro. La differenza tra quanto la Regione intende programmare e quanto c’è di disponibilità finanziaria è pari ad un negativo di 149.064.463 euro. A tale importo la Regione intende far fronte con la reale valorizzazione degli immobili di proprietà delle Aziende sanitari ad oggi non utilizzati e quindi rientranti nel patrimonio disponibile; con le economie derivanti dalla realizzazione di alcune strutture utilizzate per servizi no-core e con successive quote in aggiunta alle risorse per l’anno 2010 quale premialità per le Regioni che dimostrino tempestività e qualità degli interventi e ancora da ripartire.
La programmazione del Dupiss, che lo ricordiamo è pari a 994.464.795 euro, avverrà in tre fasi e la prima (2011-2013), comporterà un impegno di 251.1 97.655 euro, di cui il 95 per cento (238.637.772) a carico dello Stato ed il 5 per cento (12.559.883) a carico della Regione Sicilia. Per la rete ospedaliera pubblica e privata l’obiettivo è il completamento, nel prossimo triennio, del processo di accorpamento di unità operative, di disattivazione di funzioni di acuzie, e la contestuale rifunzionalizzazione di presidi ospedalieri sottoutilizzati o sottodimensionati per allinearsi ai parametri dettati dal Patto per la salute.
Il riordino del sistema emergenza urgenza prevede quattro centrali operative a Palermo, Catania, Messina e Caltanissetta, che coordinano il servizio attraverso nove unità periferiche e l’affidamento delle attività di trasporto al Seus. La riduzione dei laboratori invece non è stata quantificata. Verrà tenuto come criterio base l’aggregazione di quei laboratori con volumi di produzione inferiori alle 200.000 prestazioni annue. Nei prossimi tre anni il Governo intende attivare i Pta (25 da realizzarsi entro il 31 dicembre 2011 e 22 entro il 31 dicembre 2012). Per quanto riguarda le Rsa (Residenze sanitarie assistenziali) è prevista la attivazione di 1.548 posti per raggiungere la quota prevista di 2500 posti distribuiti sul territorio regionale, in base al fabbisogno provinciale. Inoltre se la Regione, per l’Assistenza domiciliare integrata, raggiungerà il target del 3,5 per cento dei pazienti over 64 trattati in programmi di cure domiciliari, la stessa potrà accedere al meccanismo premiale previsto dal Quadro Strategico Nazionale 2010/2013.
Ma il documento più significativo ali’ interno del Dpef per il settore della sanità è il Dupiss (Documento unitario di pianificazione degli investimenti nella sanità siciliana), che non solo elenca il piano degli investimenti in cifre ma ne descrive anche la ratio. La Regione ha una disponibilità di fonti finanziarie, per nuovi investimenti da programmare, pari a 845.400.332 euro (comprensivi dell’apporto regionale pari al 5 per cento) considerando anche la quota residua della seconda fase attuativa dell’art. 20 sulle pregresse assegnazioni di 230 milioni 866.545 euro.
Il Dupiss prevede investimenti per 992.975.332 euro a cui va aggiunto lo 0,5 per cento da destinare alla cabina di regia, come supporto alle attività di realizzazione del programma. L’importo complessivo diventa quindi di 994.464.795 euro. La differenza tra quanto la Regione intende programmare e quanto c’è di disponibilità finanziaria è pari ad un negativo di 149.064.463 euro. A tale importo la Regione intende far fronte con la reale valorizzazione degli immobili di proprietà delle Aziende sanitari ad oggi non utilizzati e quindi rientranti nel patrimonio disponibile; con le economie derivanti dalla realizzazione di alcune strutture utilizzate per servizi no-core e con successive quote in aggiunta alle risorse per l’anno 2010 quale premialità per le Regioni che dimostrino tempestività e qualità degli interventi e ancora da ripartire.
La programmazione del Dupiss, che lo ricordiamo è pari a 994.464.795 euro, avverrà in tre fasi e la prima (2011-2013), comporterà un impegno di 251.1 97.655 euro, di cui il 95 per cento (238.637.772) a carico dello Stato ed il 5 per cento (12.559.883) a carico della Regione Sicilia. Per la rete ospedaliera pubblica e privata l’obiettivo è il completamento, nel prossimo triennio, del processo di accorpamento di unità operative, di disattivazione di funzioni di acuzie, e la contestuale rifunzionalizzazione di presidi ospedalieri sottoutilizzati o sottodimensionati per allinearsi ai parametri dettati dal Patto per la salute.
Il riordino del sistema emergenza urgenza prevede quattro centrali operative a Palermo, Catania, Messina e Caltanissetta, che coordinano il servizio attraverso nove unità periferiche e l’affidamento delle attività di trasporto al Seus. La riduzione dei laboratori invece non è stata quantificata. Verrà tenuto come criterio base l’aggregazione di quei laboratori con volumi di produzione inferiori alle 200.000 prestazioni annue. Nei prossimi tre anni il Governo intende attivare i Pta (25 da realizzarsi entro il 31 dicembre 2011 e 22 entro il 31 dicembre 2012). Per quanto riguarda le Rsa (Residenze sanitarie assistenziali) è prevista la attivazione di 1.548 posti per raggiungere la quota prevista di 2500 posti distribuiti sul territorio regionale, in base al fabbisogno provinciale. Inoltre se la Regione, per l’Assistenza domiciliare integrata, raggiungerà il target del 3,5 per cento dei pazienti over 64 trattati in programmi di cure domiciliari, la stessa potrà accedere al meccanismo premiale previsto dal Quadro Strategico Nazionale 2010/2013.
Nessun commento:
Posta un commento
imposta qui i tuoi commenti